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Messaggi del 29/08/2018

I SOTTERRANEI DI OSIMO.....

Post n°1710 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli

Citazioni integrali dall'Internet
Simboli esoterici, percorsi di luce, forte suggestione.
I sotterranei di Osimo, in provincia di Ancona, sono
pieni di fascino e misteroLa città di Osimo è un gioiello sotterraneo dove rivivono i Templari

Arroccata su una delle belle colline delle Marche,

 Osimo, terra dove mistero e bellezza si uniscono

in un rapporto indissolubile, è meta prediletta per

turisti che amano enigmi e arcani segreti. In epoca

romana, la bella città situata in provincia diAncona 

era conosciuta come Auximum, strategico avamposto

romano in territorio piceno. Oggi le mura, le strade e

gli antichi edifici suggeriscono allo sguardo attento e

curioso l'antica influenza romana, tra cui spicca la

collezione di statue prive del capo che spiega il nomignolo

affibbiato agli Osimani di "senzatesta".

Ma il vero tesoro della città si sviluppa sottoterra.

Il sottosuolo di Osimo è un dedalo di fascino e mistero

che trasuda esoterismo da ogni anfratto. A pochi metri

di profondità, un intricato labirinto unisce i palazzi

più famosi della città: le residenze signorili un tempo

dimora delle nobili famiglie dei Campana, dei Riccioni 

eSimonetti sono collegate da un filo rosso sotterraneo

denso di incanto.

I primi cunicoli vennero scavati più di 2.500 anni fa

dalle popolazioni autoctone per realizzare nel sottosuolo

tufaceo sentieri difensivi e passaggi segreti. Negli anni

a venire questo luogo carico di suggestione venne ampliato

e utilizzato dai Templari e dai Cavalieri di Malta per i

propri riti di iniziazione.

Camminare nell'oscurità, in un caleidoscopio di strade

buie alla ricerca di una via d'uscita segnalata da barlumi di

luce, oltre ad essere una prova di coraggio, rappresentava

un vero e proprio rito di purificazione, un simbolo del

passaggio da un'anima mortale all'aspirazione all'illuminazione.

Una serie di statue che rappresentano varie divinità pagane,

come Bacco o l'antico dio Mitra, confermano la sacralità e

l'esoterismo di cui è composto il sottosuolo di Osimo.

Tra le 88 grotte che si estendono su oltre 9.000 metri di

superficie sono numerosi i simboli che richiamano la presenza

dei cavalieri templari. Impressi nella roccia ci sono anche disegni

quadrangolari, rappresentanti una triplice cinta, che qualcuno

riconosce come simboli del continente perduto di Atlantide o

del Tempio di Salomone. Tra le grotte è possibile riconoscere

anche il disegno di una sirena a due code, ribattezzata

"Melusina", altri chiaro simbolo dei templari.

Serpenti, leoni, uomini barbuti, divinità del pantheon greco,

riferimenti ai tarocchi e al libro dei morti di Toth, il sottosuolo

di Osimo può essere considerato uncompendio di esoterismo,

un crocevia del mistero italiano, un fitto labirinto di enigmi che

anima il dibattito sulla destinazione d'uso di queste grotte così

cariche di fascino misterioso che tutt'oggi affascinano e

ammaliano migliaia di persone amanti del mistero." (citazione integrale da Internet)

 
 
 

A Roscigno Vecchia....

Post n°1709 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli



Roscigno Vecchia, il paese fantasma con un solo abitante

Definita la Pompei del Novecento, Roscigno Vecchia

consente un viaggio nel tempo in un borgo rimasto

cristallizzato agli inizi del secolo.Roscigno Vecchia, il paese fantasma con un solo abitante

Silenzio assoluto, strade deserte e una tranquillità

completa, quasi tangibile. Un borgo incastonato

nelle pieghe del tempo che offre la rara possibilità

di effettuare un viaggio attraverso epoche di inizio

secolo scorso. Le strade sterrate, la bottega del

calzolaio, la fucina del fabbro, le stalle, tutto parla

di un tempo perduto che rimane cristallizzato

nonostante lo scorrere del tempo.

 C'è chi l'ha definita la Pompei del Novencento e a

passeggiare in questo bel borgo del Cilento si percepisce

la presenza di un mondo passato che ancora riecheggia. 

Roscigno Vecchia si è fermata ai primi decenni del secolo

scorso. Le casette piccole, basse sono diventate tutt'uno

con la vegetazione circostante.

Il borgo si trova nella provincia di Salerno.

