*****"La democrazia è cancerogena e gli uffici sono il suo cancro" W. Burroughs "La parola 'democrazia' mi destava una insofferenza fisica, come l'odore stantio dei vecchi cassetti; sentivo nell'aria un odore di muffa, di umida miseria, un odore di cavoli lessi nelle scale della nuova società come in certe vecchie portinerie, un odore di farisei." Leo Longanesi “[An upside down flag is] an international distress signal. It means ‘we’re in a whole lot of trouble, so come save our ass b’cause we don’t have a prayer in hell of saving ourselves.’” - Sgt Hank Deerfield, from In the Valley of Elah. Tag CloudArea personale- Login
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ROMA, 27 LUG - Secondo un rapporto dell'Fmi anche in Europa, come già avvenuto negli Stati Uniti, i consumatori sono al collasso: si rischiano perdite di miliardi di dollari. A rischio soprattutto il Regno Unito. La recessione e la pioggia di licenziamenti rendono più difficile il rimborso dei prestiti e le banche abbassano il limite del credito concesso ai propri clienti .L'Antitrust indaga su costi e commissioni: nel mirino Mastercard e otto banche italiane. Il rapporto del Fondo Monetario Internazionale è stato ripreso dal sito del 'Financial Times'. E' atteso in Europa l'ingrossarsi di un'onda di default da parte dei consumatori, come già avvenuto negli Stati Uniti, con perdite di miliardi di dollari. Il Fondo Monetario stima che il 14% del totale del debito dei consumatori americani, pari a 1.914 mld di dollari, andrà perso. Banche come Citigroup, Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo ed emittenti di carte di credito come American Express hanno sofferto miliardi di dollari di perdite nei loro portafogli e si preparano a subirne altre. Per l'Europa, la stima del Fmi scende al 7% dei 2.467 mld totali, con la maggior parte concentrato nel Regno Unito, il Paese in cui sono emesse il maggior numero di carte di credito. L'ultimo indice di Moody's evidenzia come nel Regno Unito la percentuale di rate non pagate sia salita dal 6,4% del totale dei crediti di maggio 2008 al 9,37% di maggio 2009. Gli analisti attendono ora ulteriori default visto che cresce il numero dei disoccupati, così come il numero delle insolvenze personali.
Fonte: irispress.it
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