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Messaggi di Settembre 2017

grotte.....

Post n°1475 pubblicato il 28 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte:Internet

imperdibili d'Europa

Da quelle di ghiaccio a quelle in cui è possibile

dormire: ecco le grotte più imperdibili e straordinarie

in giro per l'Europa secondo Hunderdrooms

Misteriose, mozzafiato e straordinarie, le grotte rappresentano

sempre più una meta imperdibile per coloro che vogliono

scoprire la natura e la storia dell'Europa. Il Vecchio Continente

è ricco di cavità naturali che raccontano storie lontane e possono

trasportarci in un altro mondo. Ecco le più belle secondoHundredrooms.

In Italia le più famose sono quelle di Matera, situate in Basilicata,

nel cuore della città dei sassi. Da sempre affascinano e conquistano

i turisti, offrendo la possibilità di pernottare al loro interno.

La grotta diventa lusso e design a Scicli, in Sicilia, dove tre cavità

sono state trasformate in piccoli loft, con tutti i comfort e la possibilità

di alloggiare in un luogo unico al mondo, immerso nel centro storico del borgo.

In Sardegna si trova invece la grotta di Is Zuddas, inserita all'interno

del complesso di cavità carsiche del Monte Meana, nel territorio di Santadi.

Qui l'azione dell'acqua, che scorre fra le rocce da 530 milioni di anni,

ha creato un ambiente spettacolare, con stalattiti, stalagmiti e aghi

di aragonite. Le grotte più colorate del Belpaese si trovano invece in Liguria,

a Borgio Verezzi. Al loro interno si può assistere ad una vera e propria 

esplosione di colori, con sfumature che vanno dal giallo al rosso,

passando per il rosa e il bianco.

Non solo Italia, anche in Europa si possono trovare moltissime grotte

affascinanti e suggestive. Come quelle di Cueva del Drach a Maiorca,

un piccolo gioiello naturalecon stalattiti e stalagmiti situato 25 metri

sotto il livello del mare, ma anche la Cueva de Altamira, in Cantabria,

con preziose pitture rupestri realizzate sulle sue pareti in epoca paleolitica.

Fra le grotte più visitate d'Europa troviamo quelle di Postojnska, in

Slovenia. Ogni anno infatti 37 milioni visitano queste cavità antiche

200 anni, utilizzando dei piccoli trenini ed un percorso pedonale.

Non meno affascinante la grotta di Fingal, Scozia. Situata sull'isola

di Staffa è formata da pilastri basaltici esagonali che creano uno

straordinario effetto scenico, mentre l'eco delle onde produce

quella che sembra una melodia antica. Infine troviamo le grotte

del Vatnajokull National Park, in Islanda, formate dal ghiaccio

che si scioglie in primavera e si ricrea durante l'inverno, dando vita

a scenari sempre nuovi.

 
 
 

grotte.....

Post n°1474 pubblicato il 28 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte: Internet

Posti incredibili

Grotte fenomenali: ecco le più belle del mondo

Gli scenari mozzafiato che la natua può regalarci

secondo la classifica di Skyscanner

Esistono spettacoli naturali in tutto il mondo, ma ce

ne sono alcuni davvero particolari: ecco la top delle

grotte più "creative" e degli scenari mozzafiato che

la natua può regalarci. Esperienze d'avventura uniche

tra stallattiti e stalagmiti selezionate da Skyscanner.

Prime fra tutte le grotte di Carlsbad nello Stato del

New Mexico con un complesso di ben 117 grotte sotterranee

all'interno del  parco nazionale di Carlsbad Cavern. Il tetto

della grotta arriva a 256 metri di altezza, ma la sua vera

particolarità è la caverna Lechuguilla: la più profonda

degli Stati Uniti. Arriva infatti a ben oltre i 470 metri.

In seconda posizione c'è la grotta Crystal and Fantasy 

nel Regno Unito, con stalattiti enormi che scendono dal

soffitto e un lago trasparente, il Cahoe, che tocca i 17

metri di profondità. Da qui i visitatori possono osservare

lo splendido fenomeno delle stalagmiti che si ergono dalle acque limpide.



Si passa poi vicino Salisburgo ed ecco ad attenderci legrotte

di ghiaccio di Eisriesenwelt vicino a Werfen. Se troverete

una limpida giornata avrete modo di godere del panorama

della splendida valle di SalzachNon è meno famosa la grotta

del Flauto Rosso in Cina, conosciuta anche come "il palazzo

delle arti naturali". Il nome deriva dai depositi di carbonato di

calcio che hanno formato le strutture della grotta: anche qui la

caverna raggiunge i 240 metri.

Nella top non poteva mancare la Grotta Azzurra in Italia

,emblema di Capri. Qui la luce viaggia attraverso una camera

sotterranea che permette delle rifrazioni di un ceruleo intenso.

