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Messaggi di Settembre 2017

In India...

Post n°1480 pubblicato il 29 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

Le incredibili grotte di

Ajanta in India

Risalgono a oltre 2.000 anni fa e rivelano tecniche

di costruzione tuttora inspiegabili. La meravigliosa

scoperta archeologica

 
 
 

in Francia...

Post n°1479 pubblicato il 29 Settembre 2017 da blogtecaolivelli


La Tomba di Lavau è la

più importante scoperta

archeologica dell'anno

Il sito francese vince il premio dedicato alle più

significative scoperte archeologiche

LaTomba di Lavaurisale alV secolo a.C. e ospita

i resti diun principe celtico. È stata scoperta nella

cittadina di Lavau, nella regione di Champagne, a 100

km da Parigi. Al centro di un tumulo di 40 metri di

diametro, il defunto e il suo altare riposano in una vasta

camera funeraria di 14 metri quadrati, una delle più

ampie rinvenute intorno alla fine della prima età del ferro.

La tomba contiene depositi funerari di una ricchezza degna

delle più alte élite del tempo: bacini, un cesto di bronzo,

una ceramica decorata, un coltello ancora nella propria custodia.

Il pezzo principale è un calderone di bronzo di circa un metro di

diametro, ornato accanto alle quattro maniglie da alcune

raffigurazioni della testa di Acheloo, un dio fluviale greco,

qui rappresentato cornuto, barbuto, con orecchie taurine e

tripli baffi. Il bordo del calderone è decorato con otto teste di leoni.

La Tomba di Lavau ha vinto il premio International Archaeological

Discovery Award "Khaled al-Asaad", dedicato alle più significative 

scoperte archeologiche e promosso dalla Borsa Mediterranea del

Turismo Archeologico.

Il premio Khaled al-Asaad è intitolato all'archeologo diPalmira,

in Siria, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale.

È l'unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo

dell'archeologia e, in particolare, ai suoi protagonisti, gli archeologi

che, con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica

affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste

di studiosi del passato e di professionisti al servizio del territorio.

Le cinque scoperte dello scorso anno che si sono contese la vittoria

erano: la tomba celtica di Lavau (Francia), i 22 relitti sottomarini

nell'arcipelago di Fourni (Grecia), il monumento sotterraneo nei

pressi di Stonehenge (Inghilterra), la tomba etrusca di Città della

Pieve (Italia) e le tombe della Necropoli di Khalet al-Jam'a (Palestina).

Uno "Special Award", il Premio alla scoperta con il maggior consenso

sulla pagina Facebook della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico,

è stato assegnato alla tomba etrusca di Città della Pieve: una scoperta

di fondamentale valore per il territorio, che entrerà così a far parte

della rete delle Città Etrusche.

 
 
 

a Istambul...

Post n°1478 pubblicato il 29 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte:Internet

Una tomba trovata ad

Istanbul è la 'più grande

scoperta del secolo'

Il ritrovamento di un'antichissima tomba a Istanbul

si preannuncia come una delle più grandi scoperte

archeologiche dell'anno. Si tratta di una costruzione

funeraria kurgan, "vecchia" di 5000 anni

Fra tutte le recenti scoperte, la tomba di Istanbul 

potrebbe essere davvero la più clamorosa dell'anno.

Si tratta di una costruzione funeraria risalente a più di

5000 anni fa, la più antica mai rinvenuta sul territorio e

dalle caratteristiche veramente particolari.

Gli scavi diretti dagli archeologi del Museo Archeologico

di Istanbul hanno portato alla luce una tomba dalla tipica

forma kurgan. Questa si caratterizza per un tumulo circolare

spesso contenente resti di cavalli, armi e un singolo corpo

umano. La stessa costruzione funeraria usata dai russi delle

steppe in epoca remota e poi diffusasi nel terzo millennio

a. C. in molte altre parti d'Europa.

In effetti, la tomba trovata a Istanbul presenta le medesime

caratteristiche: la tipologia monolitica è la stessa usata dai 

Kurgan e vi è lo scheletro di una persona (probabilmente

un importante guerriero) in posizione fetale, con al suo fianco

la punta di una freccia, alcuni doni funerari e vasi di terracotta.

A quanto emerso, inoltre, il corpo umano rinvenuto sembra

risalire all'età del bronzo. Secondo i rapporti degli scavi archeologici

(iniziati nel dicembre 2015 e durati ben 5 mesi), questa scoperta

potrebbe fornire nuove informazioni sul passato non solo di

Istanbul ma anche di tutta la Tracia.

Gli archeologi, inoltre, riferiscono che questa tomba tipica della 

Kurgan sia stata precedentemente saccheggiata da alcuni cacciatori

di tesori che tuttavia non riuscirono ad accedere fino al tumulo

principale. Parti dello stesso tipo di costruzione funeraria erano

già stati portati alla luce nei primi anni '80 nella zona di Kırklareli,

ma niente di simile era giunto fin'ora integro e, soprattutto, così ben

conservato. In quegli anni, i reperti più antichi ritrovati a seguito

degli scavi di Kırklareli furono alcuni vasi di terracotta risalenti

all'età del Ferro (circa 1200 anni a. C.).

