Creato da marziana_per_caso il 07/02/2006

mars expedition

blog-notes di un gruppo di chatters della stanza Marte. Si organizzano viaggi interplanetari , partenze quotidiane, escluso festivi, rientro entro le 18.......vieni a farci visita, ci trovi tutti i giorni sul pianeta rossoooooooo.

 

 

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Lesson for  men

Post n°18 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da tato.milano
 


>Saggio pubblicato da Alessandro Baricco: "Alcuni mesi fa mi è nato un
>figlio".
>
>COSE CHE ACCADONO QUANDO SI CAMBIA UN PANNOLINO
>
>
>
>1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
>
> a) perché lo dice la mamma;
>
> b) perché lo dice la suocera;
>
>c) perché il bimbo ha cagato.
>
> Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua
>drammaticità.
>
> Il vero, autentico cambio di pannolino, prevede la presenza della merda.
>Di solito accade così.
>
> La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce
>gaia: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino! cosa ha fatto
>l'angioletto?'.
>
>Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di
>destra rispetto al padre di sinistra.
>
>Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.
>
>Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
>
>
>
>2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.
>
>Il fasciatoio è è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un
>sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
>Comunque è studiato bene: ha cassetti vari e un piano su cui appoggiare
>il bambino.
>
> Far stare fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota
>in bilico sul bordo del lavandino.
>
>E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado di
>girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di
>buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si
>allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
>
>Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
>
>Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino
>contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".
>
>E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e
>il pannolino si apre: la zaffata è impressionante.
>
>E' davvero singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato
>vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski,
>non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio: si
>inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio,mi sono convinto che
>tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se
>non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su
>una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è invece più
>difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad
>ottenere ottimi risultati: solo che adesso, quando apro uno yogurt, sento
>odore di merda.
>
>
>
>3. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo
>su come fosse una gallina. Con la destra aprire la confezione
>di salviette profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci
>riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
>Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero
>inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota,
>stufa di stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade,
>riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
>
>Tamponate ovunque con le salviette profumate. Ritirate su il pollo e con
>gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviette usate
>nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è la
>seguente: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro
>figlio, nella mano destra, una bomba chimica.
>
>
>
>4. Non andate a buttare la bomba chimica: la trota
>scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la
>trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande
>per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra
>per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce
>sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso,
>valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground
>dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini.
>
>Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare
>prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido,
>ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite
>variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.
>
>
>
>A quel punto avete praticamente finito?
>
>A quel punto il bambino fa pipì!
>
>
>
> Il bambino non fa pipì a caso. Sceglie il vostro maglione.
>
>Voi fate un istintivo salto indietro. Errore!
>
>La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. La riprendete
>e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
>
>Prendere il pannolino nuovo. Capire qual'è il lato davanti
>(di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire
>imbecilli).
>
> Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è
>stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino
>si chiude. Si, ma quanto si deve chiudere? Così è troppo stretto, così è
>troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. Si può
>arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il
>bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente
>manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire.
>
>Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
>
> Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e
>provare
>a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir.
>
> Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse:
>partorirete con dolore e chiuderete le tutine dei vostri figli con i
>poussoir.
>
>Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo,
>mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in
>una tutina è sorprendente.
>
>
>
> Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino,
>avreste praticamente finito. Ma vi ricordate improvvisamente di avere
>dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini
>dell'Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai! Quindi prendete
>il bambino e lo riconsegnate, fieri, alla mamma. Lei chiederà: 'L'hai
>messo il borotalco?'. Voi direte: 'Si'. Con convinzione.
>
>
>
> Ripercussioni fisiche e psichiche: Fisicamente, cambiare un pannolino,
>richiede le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il
>padre, al termine del cambio descritto, tende a sentirsi
>spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore è
>convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando
>l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere
>single, giovane,cretino e un po' di destra.
>
>Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente
>& Motori. Altri telefonano ad una ex fidanzata e quando lei risponde
>mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette,
>escono e poi, tragicamente, ritornano: In casa li avvolge la sicurezza
>del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare,
>acutissimo, profumo di yogurt.
>
>

         by tatyno
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