L'entrata è limitata attraverso una barca a remi e non sempre

è possibile accedervi.

Chiudono la lista delle più imperdibili le grotte di Luray 

in Virginia, negli Stati Uniti. Qui, nella Shenandoah Valley,

mentre i visitatori ammirano la natura e le sue sculture calcaree

ecco che viene suonato un organo amplificato. Al di fuori vi

attende un incantevole labirinto: il più grande degli Stati Uniti.

 
 
 

grotte...

Post n°1473 pubblicato il 28 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte:Internet

Le grotte più belle e

imperdibili d'Europa

Da quelle di ghiaccio a quelle in cui è possibile dormire:

ecco le grotte più imperdibili e straordinarie in giro per

l'Europa secondo Hunderdrooms

Misteriose, mozzafiato e straordinarie, le grotte 

rappresentano sempre più una meta imperdibile

per coloro che vogliono scoprire la natura e la storia

dell'Europa. Il Vecchio Continente è ricco di cavità

naturali che raccontano storie lontane e possono

trasportarci in un altro mondo. Ecco le più belle

secondoHundredrooms.

In Italia le più famose sono quelle di Matera, situate in

Basilicata, nel cuore della città dei sassi. Da sempre a

ffascinano e conquistano i turisti, offrendo la possibilità

di pernottare al loro interno. La grotta diventa lusso e

design a Scicli, in Sicilia, dove tre cavità sono state

trasformate in piccoli loft, con tutti i comfort e la possibilità

di alloggiare in un luogo unico al mondo, immerso nel centro storico del borgo.

In Sardegna si trova invece la grotta di Is Zuddas, inserita

all'interno del complesso di cavità carsiche del Monte Meana,

nel territorio di Santadi. Qui l'azione dell'acqua, che scorre fra

le rocce da 530 milioni di anni, ha creato un ambiente spettacolare,

con stalattiti, stalagmiti e aghi di aragonite. Le grotte più

colorate del Belpaese si trovano invece in Liguria, a Borgio Verezzi.

Al loro interno si può assistere ad una vera e propria esplosione

di colori, con sfumature che vanno dal giallo al rosso, passando

per il rosa e il bianco.

Non solo Italia, anche in Europa si possono trovare moltissime grotte

affascinanti e suggestive. Come quelle di Cueva del Drach a Maiorca,

un piccolo gioiello naturalecon stalattiti e stalagmiti situato 25 metri

sotto il livello del mare, ma anche la Cueva de Altamira, in Cantabria,

con preziose pitture rupestri realizzate sulle sue pareti in epoca paleolitica.

Fra le grotte più visitate d'Europa troviamo quelle di Postojnska, in Slovenia.

Ogni anno infatti 37 milioni visitano queste cavità antiche 200 anni,

utilizzando dei piccoli trenini ed un percorso pedonale.

Non meno affascinante la grotta di Fingal, Scozia. Situata sull'isola

di Staffa è formata da pilastri basaltici esagonali che creano uno straordinario

effetto scenico, mentre l'eco delle onde produce quella che sembra una melodia

antica. Infine troviamo le grotte del Vatnajokull National Park, in Islanda,

formate dal ghiaccio che si scioglie in primavera e si ricrea durante l'inverno,

dando vita a scenari sempre nuovi.

 
 
 

In Sudafrica....

Post n°1472 pubblicato il 28 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

fonte: Internet

Scoperta città di 200.000 anni

che riscriverà la storia dell'umanità

La metropoli più antica del mondo si trova in Sudafrica

Le rovine di un'antica città fortificata appartenente a

una civiltà evoluta sono state appena scoperte in Sudafrica.

Questo ritrovamento potrebbe riscrivere la storia dell'umanità

 intera.

La piramide di Giza risulta essere la struttura più antica mai ritrovata

e risale solamente a 5000 anni fa. I templi megalitici di Malta sono

anch'essi tra i più antichi e datano al 3500 A.C.. Finora erano queste

le civiltà più antiche scoperte dagli archeologi.

Lo scrittore Michael Tellinger, insieme al vigile del fuoco Johan Heine,

avevano scoperto per caso il sito che si trova a circa 300 km da 

Johannesburg, quasi al confine con il Mozambico, già nel 2010,

tanto che aveva parlato della scoperta nel suo libro "Temples Of The African Gods".

Il giornale thesouthafrican.com ha confermato ora che la città risalirebbe

a ben 200.000 anni fa.

Le popolazioni del luogo conoscevano già il posto, ma lo attribuivano a

qualche civiltà antica, ma non così antica. Sorvolando in aereo la zona,

i due hanno voluto approfondire le ricerche facendo così una

scoperta sensazionale.

