Creato da marziana_per_caso il 07/02/2006

mars expedition

blog-notes di un gruppo di chatters della stanza Marte. Si organizzano viaggi interplanetari , partenze quotidiane, escluso festivi, rientro entro le 18.......vieni a farci visita, ci trovi tutti i giorni sul pianeta rossoooooooo.

 

 

laicità

Post n°73 pubblicato il 22 Maggio 2006 da iordanh
 
Foto di marziana_per_caso

si legge su un quotidiano la ricetta della costituzionalità e dell'uguaglianza di uno stato.
qualche parola, niente più. eppure tutto così complicato da mescolare (almeno nelle italiche cucine) che verrebbe voglia di andare al ristorante. visto che di ricetta si tratta... 

pare che il governo spagnolo, prendendo spunto dalle critiche del papa - che mi pare sempre più isolato, una lenta passione - in merito al catechismo  nella riforma scolastica, abbia avuto da ridire.
un esecutivo - si legge - non può occuparsi più dell'insegnamento religioso che del programma di governo, in quanto organo deputato al governo di tutti e per tutti, senza distinzione alcuna (chi ricorda l'articolo 3 della nostra cartaigienica... ops, costituzionale?) e senza chiedere preventivamente quale confessione recitino.

così, durante la cerimonia per le credenziali del nuovo ambasciatore spagnolo in vaticano (si badi, durante un barbecue [si scrive così?] o in riva al mare...) è stato ribadito cjhe la spagna non imporrà mai ai cittadini una guerra che non desiderano  nè l'insegnamento della religione a chi non lo desidera.
nè una diversità legata alla scelta della sessualità della persona amata.

eppure la spagna viene da una tradizione religiosa forte come la bora a trieste.
che forse anche da noi un giorno il prodi di turno avrà il coraggio di anteporre le esigenze ed il volere di chi gli paga lo stipendio a quelle personali? che sono quelle, appunto, di prenderlo questo stipendio. lui, la sua famiglia e il contorno?
anche a rischio del proprio tornaconto?
chissà?
sia...

libertà. 

 
 
 

TEST MINNESOTA

Post n°72 pubblicato il 15 Maggio 2006 da iordanh
 

quel che segue è un copia incolla dal mio blog.
saolo qualche considerazione. con la vita di bordo c'entra poco. e molto allo stesso tempo.
in fondo siamo tutti nella stessa barca.
io, poi, ero in una base navale.

non ne ricordo il nome scientifico, ma in molti lo conoscono come minnesota test.
vediamo.
gli è riconosciuta l'attitudine a rivelare talune inclinazioni personali ed interiori di chi vi è sottoposto.
in effetti, dopo 500 e passa domande - di cui molte ripetitive allo sfinimento - chiunque potrebbe notare qualche indizio.

gli è riconosciuto il valore di punto di partenza nell'indagine interiore di chi vi è sottoposto. ut supra.

è definito trasversale, in quanto valido per diverse "categorie" (quale orrore!) di persone e alla portata di ognuno indipendentemente dal grado di istruzione e di conoscenze. in barba a quanti hanno sempre sostenuto che per situazioni uguali è logico attendersi soluzioni uguali, mentre per situazioni diverse è auspicabile attendersi soluzioni differenti.
invece no. come mettere a gareggiare uno sciatore normodotato e uno diversamente abile. oppure, un pò come vincere lo scudetto se sei la società juventus...

un piccolo spaccato delle domande cui non si può rispondere Vero. a meno che trovare lavoro rappresenti una futilità.
ho spesso delle visioni (V - F); ho avuto problemi per il mio comportamento sessuale (V - F); spesso penso al suicidio (V - F); sento voci che altri non sentono (V - F); mi piacciono le riviste di meccanica (V - F); conosco il responsabile di tutti i miei problemi (V - F).   

un altrettanto piccolo spaccato di domande cui non si può rispondere Falso. salvo che travare lavoro...
penso che la maggior parte delle persone farebbe di tutto per ottenere qualcosa in più di quel che merita (V - F); tutte le persone da cui dipendo sono molto più competenti di me (V - F); con gli amici sono sempre socievole e pronto al dialogo (V - F);  di fronte a un'ingiustizia mantengo sempre la calma e la lucidità (V- F). 

