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Messaggi del 21/09/2017

IN SARDEGNA........

Post n°1469 pubblicato il 21 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

da Internet

Il canyon più bello d'Europa è in Sardegna

nel Supramonte, in Barbagia, si trova la

più grande voragine naturale d'Europa

Canyon: il più bello d'Europa è in

Italia e si trova in Sardegna

Secondo il Telegraph, il prestigioso

quotidiano britannico, l'Europa non

ha nulla da invidiare agli Stati Uniti 

in fatto di canyon. Ma la notizia più

incredibile è che il canyon più bello

d'Europa si trova proprio in Italia.

E' Su Gorropu ed è in Sardegna.

La Gola di Gorropu è un profondo

canyon ubicato nel Supramonte.

Con i suoi oltre 500 metri di altezza 

e una larghezza che varia da poche

decine di centimetri a 4 metri, è considerata

 uno dei canyon più profondi d'Europa.

Il giornale britannico sottolinea la bellezza

del luogo e la difficolta per arrivarci: 

"Non è un'escursione facile" scrive il giornalista

 "mi son ritrovato a utilizzare tanto le mani

quanto i piedi". La bellezza del posto si scopre

solo una volta ultimati gli ultimi passi tra

le rocce scoscese. Secondo una classifica

stilata dai sardi, questo canyon è anche 

uno dei 10 posti che i turisti dovrebbero

visitare in Sardegna.

La gola si è originata grazie all'intensa

azione erosiva provocata delle acque

del Rio Flumineddu. La più facile via

d'accesso alla faglia tettonica, che si

estende dal Golfo di Orosei ai Supramonte,

è quella nei pressi diUrzulei, in località Genna

Sìlana, lungo la strada statale 125 all'altezza

del chilometro 183. 

Il canyon può essere raggiunto percorrendo

un sentiero escursionistico esperto, il sentiero

Sedda ar Baccas, per il quale è necessaria

un'adeguata attrezzatura. Il sentiero si

sviluppa per una lunghezza di 12 km, superando

un dislivello di 200 metri. Il tempo di percorrenza

è di tre ore. La Gola di Gorropu è raggiungibile

anche partendo daDorgali: si attraversa la

vallata di Oddoene fino a raggiungere il ponte

di S'abba Arva, da qui si prosegue a piedi per

circa due ore costeggiando per un tratto il Rio

Flumineddu e il versante Sud-Est del Monte Oddeu.

A questo luogo sono legate alcune leggende nate

dalla particolarità del paesaggio e dalle sue alte

pareti che delimitano la gola. Si dice che, dal punto

più stretto e oscuro della gola, dove le pareti si

ergono verticali superando i 450 metri, sia possibile

 vedere le stelle in pieno giorno. Secondo un'altra

leggenda nelle pareti scoscese di notte sboccerebbero

magici fiori della felce maschio. Solo ai più coraggiosi

è dato coglierli, calandosi dal Supramonte di Orgosolo.

Nel canyon si possono avvistare da un momento

all'altro animali incredibili, come la capra selvatica

 o l'aquila reale, autentici padroni di questo territorio,

ma anche i rarissimi euprotto sardo, che è un

animale endemico sardo-corso considerato

l'anfibio più raro d'Europa e il Geotritone del

Supramonte, presente nella vicina grotta Su Palu.

 
 
 

IN GIAPPONE...

Post n°1468 pubblicato il 21 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

da Internet

Un Buddha gigante, circondato dalla lavanda: la meraviglia di SapporoIn Giappone, su di una collina colorata dalla lavanda, sorge un Buddha alto più di 13 metri

Un Buddha gigante, circondato dalla lavanda: la meraviglia di Sapporo

Fonte: Twitter

 

Nella prefettura di HokkaidoSapporo

è la quinta città più grande del Giappone.

Una città moderna, resa famosa agli occhi

del mondo per aver ospitato nel 1972 le

prime Olimpiadi Invernali mai organizzate

in Asia. E, oggi, destinazione di turisti da

tutto il mondo soprattutto durante il 

Festival della Neve.

Qui, tra i palazzi e la natura, c'è cimitero 

che ha una caratterista unica. Si chiama 

Makomanai Takino e, al suo interno,

ospita una collina piantumata con migliaia

di esemplari di lavanda. Un vero e proprio

capolavoro dell'architettura paesaggistica,

con le piante a regolare distanza che

formano cerchi concentrici sempre più piccoli.

Fino alla cima, da cui sbuca la testa di un 

Buddha gigante. Realizzata dall'architetto

giapponeseTadao Ando, la cui fama è celebre

in tutto il mondo, la scultura è incastonata

in un cuore verde grande 180 ettari.

Sotto al terreno, un tunnel lungo 40 metri

 permette di raggiungere il Buddha. In un

percorso che - secondo i giapponesi - dovrebbe

preparare lo spirito all'incontro con la divinità.

Ecco perché, il tunnel, lo si deve percorrere

rigorosamente in silenzio. Meditando,

o pregando. Pare che, l'effetto, sia spettacolare:

terminato il percorso, il visitatore raggiunge

una sala illuminata dalla luce naturale e,

alzando la testa, si trova dinnanzi tutta

l'imponenza di quella statua alta oltre 

13 metri. Il tutto, in un contesto da favola:

le 150 mila piante di lavanda, d'estate,

colorano la collina di un viola pallido che

diventa verde in primavera e bianco

come la neve in inverno.