Ma come mai nel tempo questo paesino, un tempo vivace,

è diventato un luogo fantasma? Tutto è iniziato attorno

al 1907-1908 quando le continue frane e alluvioni hanno

convinto gli abitanti ad andare via. Due ordinanze del Genio

Civile constrinsero gli abitanti a trasferirsi più a monte

presso Roscigno Nuova. Gli ultimi abitanti, i più restii ad

abbaondonare casa, andarono via soltanto agli inizi degli anni

Sessanta quando ormai la situazione si era fatta insostenibile.

Non a caso la storia di questo borgo fantasma ha attirato

persino la troupe delNational Geographic che ha contribuito

a puntare i riflettori sul paesino.

Borgo fantasma ma non del tutto visto che almeno un abitante

c'è: si tratta di Giuseppe Spagnolo, unica anima che si aggira

tutti i giorni nel fitto dedalo di viuzze, non mancando di spiegare

ai visitatori le caratteristiche di uno dei pochi luoghi d'Italia

dove il tempo scorre con una velocità del tutto peculiare.

Oggi Roscigno Vecchia attira migliaia di visitaori a cui dà il benvenuto.

Non si sente affatto solo, tanti sono i turisti che gli fanno

compagnia nel corso dell'anno e nei periodi di minore affluenza

gli arrivano numerose lettere che gli fanno compagnia.

Il borgo, che è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto, ne

custodisce un altro, il Museo della civiltà contandina dove sono

illustrati i princiapli aspetti della vita rurale del paese fantasma,

coltivazine degli ulivi alla preparazione di formaggio e vino."(Citazione integrale

da Internet".

 
 
 

La salvaguardia dei borghi......

Post n°1708 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli

da Internet
Succiso: il paese dove ogni giorno si cambia lavoro

Nel paese-cooperativa ogni abitante svolge più mansioni, così la frazione emiliana è diventata un esempio per la salvaguardia dei borghisucciso 2

In Italia esiste un paese dove ogni giorno si cambia

mestiere. Si chiama Succiso e si trova in provincia

di Reggio nell'Emilia. Qui, i 65 residenti di questa

località emilianaprotetta dall'Appennino Tosco-

Emiliano si sono organizzati nella prima cooperativa

di comunità d'Italia. Ognuno, per mantenerla in vita,

si rimbocca le maniche e dà una mano dove serve.

 Solidarietà al servizio del proprio paese, amore per le

proprie radici, un amalgama vincente, oltre ogni più rosea

aspettativa.

Il paesino rischiava lo spopolamento. Agli inizi degli anni '90

l'unico bar del paese abbassò le saracinesche, la scuola stava

per chiudere e l'emigrazione era in aumento: una condanna.

Un gruppo di amici, però, non si perse d'animo.

Decise diinvestire i propri risparmi nella terra natia, un salto

nel vuoto ma pieno di speranza. Nacque così la cooperativa

"Valle dei Cavalieri". Con profondo spirito di abnegazione e

tanta passione gli abitanti del borgo hanno ridato linfa vitale

alpaesino destinato all'oblio.

Sono partiti dalla ricostruzione della scuola elementare,

poi di un bar, fondamentale per mantenere in vita le relazioni

interpersonali. Infine il colpo di genio: l'ideazione di una bottega

di prodotti artigianali che oggi è punto di riferimento per gli abitanti

di tutto il circondario. Nel tempo si sono aggiunti anche un ristorante

e un agriturismoche hanno fatto di Succiso meta di almeno 18.000

turisti all'anno. I forni hanno ricominciato a far lievitare il pane,

si allevano pecore e si produce un eccezionaleformaggio.

La formula vincente di una rinascita esemplare? Unione, cooperazione

e partecipazione. Il paese fantasma è diventato ambita meta turistica.

Nella Cooperativa Valle dei Cavalieri tutti si danno una mano a vicenda,

c'è liquidità delle mansioni. I dipendenti sono polivalenti, ognuno

svolge diverse attività durante le giornate. La parola d'ordine è

versatilità: c'è chi al mattino accompagna i bambini a scuola in pulmino,

poi dà da mangiare alle pecore e infine alla sera cucina al ristorante.

Altri infornano all'alba il pane e poi gestiscono gli arrivi nel nuovo

albergo, accogliente e moderno.

Tutti contribuiscono a mantenere viva la comunità. Una formula

vincente che è anche diventata oggetto di studio. Nei tornanti che

portano al borgo alle porte delParco Nazionale dell'Appennino

tosco-emiliano si inerpicano, da anni, studiosi di tutto il mondo.

Sociologi ed economisti si sono susseguiti negli anni per comprendere

 il meccanismo virtuoso. Sono venuti dagli Stati Uniti, dal Canada,

persino dal Giappone, dallo Swaziland e dalla Corea. Tutti a tentare

di carpire i segreti di una rinascita che oggi fa di Succiso una comunità

esemplare, da ammirare, contemplare ed applaudire." (citazione riportata integralmente).

