Sono stato, giorni fa, impegnato a rimettere a posto lo studio della mia casa acquistata circa due anni fa. Era un lavoro che dovevo fare da molto tempo, ma un po’ per stanchezza un po’ per pigrizia non mi sono mai deciso. Avevo pur sempre l’incombenza di sistemare una valanga di libri. Il trasloco di libri sistemati in appositi scatoloni è stato al quanto impegnativo. Tra i tanti libri da sistemare ho ritrovato anche i miei album fotografici. Ho cominciato a sfogliarli. In uno di questi album c’erano delle foto che pensavo di aver buttato. Ho cominciato a guardarle e la cosa che mi ha colpito è che nelle foto c’è sempre qualcuno che nessuno ricorda. Nelle fotografie di gruppo le facce che si ricordano sono solo quelle con cui si sono condivise comuni esperienze. E c’erano delle facce che non ricordavo. Ai voglia stare li a scervellarsi per ricordare. Niente. Ma sono sicuro che se venisse qualcuno dei miei amici e riconoscesse la persona che non ricordo, subito si svilupperebbe un’altra lettura della fotografia. Lì ci sarebbe immediatamente qualcos’altro, qualche altro significato che uno riuscirebbe a cogliere.
Inviato da: pesciolino_1
il 27/12/2012 alle 09:18
Inviato da: sunrisesq
il 02/04/2010 alle 12:58
Inviato da: Angelika63
il 17/04/2009 alle 23:58
Inviato da: la_fata_di_roma
il 30/01/2009 alle 16:31
Inviato da: tato.milano
il 23/01/2008 alle 17:36