Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« Piove deserto di Auriemm...Hanif Kureishi »

Hanishi Kureishi

Post n°1887 pubblicato il 05 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli

A febbraio 2019, in libreria.

"Shadwell costruisce una pittura orientalistica

su Karim, descrivendolo secondo i parametri

con i quali gli occidentali hanno sempre definito

l'Altro, visione della quale parla ampiamente 

Edward Said nel suo volume Orientalismo.

Un riflesso deformato e ambiguo fa raccontare

l'Altro e lo imprigiona in stereotipi che

sopravviveranno all'epoca coloniale. Il Budda

delle periferie é ambientato negli anni Settanta 

e risale proprio a quegli anni ( 1971 ) un dibattito

girato per la BBC con protagonista Stuart Hall

dal titolo"Black Men, White Media" ( "Uomini neri,

media bianchi" ), nel quale Hall faceva notare come

i media rappresentassero i black  seguendo

proprio le categorie di cui parla Said e soprattutto

secondo la rappresentazione che si aspettava il

middle man, ovvero l'uomo medio, bianco e

borghese. E' esattamente la stessa

rappresentazione che il regista Shadwell

vuole dare dell'indiano, facendo sembrare Karim

ancora più scuro di quello che è e ordinandogli

di parlare con un accento dalle forti tinte indiane.

 Sarà l'amica Jamila, ragazza fortemente

politicizzata, a fare notare a Karim la rappresentazione

dell'indiano che egli ha contribuito ad avallare:

[...] La commedia è completamente neo-fascista. 

Ed era rivoltante, l'accento e la merda che ti eri 

spalmato addosso. Stavi solo arrendendoti ai

pregiudizi. [...] E i cliché sugli indiani. E l'accento-

mio Dio, come hai potuto farlo? Te ne vergognerai,

spero.

Alle prime timide resistenze del ragazzo il regista

gli rivela perché lo ha scelto: "Karim, tu sei

stato scritturato per l'autenticità e non per

l'esperienza"  . Come afferma Silvia Albertazzi:

"Questo concetto di autenticità é molto

importante nel mondo di Kureishi.

E' impiegato con un duplice significato, sia per

indicare valori indigeni positivi ed originali, sia

per indicare un'immagine negativa e

stereotipata dell'alterità . Ma autentico é un 

aggettivo che non si addice a Karim, frutto

dell'unione tra due culture e che viene ad

occupare uno spazio ibrido, non spazio

propriamente definito quanto piuttosto "territorio

concettuale, nel quale avviene uno scambio culturale".

Questo concetto di ibridismo é stato impiegato

anche da Homi Bhabha che parla di third space, 

( terzo spazio ), uno spazio in-between, che si

viene a collocare nel mezzo, tra colonizzato e

colonizzatore "all'interno del quale stanno il

significato, la traduzione e la negoziazione" .

Il regista Shadwell racconta in questo modo

l'ibridismo di Karim:

Che razza di individui sono nati da duecento

anni di imperialismo. Se ti potessero vedere

i pionieri della Compagnia delle Indie. Come

sarebbero disorientati. Scommetto che la gente

ti guarda e dice: "Un ragazzo indiano.

Com'è interessante. Com'è esotico. Chissà quante

storie di zie e di elefanti avrà da raccontarci."

 E invece tu sei di Orpington. [...] Oh Dio, che

strano mondo.

Il migrante è l'uomo qualunque del ventesimo secolo. 

Gli inglesi come Shadwell vorrebbero un mondo

diviso in due blocchi monolitici, l'oriente e

l'occidente e fanno fatica ad accettare l'esistenza

di figure che si pongono tra più territori e tra più

culture, rifiutano, in breve, quella che Paul Gilroy

ha definito la "controcultura della modernità .

In un saggio molto interessante intitolato

"Bradford", Kureishi ritrae la città inglese come

un simbolo di quella che egli chiama "un'Inghilterra

allargata" , formata da tassisti pakistani che parlano

con l'accento dello Yorkshire, da scuole musulmane

femminili o maschili e dove si intrecciano miriadi di

lingue "impure", fra cui l'inglese dello Yorkshire,

quello anglo-asiatico, l'urdu e il punjabi.