 
 
 

I trulli di Alberobello....

Post n°1707 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli

A cento anni dalla scomparsa,

i dipinti di Klimt colorano

i trulli di AlberobelloI tipici

edifici pugliesi si colorano

con le meravigliose opere

dell'artista austriaco per

ricordarne il talento, a

100 anni dalla scomparsa

I raffinati accostamenti cromatici di Gustav Klimt 

colorano i trulli di Alberobello fino al 15 settembre.

La città riconosciuta come Patrimonio Mondiale

dell'Umanità, unico luogo in cui è possibile ammirare

i caratteristici e unici trulli, ha dato il là alla stagione

estiva colorando le peculiari architetture pugliesi con

l'inimitabile tratto dell'artista austriaco nell'ambito della

manifestazione "Summer lights", luci d'estate che fonde

meraviglia architettonica e bellezza artistica in un

compendio di incanto molto apprezzato da turisti e residenti.

Sulla facciata dei trulli ci sono i celebri amanti stretti

l'uno all'altro, in un caldo e avvolgente abbraccio, mentre

si abbandonano a uno dei baci più belli, profondi e

significativi della storia dell'arte, ma anche lo sguardo

contrurbante della Giuditta e le linee suadenti del ritratto

di Adele Bloch-Bauer.

Le opere di Klimt illumineranno le tipiche costruzioni

coniche in pietra a secco fino a metà settembre. Saranno

soprattutto il Trullo Sovrano e il Belvedere a essere

illuminati dai lavori effettuati dall'artista austriaco a cento

anni dalla sua scomparsa.

Le prime luci sono state accompagnate dall'evento 

"Pianist fly-Emgie per Alberobello", con la performance

dell'artista Paolo Zannarella che ha suonato il suo pianoforte

a coda sospeso nell'aria.

È stata una serata davvero magica - ha commentato

l'assessore al Turismo del Comune di Alberobello -  i nostri

trulli illuminati dai colori dei quadri di Klimt risplendono

ancora di più in tutta la loro bellezza. Il 'Summer lights'

farà da cornice ai numerosi eventi in programma fino al mese

di settembre, regalando ai tanti visitatori emozioni che possano

restare nel cuore di chiunque quest'estate passerà da Alberobello.

L'evento "Summer Lights è solo uno dei tanti eventi che

animeranno Alberobello durante il "Trulli Viventi - Summer 2018"

il cartellone ideato dall'amministrazione comunale del paesino

pugliese per attrarre nella capitale dei trulli turisti e curiosi.""(citazioni riportate integralmente)

 
 
 

I TRULLI...........

Post n°1706 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli

da Internet

Trulli Tales: i trulli pugliesi entreranno in

tutte le case d'Europa (e non solo)"Trulli

Tales. Le avventure dei Trullaleri":

il cartone animato ambientato tra i trulli

di Puglia è stato acquistato dalla Disney

per la trasmissione in Europa, Africa e

Medioriente.È una bella favola tutta

italiana, quella di "Trulli Tales. Le avventure

dei Trullaleri". Nata dall'idea e dalla matita

di due sorelle di Lecce, Maria Elena e Fiorella

Congedo, è una serie animata in 2D che ha

per protagonisti proprio i trulli, quelle antiche

e splendide costruzioni coniche diffuse

nella Puglia centro-meridionale.

Un tempo ricovero temporaneo nelle campagne,

o abitazioni permanenti per gli agricoltori,

sono in molti casi - oggi - anche una meta

turistica. Basti pensare ad Alberobello.

Trulli Tales: i trulli pugliesi entreranno in tutte le case d'Europa (e non solo)

Quegli stessi trulli, oggi, entreranno nelle

case di tutto il mondo. O quasi. La Disney

ha infatti acquistato i diritti di "Trulli Tales",

per mandare in onda la serie in Europa, in

Africa e in Medioriente. I bambini di moltissime

nazioni potranno divertirsi con le avventure

di Ring, Sun, Zip e Stella. Con le loro magie,

con i loro giochi all'interno di un uliveto

secolare e del suo villaggio incantato. Con i

loro tentativi di realizzare le ricette del libro

parlante di Nonnatrulla, e di sventare i piani

del pasticcione Copperpot. Solo che Trullo-

landia non è un villaggio di pura fantasia.

Esiste per davvero, e si trova nel cuore della

Puglia."Trulli Tales. Le avventure dei Trullaleri" 

si ispira ad un vecchio libro edito dalla Congedo

Editore. E ha un valore educativo.