alle prime il 99% delle persone risponde marcando lo spazio riservato alla V. alle seconde, quello riservato alla F.
il che comporta che le nuove leve della società che conta - chè pare che se non fai parte di chi fa PIL non conti niente... - non sono quel che davvero sono e sentono di essere.
ma v'è di più.
il nostro è un test che prevede il foglio per le risposte adagiato all'ultima pagina di u fascicolo rigido, come fosse la pagina di destra di un libro. le risposte vanno date marcando le caselle dedicate alla V o alla F incastonate in colonne che si susseguono da destra a sinistra del medesimo foglio.
il che comporta che un mancino non possa effettuare il medesimo test. o, almeno, nella medesima maniera. o, almeno, con lo stesso sforzo di energia e concentrazione. o, lameno, nello stesso tempo.
il che, almeno e alpiù, è una discriminazione. i mancini sono diversi. come i neri, gli omosessuali, gli immigrati, i poveri.

in calce.
non ricordo il nome dell'ideatore del test minnesota. interevrranno le grazie CELESTI in ausilio. con condanna inappellabile, immagino.
sia...

preliesni (più o meno, si pronuncia così), a chi ora sa di esserlo.

 
 
 

Post N° 71

Post n°71 pubblicato il 10 Maggio 2006 da demetra05
Foto di marziana_per_caso

......un mese fa,circa,ho fatto un viaggio in macchina con un mio amico,tra le tante cose mi ha parlato di una chat che io non conoscevo dove si poteva parlare con tante persone da tutto il mondo.Mi sembrava un'ottima idea per fare pratica con l'inglese quindi una sera ho preso il mio bel pc e mi sono collegata......

Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio di un ragazzo e io penso "ecco lo sapevo..il solito marpione che vuole attaccare botttone...che palle".
Dò uno sguardo e......vedo una piccola foto.....
oddio!!....nel preciso momento in cui ho guardato quella foto,è cambiato qualcosa
...ho sentito qualcosa dentro....
ho scambiato qualche parola...e momento dopo momento quella piccola cosa che sentivo iniziava a crescere....assurdo!!!!

Dopo un paio di giorni ci siamo sentiti per telefono e........ quella famosa cosina continuava a cresere....ma che mi succede!!....

Fatto sta che giorno dopo giorno ho continuato a sentirlo....e ora è passato quasi un mese e ci sentiamo tutti i giorni stando al telefono ore e ore  (p.s io sardegna lui emilia romagna!!).
é la prima volta in vita mia che una pesona mi toglie il fiato in questo modo

QUINDI......la domanda è...
......è possibile incontrare una persona cosi per caso ,tramite chat!!!! ed avere la sensazione che è quella la persona che fa per te,quella che hai sempre cercarto...che corrisponde in tutto alle tue esigenze????....

(ps.  il prossimo week end mi viene a trovare....)
......grazie per la vostra attenzione......baci Demy

 
 
 

LA PACE MIMETIZZATA

Post n°70 pubblicato il 04 Maggio 2006 da iordanh
 
Foto di marziana_per_caso

preparo l'ombrello, ci saranno gocce pesanti da cui proteggersi. anzi, a pensarci bene non serve, ho il mio impermeabile personale.
sia...

riflettevo sui tanti ragazzi, connazionali o meno, che perdono la vita o restano gravemente feriti indossando stelle nei pressi del collo e una bandierina su un braccio.
e sono pensieri di dolore. ma nache di preoccupazione. forse è anche, un poco, egoismo.

tuttavia, stento a digerire l'appellativo di eroi. o a dispensare sentimenti diversi dal dispiacere, provando (senza di certo poterci riuscire) anche a identificarmi con i familiari e con gli amici e conoscenti.

mi spiego (sperando, questa volta, di riuscirci. un pochino, almeno).

chi sceglie di dedicare se stesso alle attività variamente connesse alla difesa del paese, è consapevole che il rischio di difficoltà e dolori è inevitabile. è insito.
questo non significa che se lo augura, nè che sia necessario. il verbo rischiare ha un significato molto preciso.
del pari, chi sta vicino a queste persone sa (o dovrebbe sapere) proprio la stessa cosa.

d'altra parte, a parità di livello lavorativo e profesionale, l'appartenente alle forze armate o comunque dedite alla difesa del paese percepisce un reddito superiore che proprio in questi inconvenienti trova la sua giustificazione.
certo, i soldi non restituiscono l'integrità fisica, la vita, la vicinanza con la famiglia lontana e altro. ma è anceh vero che non tutti i militari (e simili) restano vittime di sinistri legati al proprio lavoro.

chi di queste persone parte alla volta di un paese lontano e "caldo", conosce un incremento spaventoso di questi rischi. e un altrettanto notevole incremento di stipendio. ma non l'hanno scelto di andare in guerra? direi che non è così! l'hanno scelto con l'arruolamento. ma dovrei dire che l'abbiamo scelto con l'arruolamento.

