Creato da: franco_rovati il 03/03/2009
Come stiamo cambiando.

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"La democrazia è cancerogena e gli uffici sono il suo cancro"

W. Burroughs

"La parola 'democrazia' mi destava una insofferenza fisica, come l'odore stantio dei vecchi cassetti; sentivo nell'aria un odore di muffa, di umida miseria, un odore di cavoli lessi nelle scale della nuova società come in certe vecchie portinerie, un odore di farisei."

Leo Longanesi

“[An upside down flag is] an international distress signal. It means ‘we’re in a whole lot of trouble, so come save our ass b’cause we don’t have a prayer in hell of saving ourselves.’” - Sgt Hank Deerfield, from In the Valley of Elah.

 

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Crisi, boom di manager di Wall Street nei centri per alcolisti

Post n°19 pubblicato il 24 Marzo 2009 da franco_rovati
 

Cocaina e martini a Wall Street? Niente di nuovo. "Padroni dell'universo" che ammettono di avere problemi con l'alcol? Non così comune.

Gli esperti annunciano che sempre più persone del mondo della finanza cercano centri di riabilitazione contro le dipendenze mentre la crisi economica dilaga in un ambiente in cui la fiducia in se stessi conta più di tutto e in cui nessuno è disposto ad ammettere le debolezze.

"Vediamo sempre più persone arrivare a causa di una grossa perdita economica, di un licenziamento o di un investimento fatto con Bernie Madoff", ha detto Sigurd Ackerman, direttore medico del Silver Hill Hospital, centro di riabilitazione del New Canaan, in Connecticut.

"Tutti pensano che tu sia il padrone dell'universo, che tu sia costantemente al top", ha raccontato un manager del Connecticut che ha voluto mantenere l'anonimato e che ha cominciato la sua disintossicazione dall'alcol lo scorso agosto.

L'alcol è sempre stato elemento accessorio fondamentale a Wall Street, dal momento che alti dirigenti spesso intrattengono i propri clienti proprio offrendo drink o si sfogano in night club con superalcolici e droghe.

Robert Curry, fondatore del Turning Point for Leaders, un'azienda di consulenze che ha istituito programmi di trattamento per alti dirigenti, ha sottolineato come la crisi abbia sensibilmente aumentato il consumo di alcol e droghe.

"Abbiamo più di 50 case pignorate in questa città e nessuno ne sa nulla", ha detto Curry. "Gli episodi di violenza domestica sono in continuo aumento e questo è spesso riconducibile all'abuso di sostanze.

Curry è un ex dirigente che ha cominciato ad abusare di alcolici circa 20 anni fa, quando il padre, alcolista anch'egli, morì e lui realizzò di avere gli stessi problemi di dipendenza.

Curry ha sottolineato che i pazienti del centro sono per lo più banchieri, uomini d'affari e dottori e, per la maggior parte, uomini.

DROGATI DI ADRENALINA

Harris Stratyner, uno psicologo del Caron Treatment Center, una fondazione no-profit con uffici a Manhattan che combatte le dipendenze, ha affermato che gli esponenti dell'alta finanza sono più esposti al rischio di comportamenti rischiosi ed estremi.

"C'è una sorta di adrenalina collegata con il mondo dell'economia. Molti sono veri e propri drogati di adrenalina".

Stratyner ha sottolineato come, spesso, l'ansia provocata da questo mondo possa spingere queste persone al limite ma anche a tentare di razionalizzare il proprio comportamento, dando la responsabilità esclusivamente allo stress.

"Molte persone sono inconsciamente grate ai problemi che si presentano loro, perchè questo fornisce loro una scusa per ubriacarsi o drogarsi".

Stratyner ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno perso 171 miliardi di dollari per mancanza di produttività, proprio a causa delle dipendenze.

Joseph Califano, ex segretario per la salute, che ha fondato il National Center on Addiction and Substance Abuse nel 1992, ha detto che l'ansia spinge all'abuso di sostanze in tutti i gruppi sociali.

"C'è ancora molta vergogna e molta paura di essere etichettati. E' una malattia, non un declino morale".

Un mese in un centro di riabilitazione costa dai 25.000 dollari per il centro Caron fino ai 60.000 per i centri privati di fascia alta.

Curry ha detto che spesso i pazienti preferiscono pagare di tasca propria per rimanere nell'anonimato e non rischiare di perdere il lavoro o incorrere in problemi familiari o legali

Claudia Parsons

Fonte: Reuters

 
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Commenti al Post:
pinolocato
pinolocato il 27/04/09 alle 11:10 via WEB
Intervento molto interessante, uno degli aspetti su cui spesso si è tralasciato di spendere parole negli ultimi mesi sono proprio i risvolti sociali del problema della grande crisi economica di wall street. Wall Street Truffa
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