Non è, quella del Buddha gigante, l'unica

opera che - nel lavoro di Tadao Ando -

vede l'abbinamento tra la naturae la 

spiritualità. Prima del Buddha di Sapporo

era stata la volta della Chiesa della Luce

di Ibakari a Osaka, e della Cappella

sull'Acqua di Tomamu. Sempre col suo stile

minimalista, anche quando si cimenta con

dimensioni imponenti. Questo progetto,

però, come ha lui stesso dichiarato gioca

più sul paesaggio che sull'architettura.

Ed è frutto di un percorso impegnativo e

prezioso, che ha richiesto una particolare

attenzione per riorganizzare l'ambiente.

 
 
 

IN SASSONIA.....

Post n°1467 pubblicato il 21 Settembre 2017 da blogtecaolivelli

da Internet

Idee di Viaggio

Cosa fare in Sassonia: storia e arte

nel cuore della GermaniaTour della

Sassonia, tra i più vivi e floridi Länder

della Germania est: l'ideale per coloro

che desiderano immergersi nella culla

della cultura mitteleuropea

La storia della Sassonia, uno dei sedici

Bundesländer (Stati federati) della Germania,

è antica, travagliata, ricca e complessa:

i tumultuosi avvenimenti storici e le personalità

artistiche di alto rilievo che ne hanno calcato il

suolo hanno contribuito a trasformarla in una

delle aree culturalmente più significative d'Europa.

Ormai da tempo divenuta meta d'elezione nell'ambito

del turismo culturale europeo, la Sassonia ospita

ogni anno un flusso considerevole di visitatori,

attratti dall'eccellente e ampia offerta museale

che caratterizza non solamente le sue tre città

principali, Dresda, Lipsia eChemnitz, ma anche

i centri più piccoli.

In questo nostro itinerario artistico-culturale 

andremo alla scoperta di una tra le principali

attrattive della Sassonia. Iniziamo il nostro

percorso esplorando le splendide vie e i maestosi

edifici di Dresda, il celebre capoluogo della regione:

con oltre cinquecentomila abitanti e un patrimonio

artistico-culturale di altissimo livello, la città di

Dresda rappresenta da secoli un importante

centro politico, economico e culturale.

Sopravvissuta alle devastazioni dei bombardamenti 

prussiani e da quelli degli Alleati durante la

seconda guerra mondiale, Dresda si è mostrata

capace di mantenere intatta la sua bellezza:

passeggiando tra le vie della città è possibile

infatti osservare la meravigliosa architettura

barocca che la caratterizza oltre alla struggente

bellezza del fiume Elba.

Diamo il via alla nostra suggestiva camminata

lungo le vie del centro storico, situato sulla

riva sinistra dell'Elba, partendo da un imponente

e celebre edificio, il Teatro dell'Opera di Dresda

 (Semperoper), originariamente realizzato nel

XIX secolo e in seguito ricostruito due volte,

il quale è considerato uno dei templi della musica

mondiale. La Semperoper ha infatti ospitato le prime

delle opere di celebri compositori quali Wagner e Strauss.

Lungo le sponde del fiume Elba e a pochi passi dal

teatro svetta maestoso lo Zwinger, un complesso

architettonico originariamente commissionato nel

XVIII secolo da Augusto II di Polonia, suddiviso in

quattro padiglioni, al cui interno è presente una

delle più importanti collezioni del patrimonio pittorico

d'Europa, la Gemäldegalerie Alte Meister (galleria

degli antichi maestri). In essa troviamo esposta

un'immensa collezione di opere italiane, tedesche,

fiamminghe e spagnole, tra cui spiccano quelle di

Botticelli, del Canaletto, di Giorgione (di cui è presente

la celebre Venere Dormiente), di Rembrandt, di Tiziano,

di van Eyck e di Velázquez. Segnaliamo inoltre la presenza

della Madonna Sistina di Raffaello, probabilmente l'opera

più importante della collezione.

Accanto allo Zwinger svetta il castello di Dresda

(Dresdner Residenzschloss), uno degli edifici più

antichi della città, la cui struttura originaria risale

al XIII secolo e che nel tempo ha ospitato generazioni

di regnanti della Sassonia. A pochi passi dal castello

troviamo uno dei simboli della tradizione religiosa

della Sassonia e capolavoro dell'architettura luterana,

la chiesa di Nostra Signora (Frauenkirche), realizzata

nel XVIII secolo, crollata su stessa e infine ricostruita

nella seconda parte del Novecento. J.S. Bach inaugurò

nel 1736 l'organo della chiesa (andato anch'esso

distrutto sotto i bombardamenti); da allora il legame

con la musica non si è mai interrotto: la Frauenkirche

ospita infatti annualmente un importante festival

musicale, il Dresden Music Festival.

A qualche minuto dalla chiesa troviamo l'edificio

dell'Albertinum (XVI secolo), il quale deve il proprio

nome al re Alberto di Sassonia ed è la sede di due

importanti collezioni artistiche: la prima, la Galerie

Neue Meister, è una eclettica pinacoteca che ospita

centinaia di opere di pittori del romanticismo, del 

realismo e dell'impressionismo (Friedrich, Nolde, Dix,

Gauguin, Klee, Monet e Van Gogh).

La seconda, la Skulpturensammlung, è una variegata

collezione di sculture che copre un arco temporale assai

lungo (dall'antichità classica a oggi). Adiacente

all'Albertinum troviamo la Brühlsche Terrasse,

un complesso architettonico settecentesco realizzato

sulle vestigia delle fortificazioni della città, ribattezzata

dal celebre autore tedesco Goethe "balcone d'Europa"

per la splendida vista panoramica della città e del

fiume Elba.

 
 
 

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