Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« Trieste....Trieste........... »

Trieste...........

Post n°1680 pubblicato il 25 Maggio 2018 da blogtecaolivelli

Fonte: Internet

« A Trieste gli jugoslavi stanno usando tutte le familiari tattiche di terrore. Ogni italiano di una qualche importanza viene arrestato. Gli Jugoslavi hanno assunto un controllo completo e stanno attuando la coscrizione degli italiani per il lavoro forzato, rilevando le banche e altre proprietà di valore e requisendo cereali e altre vettovaglie in grande quantità. »

 

L'otto maggio proclamarono Trieste città autonoma in seno alla Repubblica Federativa di Jugoslavia. Sugli edifici pubblici fecero sventolare la bandiera Jugoslava affiancata dal Tricolore italiano con la stella rossa al centro. La città visse momenti difficili, di gran timore, con le persone dibattute tra idee profondamente diverse: l'annessione alla Jugoslavia o il ritorno all'Italia. In questo clima si verificarono confische, requisizioni e arresti sommari. Vi furono anche casi di vendette personali, in una popolazione esasperata dagli eventi bellici e dalle contrapposizioni del periodo fascista. Invano i triestini sollecitarono l'intervento degli Alleati. Il comando alleato e quello jugoslavo raggiunsero infine un accordo provvisorio sull'occupazione di Trieste. Il 9 giugno 1945 aBelgrado, Josip Broz Tito, verificato che Stalin non era disposto a sostenerlo, concluse l'accordo con il generaleAlexander che portò le truppe jugoslave a ritirarsi dietro la linea Morgan. Gli alleati assunsero allora il controllo della Città e del suo hinterland.

Territorio Libero di Trieste

Dal Governo Militare Alleato ai giorni nostri

Con il Trattato di Parigi (1947), Trieste divenne una città stato indipendente sotto la protezione delle Nazioni Unite con il nome di Territorio Libero di Trieste(TLT). Il territorio fu diviso in due zone amministrative: la Zona A, che includeva la città di Trieste, veniva temporaneamente amministrata dagli Angloamericani e la Zona B, che comprendeva la costa istriana settentrionale, temporaneamente amministrata dall'esercito jugoslavo.

Con il Memorandum di Londra (1954), l'amministrazione della Zona A fu data all'Italia, in sostituzione del Governo Militare Alleato. Contestualmente, l'amministrazione militare jugoslava sulla Zona B si trasformava in amministrazione civile, diventando di fatto parte integrante della ex Jugoslavia.

Con legge costituzionale del 31 gennaio 1963 ed entrata in vigore il 16 febbraio 1963, viene formata la regione Friuli Venezia Giulia di cui Trieste divienecapoluogo.

Nel 1975, con la sottoscrizione del Trattato di Osimo, l'Italia e la Jugoslavia convennero di dare forma definitiva alla divisione del TLT: dopo alcune minime modifiche, venne così sancita la sovranità italiana e jugoslava sulle zone da esse ricevute in amministrazione civile col memorandum del 1954.

Nel 2004, assieme ad altri Paesi, la Slovenia entra a far parte dell'Unione europea e, nel 2007, aderisce altrattato di Schengen, facendo venir meno la figura di Trieste quale città di confine.

Simboli

Gonfalone civico

Lo stemma duecentesco della Città di Trieste è costituito da uno Scudo francese antico di color rosso con una corsesca d'argento (la cosiddettaalabarda) il tutto sovrastato da una corona muraria da città.

Secondo la tradizione l'alabarda (o più precisamente lancia di San Sergio), simbolo di Trieste, sarebbe caduta sul foro di Trieste dal cielo sereno come segno dell'avvenuto martirio di San Sergio - Tribuno di una legione romana convertitosi al cristianesimo durante una sua permanenza a Trieste, martirizzato in Siria all'inizio del IV secolo e considerato uno dei santi protettori di Trieste.

Ricorrenze

La ricorrenza principale della città di Trieste è il 3 novembre, festa di San Giusto, patrono di Trieste.

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valor militare

 

«Protesa da secoli a additare nel nome d'Italia le vie dell'unione tra popoli di stirpe diversa, fieramente partecipava coi figli migliori alla lotta per l'indipendenza e per l'unità della Patria; nella lunga vigilia confermava col sacrificio dei martiri la volontà d'essere italiana; questa volontà suggellava col sangue e con l'eroismo dei volontari della guerra 1915-18. In condizioni particolarmente difficili, sotto l'artiglio nazista, dimostrava nella lotta partigiana quale fosse il suo anelito alla giustizia e alla libertà che conquistava cacciando a viva forza l'oppressore. Sottoposta a durissima occupazione straniera, subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle foibe, non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria. Contro i trattati che la volevano staccata dalla Madrepatria, nelle drammatiche vicende di un lungo periodo di incertezze e di coercizioni, con tenacia, con passione e con nuovi sacrifici di sangue ribadiva dinanzi al mondo, il suo incrollabile diritto d'essere italiana. Esempio d'inestinguibile fede patriottica, di costanza contro ogni avversità e d'eroismo.[35]»