questo per dire che la condanna morale e giuridica, etica e religiosa è piena e incondizionata per chi sceglie come obiettivi del proprio fuoco persone estranee agli eserciti. 
ma non mi sento di discutere il metodo di fare guerra di taluni popoli che allo scontro frontale preferiscono la vigliaccheria e la pazzia delle bombe umane. e non.
esattamente come non discuto il metodo con cui si è deciso di fare la pace, mimetiche riempite di giovani e armi caricate con propiettili veri.

tra un soldato morto in guerra e un operaio caduto da un'appalcatura non vedo molte differenze.
per entrambi una lacrima scende comunque.
e pace all'anima loro.

vado a prendere l'impermeabile. anzi, no. non serve. è sempre con me.  

 
 
 

31/05/06

Post n°69 pubblicato il 04 Maggio 2006 da sunrisesq

Grande concerto del mitico Liga a Firenze...cioè a circa 80 km da casa mia. Era una vita che aspettavo questa occasione. Poter vedere finalmente il mio artista preferito dal vivo....e invece niente. Non posso. i Motivi sono innumerevoli, ma quello più grande è CON CHI CI VADO? Possibile che a nessuno dei miei amici piaccia il mitico Liga??'????

A qualcuno di voi piace? qualcuno di voi mi può accompagnare???

Baci Sere

 
 
 

SALUTI E BACI

Post n°68 pubblicato il 04 Maggio 2006 da sunrisesq

Cio ragazzi!!! Come state???

Le mie apparizioni in chat e su questo blog sono sempre meno frequenti purtroppo  mi mancate tanto sapete??? Ma adesso son qua e vi mando un mega abbraccio  e un bacione enorme  a presto......

Sere

 
 
 

Una donna per amico

Post n°67 pubblicato il 27 Aprile 2006 da tato.milano
 

e voi l'avete una donna per amico?

e voi donne l'avete un uomo per amico?

Una domanda che ho posto ad un sacco di persone.

Non ci crederete ma la maggior parte mi ha risposto che nn può esserci solo amicizia tra un uomo e una donna

Me ne hanno parlato in molti modi,naturalmente io intendo vera amicizia,sai di quelle dove si può dormire nello stesso letto senza che ti venga la tentazione di...

 
 
 

ansia

Post n°66 pubblicato il 26 Aprile 2006 da pilu_pilu
 

Da un po’ di tempo a questa parte ho la sensazione che la maggior parte di noi viva in uno stato di ansia perenne. Lo rilevo da colloqui, conversazioni, incontri, dichiarazioni di conoscenti e amici.

Le cause sono le più svariate tra le principali c’è sicuramente la mancanza di tempo, che è sensazione davvero sgradevole perché ci fa sentire in eterno ritardo, inadeguati, impegnati solo a rincorrere gli eventi. Non c’è mai tempo per fare alcunché. Svago, sport, attività diverse dal lavoro, ozio. Complici la pessima organizzazione delle nostre città, la vita caotica, stress, traffico, code. La casistica non difetta. Ci agita e ci scuote la crisi economica, l’impossibilità di arrivare a fine mese, problemi di lavoro, tensioni in ufficio, la competizione insieme alla precarietà occupazionale, assurta a ideologia:” contratti a progetto” a breve scadenza rinnovabili esclusivamente sulla base dei risultati, dell’impegno dimostrativo, degli obiettivi raggiunti. Risultato? Ansia perenne “da prestazione”.

 
 
 

C'è posta per te!

Post n°65 pubblicato il 20 Aprile 2006 da occhiverdetevere
 
Foto di marziana_per_caso

Ed eccola quà, la solita ricerca americana sul 'solito' problema serio della nostra società: ''usare le e-mail per comunicare porta a fraintendimenti, meglio telefonare!''

Beh, stavolta possiamo affermare con orgoglio che abbiamo largamente anticipato i risultati della ricerca della business School dell' Università di Chicago, chiunque frequenti il mondo della chat si scontra immediatamente con questo problema.

Chi di voi non ha passato minuti interminabili davanti ad un pvt cercando di interpretarne il tono!? Tono che neanche le emoticons a volte riescono a svelare. Frasi dette in tono scherzoso che vengono mal interpretate e scatenano liti interminabili. A chi non capitato di voler prendere il telefono per concludere una conversazione che ormai aveva preso pieghe inaspettate.

La chat è on line, pensate invece alle e-mail che vengono lette of line, stati d'animo impossibili da comunicare se non a voce, che mediante la scrittura si trasformano in altro.......