Ma molti inglesi rifiutano e ignorano queste

"città allargate", negazione del concetto monolitico 

di etnia ( Rushdie a proposito della Londra

multiculturale aveva parlato di "una città visibile

ma non vista"  ) e rimangono ancorati al concetto

di un' Inghilterra "pura", come quella descritta da

GeorgeOrwell e T.S. Eliot. A fare le spese della

diffidenza di certi inglesi nei confronti delle nuove

etnie é Chad, personaggio del romanzo di Kureishi 

The Black Album : ragazzo di origine pakistana

adottato da una coppia di inglesi, egli si sente

un perenne outsider proprio a causa della sua

"doppia coscienza". La sua storia viene raccontata

in questo modo da una sua insegnante:

Una volta si chiamava Trevor Buss [...]

E' stato adottato da una coppia bianca.

La madre era una razzista , ce l'aveva coi pakistani

e ripeteva sempre che erano loro a doversi

adattare [...]. Ha conosciuto le classiche case di

campagna inglesi e i loro ancora più tipici abitanti 

[...]. In ogni caso il senso di esclusione l'ha fatto

quasi impazzire [...]. A quattordici anni si è accorto

di non avere radici, di non avere nessun rapporto

coi pakistani, di non conoscere neanche la lingua.

Così è andato a lezione di urdu. Ma quando a

Southall chiedeva il sale, tutti scoppiavano a

ridere per il suo accento. In Inghilterra i bianchi

lo guardavano come se stesse perrubargli la

macchina [...]. Ma in Pakistan lo guardavano con

diffidenza ancora maggiore [...]. Una volta mi ha

detto: "Sono senza casa." E io: non hai un posto

dove dormire?" "No", rispose, "non ho una patria"

[...]. Così non so neanche

 cosa voglia dire essere un cittadino.

Chad non é accettato nemmeno dai pakistani,

poiché il suo urdu rivela un forte accento inglese,

il suo é un linguaggio ibrido che viene guardato

con sospetto anche da coloro i quali hanno le

sue stesse radici, ma che si rinchiudono in comunità

omogenee non accettando elementi ibridi come Chad.

Il romanzo The Black Album é ambientato alla fine

degli anni Ottanta, in seguito all'uscita dei Versi

satanici di Rushdie e durante la condanna del libro

da parte dei giovani fondamentalisti islamici che

vivevano in Inghilterra . Nel libro Kureishi racconta

come possa essere possibile che un ragazzo nato

in Inghilterra si converta all'Islam e accetti tutte le

restrizioni che questa religione impone. Chad é

l'esempio paradigmatico di quello che può "scattare"

nella testa di questi giovani: non sentendosi 

accettato né dagli inglesi né dai pakistani diventa

un fondamentalista islamico, assumendo un'identità

non nazionale, bensì transnazionale. In questa veste

egli si sente accettato, poiché nessuno gli chiederà

mai la sua nazionalità. Chad é semplicemente un 

"fratello", un "fratello islamico", ma la cosa più

importante é che egli non sarà più considerato un

"paki". "Non sono più un paki, io sono un musulmano"

 , afferma Chad con orgoglio, non più "paki",

appellativo di sapore razzista, ma orgogliosamente

"musulmano". Ma il suo é un atteggiamento

assolutista e separatista, allo stesso modo in cui

erano assolutisti e separatisti gli afro-americani

come Elijah Muhammad, l'uomo che si autoproclamava

"il messaggero dell'Islam" e che alla metà degli

anni Sessanta andava predicando che il potere

dei "diavoli bianchi" avrebbe avuto fine nell'arco

di quindici anni, nel nome di Allah e della Nazione

islamica. Al concetto di "transazione islamica" dei

fondamentalisti come Chad bisogna opporre una

convivenza definita post-nazionale dall'antropologo

indiano Arjun Appadurai , "fondata sulla solidarietà,

sulla reciprocità, sul riconoscimento e la valorizzazione

della differenza" . In questo modo anche la Bradford

ibrida descritta da Kureishi non verrebbe più ignorata

e il suo interculturalismo sarebbe valorizzato da

tutti i suoi abitanti.Concludo questo saggio

riportando un'affermazione che Hanif Kureishi

ama molto fare e che testimonia l'appartenenza,

sua e di molti personaggi dei suoi romanzi, ad una

Londra ibridizzata: "Sono cresciuto a Londra. E' la

mia città. Non sono inglese, ma londinese." 

Anche Kureishi, come Karim, è "un inglese dalla testa 

ai piedi, o quasi." 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14206199

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963