 

(attorno al 1900) Traffico di navi sulMolo San Carlo - oggi Molo Audace

Fra la metà del XVIII e gli inizi del XX secolo Trieste, quale principale porto dell'Impero austro-ungarico, conobbe un'epoca di straordinario sviluppo economico accompagnato da una crescita demografica molto sostenuta, che permise alla città di passare da alcune migliaia di residenti del periodo 1730-1740 ai quasi 230.000 del 1910.

Con la fine della prima guerra mondiale e il congiungimento di Trieste all'Italia, il capoluogo giuliano assistette a un progressivo ristagno della propria popolazione a causa delle mutate condizioni geopolitiche in cui si era venuto a trovare alla fine della Grande guerra. Da principale emporio marittimo dell'Impero austro-ungarico e fra i massimi del Mediterraneo, la città e il suo porto iniziarono a declinare, passando ad occupare una posizione sempre più periferica nell'allora Regno d'Italia.

All'indomani della seconda guerra mondiale in città si verificò un altro mutamento delle dinamiche demografiche che l'avevano caratterizzata fino ad allora: l'esodo di molti italiani dalle terre dell'Istria ebbe infatti come meta Trieste, che conobbe ancora una volta un'impennata della popolazione residente, oltre a profonde trasformazioni della propria composizione etnica e del tessuto sociale urbano. In quegli stessi anni, e in particolare a partire dal 1954, con la fine del TLT, oltre 20.000 triestini, spinti da motivazioni di natura economica e sociale, ma anche di indole politica, scelsero l'emigrazione[36], dirigendosi principalmente inAustraliaCanada e Sudamerica. Durante gli anni cinquanta e sessanta gli abitanti si mantennero costantemente al di sopra delle 270.000 unità raggiungendo un massimo di 285.529 persone (131.855 maschi e 153.674 femmine) nel dicembre 1956.[37]

Da quel momento la città ha assistito a una progressiva diminuzione della propria popolazione. Le condizioni geo-politiche nuovamente mutate, la mancanza di un entroterra ampio che le desse respiro e la chiusura di molte attività economiche (come i cantieri navali San Marco e le birrerie Dreher) hanno costretto ampi strati di popolazione a trasferirsi altrove alla ricerca di lavoro. Ne è conseguito un decremento della natalità e un progressivo invecchiamento della popolazione residente con cali demografici che per lungo tempo hanno raggiunto e superato le 2000 unità all'anno.

Nell'ultimo decennio il decremento demografico è stato meno marcato che in precedenza, stabilizzando la popolazione triestina sopra i 200.000 abitanti. Tale fenomeno è dovuto ad una ripresa della natalità e ad un nuovo e lento processo di immigrazione in massima parte proveniente dall'Europa orientale. La particolarità del territorio provinciale, che conta circa 240.000 abitanti ed è il più piccolo d'Italia, è nei fatti una sorta di conurbazione ed un discreto movimento di popolazione è avvenuto negli ultimi anni dal Comune capoluogo verso i Comuni limitrofi.

Nonostante la ripresa demografica cui abbiamo fatto cenno, la città assieme a Genova, Bologna e Venezia, continua ad essere in testa alle classifiche italiane per anzianità della popolazione.

Permane comunque il comune con la più alta densità demografica nel Triveneto (2414 abitanti per km quadrato).

Abitanti censiti

Minoranze linguistiche e religiose, e comunità straniere]

Disposizioni per la tutela della comunità slovena

I triestini di etnia slovena utilizzano la loro lingua madre come lingua vernacolare e nei rapporti con le istituzioni pubbliche.

 

 

Un ufficio del comune di Trieste

Il gruppo linguistico sloveno viene tutelato da apposite normative[40][41][42] e contributi della Repubblica Italianaper assicurare la conservazione della propria rete scolastica e delle proprie organizzazioni politiche, culturali e sportive.

Trieste è un crocevia di culture e religioni, conseguenza sia della sua posizione geografica di "frontiera" sia delle vicissitudini storiche che ne hanno fatto un punto di incontro di molti popoli; infatti quasi ogni etnia e ogni comunità religiosa ha uno o più luoghi di aggregazione.

Mappa etnografica del 1880

La comunità slovena, presente in città fin dal Medioevo[43][44][45], raggiungeva nel 1910 (secondo il discusso censimento austriaco di quell'anno[46]) il 25% della popolazione del comune.

