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Post n°2801 pubblicato il 20 Aprile 2020 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet Uomo di Neanderthal, scomparso perché non sapeva disegnare Ancora oggi si dibatte sulla fine dell' Uomo di Neanderthal, mettendo in luce una specie che non ha più saputo adattarsi all'Europa di qualche migliaio di anni fa; soggiogata dal potere dell'Homo sapiens e scombussolata dal progressivo cambiamento climatico. Ora, però, degli scienziati americani aggiungono un nuovo tassello alla disanima: i neandertaliani sono scomparsi perché non sapevano disegnare. L'importanza del disegno Cosa c'entra il disegno con l'estinzione? Sapere disegnare significava essere in grado di osservare con precisione il mondo, e saperlo fronteg- giare nel migliore dei modi. Non sono molti i resti di incisioni rupestri effettuate dai neanderthaliani. Le tracce più rappresentative si trovano in corrispondenza di una grotta nei dintorni di Gibilterra; fra gli ultimi eremi del nostro famoso cugino. Sono tratti approssimativi, per nulla artistici. Rappresentano scene di vita quotidiana, ma senza la spregiudicatezza di quelli realizzati dall'Homo sapiens. Per gli studiosi è il chiaro esempio di una mancanza di abilità nel coordinamento occhio-mano. Osservare il mondo per capirlo Sapere disegnare bene, come accadeva nella nostra specie, indicava invece un'attitudine a osservare con puntiglio la natura per poi saperla piegare alle proprie necessità. In pratica dietro all'estinzione dell' Uomo di Neanderthal ci fu il mantenimento di una pratica arcaica di caccia, immortalata sulle pareti di qualche caverna. Le ricerche indicano che i neanderthaliani cacciavano a ridosso della preda, con bastoni e altri oggetti contundenti; al contrario i nostri predecessori potevano cacciare da una certa distanza, utilizzando lance perfettamente forgiate; e rischiando molto meno. I disegni riportano queste tecniche di caccia e propongono un arricchimento cognitivo che avvenne solo nella nostra specie, sempre più capace di adattarsi. Richar Coss, psicologo dell'University of California, in Usa, ha studiato i resti di disegni effettuati dagli umani fra 28mila e 32mila anni fa nella grotta di Chauevet-Pont-d'Arc nel sud della Francia e li ha messi a paragone di quelli neanderthaliani elaborati nella grotta di Gorham, nella Spagna meridionale. I risultati non lasciano dubbi. E spiegano forse definitivamente perché 35mila anni fa una specie che prosperò per migliaia e migliaia di anni esalò il suo ultimo respiro. Autore dell'articolo: Gianluca Grossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COm |
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