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Messaggi di Agosto 2018
Post n°1713 pubblicato il 30 Agosto 2018 da blogtecaolivelli
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici, spontanea e libera associazione di docenti alla quale aderiscono: i docenti fuori ruolo ex art. 113, utilizzati in altri compiti, ed i docenti curricolari che si occupano della biblioteca d'istituto. VENERDÌ 6 APRILE 2018
biblioteche scolastiche CONVERSAZIONE CON LA MINISTRA FEDELI
Salone dei Ministri del MIUR,viale Trastevere 76 a dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.CONTRIBUTO di Giovanni Solimine, Sapienza Università di Roma.COORDINA Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali del MIUR.INTERVENGONORosa Maiello, Presidente AIB.Simonetta Buttò, Direttrice dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche, MIBACT.Silvana Mangiaracina, Responsabile della Biblioteca dell'Area di Ricerca del CNR di Bologna.Paul Gabriele Weston, Docente, Università di Pavia.Sophia Cossu, Studentessa, IIS Luigi Einaudi, Roma.Annamaria Tammaro, Docente, Università di Parma.Ezio Tarantino, Direttore di biblioteca, Sapienza Università di Roma.Rita Marzoli, Responsabile della Biblioteca e centro di documentazione INVALSI, Roma.Elena Giglia, Responsabile dell'ufficio Open Access, Università di Torino.Antonietta Corea, Dirigente scolastico del Liceo Pilo Albertelli di Roma.Laura Manzoni, giovane laureata in biblioteconomia. Alessandra De Febis, Genitore.Vincenza Iossa, Bibliotecaria, Biblioteca Luigi De Gregori, MIUR.CONCLUDE Carmela Palumbo Comunicato Miur - Una mattinata di studio e di confronto, una conversazione con la Ministra Valeria Fedeli dedicata ai temi dell'accesso alla conoscenza e sul ruolo che le biblioteche svolgono e possono svolgere a sostegno dell'apprendimento. Venerdì 6 aprile dalle ore 10.30, presso il Salone dei Ministri del MIUR, in viale Trastevere 76a, si svolgerà l'incontro con la Ministra Fedeli e con esperti del settore che dialogheranno con rap- presentanti del mondo bibliotecario, delle lettrici e dei lettori, della cittadinanza, sul ruolo presente e futuro delle biblioteche scolastiche. Il dibattito sarà moderato da Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali del MIUR, e preceduto da un'introduzione del professor Giovanni Solimine dell'Università "La Sapienza". La data dell'evento è stata scelta perché il 6 aprile del 1441 venne dato inizio alla consignatio dei libri di Niccolò Niccoli alla biblioteca domenicana di San Marco in Firenze. La biblioteca del grande umanista era ricca di codici greci e latini e venne da lui lasciata in eredità ad pubblicam utilitatem. Nominò come esecutori testamentari 16 grandi umanisti, al primo posto vi era Cosimo de' Medici. Viene per questo considerata la prima biblioteca pubblica dei tempi moderni.a 08:43 Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook Etichette: biblioteche, eventi1 commento: matè7 aprile 2018 17:10 Che ruolo hanno le biblioteche, e più nello specifico quelle scolastiche, nella nostra società oggi? Quale funzione avranno in futuro? Sono e possono essere sempre di più un luogo di accesso alla conoscenza, un sostegno all'apprendimento? Rappresentano spazi pubblici di inclusione, di aggregazione, di coesione sociale? Sono solo alcuni dei temi che sono stati dibattuti questa mattina al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dalla Ministra Valeria Fedeli, da esperti del settore e rappresentanti del mondo bibliotecario, nel corso di una conversazione sul futuro delle biblioteche scolastiche nel nostro Paese. "Negli scorsi anni - ha dichiarato la Ministra - abbiamo investito 10 milioni di euro per la realizzazione di biblioteche scolastiche innovative: biblioteche più moderne, aperte al territorio, anche fuori dall'orario scolastico, fruibili dalle studentesse e dagli studenti, dalle famiglie e