Durante il ventennio fascista le popolazioni slave della Venezia Giulia furono assoggettate ad una politica diitalianizzazione forzata. Nel 1971 la comunità slovena era stimata in circa il 5,7% della popolazione del comune.[47]

Fino alla prima guerra mondiale esisteva anche una comunità di lingua tedesca che superava il 5% della popolazione del comune, ma che si ridusse drasticamente negli anni successivi.

Interno della chiesa greco-ortodossa di San Nicolò

Prima della seconda guerra mondiale e della conseguente occupazionenazista, inoltre, esisteva anche una florida comunità ebraica (nel 1931 i residenti di religione ebraica erano 4.671, di cui 3.234 aventi la cittadinanza italiana[48]). Questa si è progressivamente ridotta e attualmente conta circa 700 membri.

Nella città di Trieste attualmente sono presenti accanto alle popolazioni autoctone italiana e slovena, numerosi gruppi etnici minoritari storici tra cui croati, serbi, greci e tedeschi e gruppi di recente insediamento tra i quali arabi, rumeni, albanesi, cinesi, africani e sudamericani.

Al 1 gennaio 2017 la popolazione con passaporto estero residente a Trieste era costituita da 19.389 persone (9,67% della popolazione) così suddivise per principali paesi di provenienza:

1.     Serbia, 4.500

2.     Romania, 2.826

3.     Croazia, 1.169

4.     Kosovo, 1.158

5.     Cina, 998

6.     Ucraina, 630

7.     Albania, 605

8.     Afghanistan, 600

9.     Bosnia ed Erzegovina, 533

10. Moldavia, 407

Istituzioni, enti e associazioni

A Trieste si trova la sede della CEI (Central European Initiative), un ente internazionale con lo scopo di favorire la cooperazione e lo sviluppo nell'Europa centrale; vi fanno parte 17 paesi dall'Italia allaBielorussia[50].

La città è anche sede del Segretariato permanente della Chamber investment forum, organismo di cui fanno parte le Camere di commercio dei paesi dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia) e quelle di Slovenia e Croazia, per un totale superiore a 350.000 imprese rappresentate[51].

Qualità della vita

Trieste è stata classificata da il Sole 24 ORE la prima città in Italia per la qualità della vita nel 2005 

L'Università degli Studi di Trieste

Trieste era sede, fin dal 1877, di una reputata Scuola Superiore di Commercio. Nel 1924 la città si dotò di un'Università, che nei decenni successivi acquistò un notevole prestigio e che ospita da tempo numerose organizzazioni scientifiche internazionali e il principale parco scientifico italiano.

Trieste infatti è nota come Città della scienza e accoglie una comunità scientifica ed universitaria molto conosciuta e rinomata all'estero che richiama ogni anno migliaia di studenti da tutto il mondo e di tutte le culture. Da notare in campo scientifico sono il sincrotrone ELETTRA all'Area Science Park, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) ed il Centro Internazionale di Fisica Teorica.]

Trieste accoglie 32 musei fra i quali troviamo il Museo Revoltella - Galleria d'arte moderna; i Civici musei di storia ed arte, una rete ("museo multiplo") di undici istituzioni museali triestine (Museo di storia ed arte, Orto lapidario, Museo del castello e armeria, Lapidario tergestino, Museo d'arte orientale, Museo teatrale Carlo Schmidl, Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez, Museo della Risiera di San Sabba, Museo di storia patria, Museo Morpurgo de Nilma, Museo Sartorio, Museo del Risorgimento e sacrario di Oberdan, Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (in collaborazione con Poste italiane) e i Civici musei scientifici, costituiti da quattro istituzioni (Civico museo di storia naturale, Acquario marino, Museo del mare e Orto botanico). Altri tre musei fanno parte del Servizio bibliotecario urbano (Museo sveviano, Museo petrarchesco piccolomineo e Museo Joyce museum), a cui si aggiungono due biblioteche (Biblioteca civica Attilio Hortis e Biblioteca comunale del popolo Pier Antonio Quarantotti Gambini, l'Archivio diplomatico e l'Archivio storico).

Lo stadio Nereo Rocco, inaugurato nel 1992, ospita infine una serie di opere d'arte contemporanea, vincitrici di un apposito concorso (Nike, di Paolo Borghi primo classificato, ed opere di Nino Perizi, Marino Cassetti e Franco Chersicola, Livio Schiozzi, Claudio Sivini, Carlo Ciussi, Luciano Del Zotto, Gianni Borta, Enzo Mari e Francesco Scarpabolla. Per il "Polo natatorio" Davide Rivalta ha scolpito l'Ippopotamo in equilibrio sulla sfera.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=13687047

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963