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Post n°2217 pubblicato il 29 Maggio 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze 08 febbraio 2016 I discendenti dei cacciatori-raccoglitori sopravvissuti all'ultimo massimo glaciale in Europa furono in gran parte sostituiti da una popolazione di origine diversa circa 14.500 anni fa, in un periodo di grande instabilità climatica. Lo testimonia l'analisi genetica dei resti di individui dell'epoca scoperti in varie nazioni del Vecchio Continente(red) Circa 14.500 anni fa, in un periodo di grande instabilità climatica, la popolazione preistorica europea si è quasi completamente rinnovata. Lo testimoniano i resti di DNA di 35 cacciatori -raccoglitori che vissero tra 35.000 e 7000 anni fa nelle attuali Italia, Germania, Francia, Repubblica Ceca e Romania, analizzati in uno studio apparso sulla rivista "Current Biology" a firma di Cosimo Posth, dell'Università di Tubinga, in Germania, e colleghi di una collaborazione internazionale che include anche l'Università di Siena. della storia umana sconosciuto, in corrispondenza dell'ultimo massimo glaciale", ha spiegato Johannes Krause, coautore dello studio. "I dati relativi a quel periodo sono sempre stati scarsi, ed è per questo che si finora si sapeva assai poco sulla struttura e sulla dinamica delle prime popolazioni dell'uomo moderno in Europa". mitocondriale, materiale genetico che si trova negli organelli cellulari denominati mitocondri, che viene ereditato solo dalla madre e che può quindi essere usato per ricostruire le antiche discendenze matrilineari attraverso l'individuazione dei diversi aplogruppi, cioè le famiglie delle diverse varianti genetiche osservabili sui differenti cromosomi. tre individui, vissuti prima dell'ultimo massimo glaciale nella regione occupata attualmente da Belgio e Francia, appartenevano a uno specifico gruppo genetico, l'aplogruppo M, praticamente assente nelle popolazioni europee moderne ma molto comune nelle popolazioni moderne di asiatici, australasiani e nativi americani. Resti umani scoperti nel sito di Les Closeaux at Rueil-Malmaison, nei pressi di Parigi, utilizzati nello studio (Credit: L. Lang)Proprio sulla base dell'assenza dell'aplogruppo M in Europa e della sua presenza in altre parti del mondo, alcuni antropologi avevano ipotizzato che la colonizzazione dell'Eurasia e dell'Australasia da parte di popolazioni non africane fosse avvenuta a più riprese. dell'aplogruppo M in un antico ramo filogenetico materno europeo indica che tutti i non africani del mondo abbiano avuto origine dalla diaspora di un'unica popolazione avvenuta circa 50.000 anni fa. In seguito, l'aplogruppo M è apparentemente scomparso dal Vecchio Continente. glaciale, le popolazioni di cacciatori-raccoglitori si ritirarono verso sud, concentrandosi in alcune zone limitate: ne è risultato un 'collo di bottiglia' genetico che ha determinato la perdita di questo aplogruppo", ha aggiunto Posth. ricercatori è stata la prova di profondo rinnova- mento della popolazione europea avvenuto 14.500 anni fa, quando il clima iniziò a riscaldarsi. periodo di cambiamento climatico, i discendenti dei cacciatori-raccoglitori sopravvissuti all'ultimo massimo glaciale furono in gran parte sostituiti da una popolazione di origine diversa", ha sottolineato Adam Powell, autore senior dello studio. |
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