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Post n°1979 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Internet Comunicato stampa - Un team di ricercatori della Sapienza di Roma e del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha sviluppato un nuovo algoritmo in grado di individuare perturbazioni dell'atmosfera terrestre generate da tsunami atmosferacomputer scienceingegneriadisastri naturali Roma, 18 maggio 2017 - Dai laboratori della Sapienza al Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena (California): l'algoritmo sviluppato da Giorgio Savastano, giovane dottorando ventisettenne di Geodesia e Geomatica della Sapienza, in collaborazione con Augusto Mazzoni e Mattia Crespi, ha ora anche il riconoscimento della NASA, che lo adotterà per individuare in tempo reale gli sunami prima che raggiungano la costa. (Variometric Approach for Real-time Ionosphere Observation), utilizza osservazioni provenienti da GPS e altri sistemi di navigazione satellitare al fine di individuare, in tempo reale, perturbazioni nella ionosfera terrestre associate agli tsunami. La ionosfera è lo strato dell'atmosfera che si estende da circa 80 a 1000 km al di sopra della superficie terrestre. Deve la sua ionizzazione alla radiazione solare e cosmica ed è principalmente conosciuta per il fenomeno dell'aurora polare. l'aria sovrastante generando delle perturbazioni nell'atmosfera note come onde di gravità. Poiché l'atmosfera terrestre è sempre più rarefatta procedendo verso l'alto, queste onde di gravità si amplificano e quando raggiungono una quota di circa 350 km la loro ampiezza è tale da causare apprezzabili variazioni nella densità elettronica della ionosfera. Queste anomalie possono essere misurate utilizzando un segnale GNSS, come quello GPS, che attraversa la ionosfera. guida di Mattia Crespi, professore di Positioning e Geomatica presso la Facoltà di Ingegneria civile e industriale alla Sapienza. Il principale autore di questo algoritmo è Giorgio Savastano, giovane dottorando in Geodesia e Geomatica alla Sapienza e collaboratore al JPL. Questo lavoro, finanziato da Sapienza e JPL, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature. Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e dalla fondazione Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAP) con una borsa di studi per un periodo di 2 mesi al JPL, dove ha lavorato con il gruppo che si occupa di telerilevamento ionosferico supervisionato da Attila Komjathy e Anthony Mannucci. sistema integrato di allerta tsunami" afferma Savastano. "Stiamo lavorando per implementare questo algoritmo all'interno della rete di stazioni GNSS del JPL che fornisce dati in tempo reale da circa 230 stazioni sparse su tutto il mondo. Queste stazioni sono in grado di immagazzinare dati provenienti da diversi sistemi satellitari, come GPS, Galileo, GLONASS and BeiDou." usato all'interno di un sistema per l'individuazione di tsunami capace di utilizzare dati provenienti da diverse fonti, come sismometri, boe e ricevitori GNSS. Non appena un terremoto verrà rilevato, questo sistema potrà cominciare a monitorare in tempo reale il contenuto di elettroni nella ionosfera cercando anomalie correlate con lo tsunami. Queste misure potranno essere immagazzinate e analizzate da un centro di controllo in grado di generare mappe di rischio relative ad un determinato evento sismico. L'utilizzo di dati provenienti da diverse fonti potrà aumentare l'affidabilità del sistema. |
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