Il Museo archeologico di Istanbul ha prontamente richiesto il 

trasferimento della tomba kurgan all'interno della struttura

corredata di ogni sua parte.
Questa sarà mostrata al pubblico nella sua sezione dedicata

ai reperti traci. La Turchia, del resto, è sempre stata una zona

molto fertile dal punto di vista archeologico e chissà quante

altre scoperte ci riserverà questa magnifica e misteriosa terra.

 
 
 

in Egitto....

Post n°1477 pubblicato il 29 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

Internet

Grande scoperta in Egitto:

trovata la prima necropoli 

umana

Si tratta di una scoperta senza precedenti, che dà una

mano al turismo in Egitto

In Egitto è stata fatta una nuova scoperta sensazionale.

Si tratterebbe della prima necropoli umana in tutto il

mondo e a fare la scoperta è stata una missione archeologica

che sta lavorando nell'area di Tunah Al Jabal, nei pressi

della città di Minya, a circa 250 Km a Sud del Cairo. Qui,

in un vasto sito archeologico al confine del deserto occidentale,

sono state rinvenute finora all'incirca 17 mummie.

Dai primi rilevamenti pare che i corpi mummificati appartenessero

a funzionari e sacerdoti. Ci sarebbero anche sei sarcofagi, due bare

di creta, due papiri scritti in demotico e diverso vasellame.

La necropoli, scoperta otto metri sotto terra, risale al Periodo

tardo dell'Egitto faraonico e a quello greco-romano. Poiché sono

stati individuati piedi e gambe di altre mummie, col proseguire

degli scavi la scoperta risulterà molto più grande. Si tratta di 

una scoperta senza precedenti.

Il 2017 si sta rivelando ricco di scoperte archeologiche per l'Egitto.

Il riferimento è alla monumentale statua venuta alla luce lo

scorso marzo al Cairo e che si pensava raffigurasse Ramses II,

mentre sarebbe 'solo' di un faraone più tardo e meno noto, Psammetico I.

Un altro evento mediatico è stato il ritrovamento di una statua che

dovrebbe raffigurare la "nonna di Tutankhamon".

Queste scoperte sono importanti per il progresso della scienza, ma

attirano anche l'attenzione del mondo sull'Egitto. L'archeologia,

insieme al mare, è una delle attrattive su cui si basa il turismo egiziano,

entrato in crisi con le due rivoluzioni del 2011-2013 che hanno

depauperato una delle maggiori fonti del Paese.

 
 
 

grotte.....

Post n°1476 pubblicato il 28 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte:Internet

Alla scoperta di Piyang,

le grotte tibetane trasformate

in case e spazi di meditazione

In Tibet, oltre 1000 grotte ai piedi di un monte sacro

nascondono misteri e segreti mai svelati

grotte Piyang


Sono ricche di mistero, le grotte di Piyang.

E, di tutto ilTibet, rappresentano uno dei siti

archeologici più importanti e più ammirati. Situate

nei pressi del Sacro Monte Kailash - che è l'origine

di alcuni dei più lunghi fiumi d'Asia, e che non è mai

stata scalata da nessuno perché per l'induismo, il buddhismo

tibetano e il giainismo è una montagna sacra -, sono circa un

migliaio, e sono oggi abitazioni in alcuni casi e luoghi di

meditazione in altri.

Pare che, le grotte di Piyang, siano molto antiche. E il loro

aspetto lo confermerebbe. Ma - la tradizione locale - crede

addirittura che risalgano ad un tempo in cui, questa terra,

era abitata dalle divinità. Ecco perché, nei loro paraggi, sorgono

moltissimi templi. «A Piyang ci sono più di 1000 grotte di varie

forme e dimensioni, alcune delle quali sono chiaramente siti abitativi,

mentre altri sono probabilmente utilizzati per la meditazione», spiega

Mark Aldenderfer, archeologo americano, a proposito di quel sito

oggetto di scavi proprio per dimostrare quale sia la sua origine.

Scavi che - data la scarsa conoscenza degli americani in merito al

buddhismo tibetano - sono condotti in collaborazione con gli esperti 

archeologi cinesi Huo Wei e Li Yongxian, del dipartimento di storia

della Sichuan Union University a Chengdu. Dando origine alla prima

collaborazione tra professionisti orientali e occidentali in Tibet.

Qui, dove l'uomo è arrivato 21 mila anni fa, le grotte nascondono

sculture, pitture preistoriche, importanti dipinti. Ma non hanno

mai portato alla luce un documento scritto che sveli il loro mistero.

Anche perché, coi suoi 10 mila chilometri di superficie, l'area di Piyang

è molto vasta, e l'accesso ai siti - che sorgono in luoghi sacri - non è così

semplice. «La vastità della regione richiede uno sforzo enorme. Inoltre,

il fatto che sia una terra ritenuta sacra crea non pochi problemi per l'accesso

ai siti di interesse archeologico. Una volta le grotte erano mete di pellegrinaggio,

oggi il sito è chiuso al pubblico», spiega Aldenderfer. Facendo intendere che,

i misteri delle grotte di Piyang, rimarranno irrisolti ancora per un po'.

E che, per portarli alla luce, serviranno infinita pazienza e

un pizzico di fortuna.

 
 
 

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