Gli enormi cerchi concentrici che formano le mura sono ben visibili

dal satellite. Esse misurerebbero 1.500 km quadrati e sarebbero spesse

3,5 metri. All'esterno molto probabilmente si trovavano delle miniere

d'oro e gli abitanti di questa metropoli sarebbero i primi minatori della storia.

citta_antica_sudafrica-545

Il sito farebbe parte di un'antica città che occupava10mila

chilometri quadrati. Ci sono strade, complessi diforma

circolare e campi agricoli, il che dimostra che questo luogo

era abitato da una civiltà evoluta. Alle coordinate satellitari

25 37'40.90″S / 30 17'57.41E si possono vedere chiaramente 

(A) il panorama visto dal cielo, (B) le strutture circolari e (C)

 altri piccoli cerchi che indicano degli avvallamenti nel terreno.

Il Sudafrica è già considerato la culla del mondo. Proprio di

recente, sempre nella zona di Johannesburg, è stato trovato il

più antico antenato dell'uomo, l'Homo Naledi. Nella stessa

zona nel 1947 fu scoperta Lucy, la più famosa tra gli ominidi

che risale a qualche milione di anni fa, e nel 1997 Little Foot,

che avrebbe un'età di 3 milioni e 670mila anni e sarebbe

pertanto il più vecchio ominide trovato finora sulla Terra.

 
 
 

Strega...

Post n°1471 pubblicato il 27 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

da Internet

Tomba di una strega torna

alla luce vicino a San Cerbone

di Cecilia Cecchi

Invia per email22 settembre 2011

aTomba di una strega torna alla luce vicino a San Cerbone

Il teschio della strega, in bocca i chiodi ricurvi

(foto Università dell'Aquila) Forgione sull'originario

ingresso della chiesa del 1100 (a destra) PIOMBINO.

 Nella terra consacrata di San Cerbone nuovo riposa

da secoli una strega. A pochi metri di distanza c'è

un'altra signora un po' particolare, una meretrice.  Tante

le storie che racconta l'indagine archeologica della cappella

di San Cerbone nuovo, a Baratti.  Qui al lavoro anche in

questi giorni sull'archeologia funeraria di un insediamento

medievale - prima del tutto sconosciuto - archeologi e

antropologi dell'Università dell'Aquila, cercano di battere

sul tempo l'erosione del mare che rischia di farci smarrire

le nostre radici (oltre a portare via la cappellina). Lo studio

è condotto dal 2006 da Fabio Redi, cattedra di archeologia

medievale dell'università dell'Aquila, in collaborazione con

Andrea Camilli della Soprintendenza e col finanziamento

delle Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno più il contributo

dell'Associazione culturale Amici di Populonia.  «Le inumazioni

risalgono tutte e due al periodo che va dalla fine del 1200 ad inizio

del 1300 - spiega l'archeologo Alfonso Forgione, sullo scavo - La

"strega" è stata trovata a ridosso della sezione limite dell'area, ma

il cimitero in origine andava bel al di là della strada. La donna di

età tra i 20 e i 30 anni era in una fossa rettangolare, senza sarcofago.

Seppellita con 7 chiodi ricurvi in bocca, inseriti dopo la morte, e

attorno allo scheletro circa 13 chiodi infissi nel terreno, molto

probabilmente utilizzati per inchiodare le vesti».  Da qui il termine

"strega"?  «"Strega" sì o no - risponde Forgione - Non è ancora ben

chiaro come venivano seppellite all'epoca. Però avere chiodi in bocca

e attorno, pur senza cassa di legno... ne fa una sepoltura anomala.

Possiamo ipotizzare un rito non beneagurante. Al contrario delle

monete che servivano per il trapasso, utilizzate ancora oggi per

Caronte come reminiscenza di culti pagani. Ecco, per lei si può parlare

dei revenant, in francesismo arcaico, quelli che tornano, cosa che andava

impedita. Pur senza certezze - sottolinea - si tratta di un rito, una sorta di

esorcismo, una malediazione un tentativo nato dalla volontà di impedire

alla donna di pronunciare sortilegi e di tornare in vita».  Poi la "escort"

medievale. «Sepolta a terra - prosegue Forgione - insieme a un sacchetto

di pelle con, all'interno, 17-18 dadi in osso: sappiamo solo che questo

tipo di gioco era vietato alle donne. Ed anche in questo caso il significato

è preciso, un segno di condanna». Comunque le due donne, pur "diverse",

dovevano far parte di famiglie influenti, magari artigiani o pescatori, ma

comunque di peso nella comunità tanto da riuscire a portarle così vicine

alla chiesa medievale a cui era affidata - allora come oggi - la massima cura delle anime.

 
 
 

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