...sicuramente dovremmo stare più attenti quando comunichiamo stati d'animo: la mail  è un veicolo eccellente per comunicare contenuti, ma le questioni emotive è meglio trattarle di persona ,conclude l'autore della ricerca.

Non ci rimane che prenderne atto  ! Da adesso in poi si litiga solo di persona! 

 
 
 

IL COMANDANTE

Post n°64 pubblicato il 19 Aprile 2006 da iordanh
 
Foto di marziana_per_caso

non occorre essere un marinaio per sapere che il comandante della  nave la lascia per ultimo in caso di sinistro o affondamento.
e sitratta di una vera e propria disposizione di legge a carico di chi assume il comando.
come si dice, onori ed oneri.
sia...

ora che ricucci inizia la conquista delle patrie galere - e finirà molto prima della tentata scalata alle italiche ricchezze... - chi è disposto ad immaginare e quantificare la durata dell'amore della signora anna falchi? 

che c'entra? è presto detto!
una donna, una moglie, una compagna sa prendere in mano la situazione di una casa, di un rapporto, di una famiglia in maniera spesso più spontanea e più efficace rispetto a quanto sa fare un uomo. certo, non è una regola. per fortuna...
però, non mi pare un'assurdità.

la signora anna falchi sembrava non desiderare altro che fare la moglie di questo rampante rampollo, presto definito furbetto di quartiere.
ma a quanto pare non solo non ha atteso l'affondamento, sembra che alle prime avvisaglie di un guasto, al primo comparire di un fumo nero dal motore, la tettuta signora si sia buttata in mare, senza neanche preoccuparsi di sapere nuotare o di portare un salvagente.

in certe situazioni, si sa, un solo minuto può essere fatale.
per cui, sotto a chi tocca. purchè abbia tanti soldi.
l'amore è cieco. e disinteressato...

 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 13 Aprile 2006 da Angelika63
 
Foto di marziana_per_caso

Auguri

di

Buona Pasqua

:-)

 
 
 

I CLANDESTINI

Post n°61 pubblicato il 11 Aprile 2006 da iordanh
 

ho sempre avvertito una vicinanza particolare a chi si avventura per mare in clandestinità per cercare una via di salvezza.

e in fondo lo spostamento è una costante della storia dell'uomo. la terra è davvero di tutti.
sia...

sorrido guardando la francia. con ammirazione.
e saluto tutti i marziani.

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 04 Aprile 2006 da Angelika63
 
Foto di marziana_per_caso

questa sera, alle ore 21,00
accendi una candela sul tuo balcone,
 tante piccole luci...
saranno il nostro grande abbraccio
al piccolo Tommaso
(sta girando per sms...diffondila!)

 
 
 

i miei saluti

Post n°59 pubblicato il 30 Marzo 2006 da okta
 

mi congedo.
sparisco.
quel che mi è capitato è davvero poco carino.

ci tenevo a salutare i compagni di bordo.
ripasserò.

senza okta.

giuseppe 

 
 
 

UNA STORIA

Post n°58 pubblicato il 27 Marzo 2006 da okta
 
Foto di marziana_per_caso

La sagoma un po’ tozza, scura ma vivacizzata da fasce color legno; le due vele latine ed una nasiera italiana che sventola a poppa. Questa è l’immagine del S. Giuseppe II, feluca di sedici metri sicuramente simbolo nella storia delle spedizioni italiane in Antartide. Storia che iniziava verso la fine del 1800, quando Giacomo bove, tenente di vascello della regia marina italiana, conduce la goletta san Josè verso le terre fredde a sud dell’america latina.

Quella del San Giuseppe è una storia che inizia circa un secolo dopo. Sono storie simili quelle dei due piccoli velieri, accomunate dai sogni e dall’amore per il mare ddei loro comandanti.

Ma a lasciar stupefatti sono soprattutto le motivazioni che suggeriscono al comandante del San Giuseppe di intraprendere un’avventura del genere con un’imbarcazione di soli sedici metri: non solo la voglia di conoscere e sfidare in piccola, singolar tenzone il mare; anche la necessità di raccogliere fondi da destinare a una comunità di senzatetto.

Chè questo è un inferno diverso da quello che si legge nei post copiosi di tanti blogger che ritengono di acquisire un fascino superiore per il semplice fatto di dichiarasi quali emissari di satana, viaggiatori solitari di un mondo che solo dante ha saputo immaginare davvero e non certo per concedere vanagloria a chi non sa apprezzare il significato di essere vivi.

Si, mi rivolgo ai signori di tante e tanto luminose tenebre, finti luoghi di disperazione dove il consumismo intellettuale detta legge, la legge di sembrare disperati, di prendere dai disperati alcuni degli aspetti di vita, quelli comodi, per sperare di vivere da belli e dannati.