Per preparare le loro ricette, i simpatici maghetti

utilizzano ingredienti sanissimi: frutta, verdura,

legumi. Insegnando ai bambini - con divertimento

e con giocosità - i principi della corretta alimentazione.

E, sebbene non mancherà la puntata sui taralli

(che della Puglia sono una delle tipicità), ci saranno

anche ricette internazionali, a cominciare dai muffin.

Lo scopo? Insegnare che nessun cibo è cattivo, che

si può mangiar un hamburger senza che succeda

niente. E che è l'esagerazione, a fare male.

I protagonisti del cartone cucinano insieme,

a mostrare quanto bello sia fare questo gesto

con la propria famiglia e con i propri amici.

Perché preparare da mangiare significa prendersi

cura delle persone a cui si vuole bene.

I 52 episodi, dalla durata di undici minuti ciascuno,

andranno in onda a partire dall'11 dicembre prossimo.

In Italia li trasmetterà Disney Junior, ogni giorno alle

19.45 (ma la prossima primavera passeranno su Rai

Yo Yo). In Francia, su Disney Channel, sono già visibili

da qualche tempo. Ora, toccherà al resto dell'Europa.

E, con lei, all'Africa e al Medioriente."

 
 
 

NUOVE FORME DI TURISMO....

Post n°1705 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli

Alla scoperta delle masserie più belle d'Italia

Le masserie più belle si trovano al Sud e, molte,

sono state ristrutturate e convertite in agriturismi

accoglienti, adatte a chi ama la tranquillitàmasserie pugliesiLe più belle masserie italiane si trovano in Puglia

 e, più precisamente, nella sua parte più meridionale,

il Salento. Trascorrere del tempo in questi luoghi vuol

dire immergersi nella pace e nella quiete della campagna

avendo il mare poco distante.

Le masserie, nate nel Medioevo, erano complesse costruzioni

agricole con un vasto terreno tutto intorno, spesso fortificate.

Nel Seicento e nel Settecento erano la dimora estiva del

proprietario terriero e dei suoi contadini che si occupavano

delle tradizionali attività agricole e dell'allevamento del bestiame.

Oggi, molte delle antiche masserie sono state meravigliosamente

ristrutturate e sono diventate agriturismi, resort di lusso o location

esclusive, dove celebrare i matrimoni.

Ostuni possiede alcune delle più belle masserie della Puglia, molto

antiche e immerse nel silenzio della campagna, che si sono

trasformate in aziende biologiche, circondati dagli alberi di ulivi.

Il loro fascino è indiscutibile, non solo spiagge e mare stupendi,

ma anche passeggiate tra gli ulivi e degustazione di cibi genuini.

Natura, archeologia e architettura si sono mescolate per dare

origine a un paradiso in terra, in cui passeggiare lungo antichi

sentieri e venire a contatto con la bellezza della natura che molte

volte abbiamo dimenticato.

Alberobello, la città dei trulli, è famosa per possedere alcune

tra le masserie più belle e suggestive, contigue ai trulli, che

sono stati ristrutturati e convertiti in piccoli appartamenti,

dotati di tutte le comodità.

Eleganti, con un fascino particolare dato dal ricordo dei tempi

passati perché ristrutturate conservando l'aspetto originario,

con la pietra a vista e le volte a botte. Al loro interno si possono

degustare tutti i prodotti genuini della campagna pugliese

circostante, come l'olio extravergine di oliva, i legumi e gli ortaggi.

Gallipoli le masserie risentono dell'aria più turistica e mondana

del luogo e sono molto originali, luoghi in cui l'antico e il genuino

convivono con il moderno, conservando però la struttura di partenza. 

Sono nate così costruzioni affascinanti ed eleganti che offrono un

soggiorno e un relax all'insegna del benessere e dei cibi genuini, resi

esclusivi dai sapori tipici di questa magnifica terra.

Le più esclusive masserie pugliesi si trovano però a Savelletri,

una frazione diFasano e a Monopoli. Si tratta di veri e propri

hotel a 5 stelle, alcuni dei quali ripresi in pellicole cinematografiche

o come location per matrimoni di personaggi famosi.

Anche in questi casi le masserie sono state ristrutturate conservando

le caratteristiche delle antiche costruzioni, con le mura dipinte di bianco,

le arcate in tufo, arredate in modo lussuoso.

Sono luoghi che vivono tuttora della bellezza del loro passato,

conservando le antiche cappelle della dimora o il frantoio dove

si produceva l'olio; in altre rimane l'antica torre della casa colonica,

altre ancora con vere e proprie grotte che servivano per il riposo

degli animali e che oggi sono splendide camere del resort.

 
 
 

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