Bene, si sappia che non è un film, non è come una storia da televisione. Chi non ha una casa, chi finisce nella spirale della droga, chi non può cambiare gli abiti che indossa da settimane, queste persone la sera non fanno le scopate cui anelate, né gli scambi di effusioni che immaginate e che ci propinano in film e canzoni (il signor vasco rossi ne sa qualcosa?). chi sta in queste condizioni, prima di tutto puzza. E a chi puzza spesso non ci si avvicina nessuno. Tanto meno per concedere parti intime di sé.

Questa è la maledetta realtà. Questo è l’inferno che non potete neanche immaginare se non lo vivete.

O forse l’avete vissuto tutti? Forse tutti siete stati in prigione? Forse tutti avete subito violenze di qualsiasi genere? Allora sbaglio io. E pago.

Sia…

 

Il piccolo motoveliero San Giuseppe II prende vita nei cantieri del golfo di Napoli dalle mani esperte di antonio palomba, maestro d’ascia di memoria storica. I locali della piccola imbarcazione vengono concepiti per resistere alle basse temperature del polo sud. Particolare attenzione è dedicata alle vele: la realizzazione di due latine, fiocco, controfiocco e scopamare è affidata ad un altro maestro del settore.

Nel corso della navigazione, l’equipaggio del San Giuseppe II muta diverse volte, unico comune denominatore il comandante Ajmone Cat.

Direzione Gibilterra e poi Buenos Aires. In questo tragitto il motoveliero è sottoposto a dura prova da un repentino peggioramento delle condizioni meteomarine, come si evince dal diario di bordo: “a circa 100 miglia da punta del este … in un baleno il cielo si è coperto di nubi bassissime ed è venuto un vento da 70 nodi con mare 8 da due direzioni … sono andato sempre di bordata abbastanza stretta verso la costa dell’uruguay e il mare in continuo aumento ha fatto diversi danni … il vento era tale da non riuscire a stare in piedi sul ponte eppure non ho mai visto una sbandata oltre il trincarino”.

Il 31 dicembre 1970 il San GiuseppeII raggiunge le isole South Shetland in Antartide. “Si vive un’atmosfera molto particolare, un misto di sensazioni al confine tra il surreale e la soddisfazione per la meta raggiunta, trovandosi alle prime luci dell’alba dinanzi alla base argentina di Deception … ma l’equipaggio si trova ad affrontare anche una forma di dramma psicologico. La nave è arrivata in un ambiente sconosciuto, è diventata strumento per aprire nuove conoscenze di carattere umano, come la sopravvivenza laddove la vita è legata a valori essenziali ed a forme cui l’uomo civilizzato del mondo attuale non è abituato: niente bar, niente tabacchi, niente televisione, nessuna manifestazione di vita legata al progresso moderno”.

Passano gli anni, il San Giuseppe II si ricopre di polvere, la stesa che posso notare sui gradi di chi sopravvive in quei ricordi, su una uniforme invecchiata ma smre lucida, un che ai tempi era sergente e ora è un ufficiale. Ma non è stanco.

Uno che continua a portare in giro i suoi racconti, uno che continua a credere nell’esigenza di fare qualcosa da parte di chi qualcosa può fare.

Senza stare a lamentarsi del buoi che circonda la propria misera vita. E l’inferno che ne esce. E il trillo del diavolo che altro non è che un sogno. E una musica che non doveva essere divulgata. Almeno non quella volta, una volta di troppo.

Alla nave non resterà che diventare presto luogo di visite per le scuole, essere interessata al Progetto Antartide e la sua foto finirà insieme a quelle di altre più grandi, più ricche, più famose sul calendario pubblicatp per l’occasione.

Così finisce una storia che, pur conoscendo risvolti quasi leggendari, è poco conosciuta proprio in quella italia rappresentata con tante fatiche e con tanti dolori in territori lontani. Niente a che vedere con (false) glorie militari o quant’altro.

Ora la piccola nave è orfana e sotto i colori della bandiera inglese, si trova in un cantiere di torre del greco.

Il sogno è quello di riportarlo in un porto vicino roma, in un capannone – museo.

 
 
 
    solidarietà al popolo birmano 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

ULTIMI COMMENTI

ULTIME VISITE AL BLOG

Angelika63verde_anticononnismassimocarmelo.datrimodeiarinottamarisal77erminiaschimmentidanielalussanaavv.marcuccimcjessy_yessjGTorcxIlDiavoloVesteVent0giocattolocfoscar.ruzzon82
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963