dalla cittadinanza. Siamo convinti sia necessario puntare sulla rivalutazione della loro funzione pubblica. Le biblioteche, anche quando sorgono all'interno di istituzioni scolastiche, possono e devono essere centri di aggregazione, punti di incontro. Possono e devono essere luoghi di uguaglianza, per la loro accessibilità a tutte e a tutti. Nei tempi che viviamo non devono essere considerate un'alternativa agli strumenti moderni di comunicazione, ma piuttosto una loro implementazione. Riconoscere il loro ruolo e la loro funzione è un dovere: per questo insieme al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo lavoreremo per l'istituzione di una giornata nazionale delle biblioteche e ne proporremo l'estensione anche a livello internazionale". Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per l a Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali del MIUR, e preceduto da un'introduzione del professor Giovanni Solimine dell'Università "La Sapienza" - si è tenuto in una data simbolica: il 6 aprile del 1441, infatti, venne dato inizio alla consignatio dei libri di Niccolò Niccoli alla biblioteca domenicana di San Marco in Firenze. La biblioteca del grande umanista era ricca di codici greci e latini e venne da lui lasciata in eredità ad publicam utilitatem. Nominò come esecutori testamentari 16 grandi umanisti, al primo posto vi era Cosimo de' Medici. Viene per questo considerata la prima biblioteca pubblica dei tempi moderni. "Come MIUR - ha continuato Fedeli - abbiamo portato avanti misure e interventi che mirano a ridare dignità al ruolo delle biblioteche scolastiche e a promuovere la lettura tra le nuove generazioni. Continueremo su questa strada: finanzieremo, in collaborazione con l'Associazione italiana biblioteche (AIB), la riedizione del libro di Luigi De Gregori 'La mia campagna per le biblioteche'. Voglio ricordare che lo scorso 2 ottobre abbiamo intitolato la biblioteca di questo Ministero a De Gregori, suo primo direttore. Abbiamo avviato l'iter per la firma di un Protocollo di intesa tra MIUR e l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU), organo del MIBACT, che prevede l'erogazione del servizio del software del Servizio bibliotecario nazionale (SBN), assieme alla relativa formazione, a tutte le scuole dove viene fatta vivere la biblioteca scolastica. Verrà istituito un Osservatorio nazionale sulle biblioteche di competenza del MIUR, composto da esperti e operatori nel settore. È di fondamentale importanza, anche per orientare strategicamente l'innovazione. Stipuleremo, inoltre, una convenzione con il MIBACT e l'Associazione italiana biblioteche per la formazione delle docenti e dei docenti che opereranno nelle biblioteche innovative che abbiamo finanziato grazie alla legge 107 del 2015 e con l'azione 24 del Piano Nazionale Scuola Digitale. Vogliamo riconoscere e rafforzare il ruolo e la funzione delle biblioteche scolastiche e delle biblioteche in generale: sono un importante supporto alla vita e alla crescita civile del Paese", ha concluso la Ministra. |
Post n°1712 pubblicato il 30 Agosto 2018 da blogtecaolivelli
dal blog CONBS.it GIOVEDÌ 24 MAGGIO 2018Fondo per la promozione della lettura : 30% alle BSE' stato pubblicato in G.U. il decreto del 23 marzo 2018 sui criteri di riparto del Fondo per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario. dell'art. 22 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito nella legge 21 giugno 2017, n. 96, pari a 1 milione di euro annui a decorrere dal 2018, sono destinate alla promozione della lettura, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio librario, alla riorganizzazione e all'incremento dell'efficienza dei sistemi bibliotecari e sono cosi' ripartite:a) 70% per il sostegno ai sistemi bibliotecari provinciali e comunali;b) 30% per il sostegno delle biblioteche scolastiche nel rispetto delle percentuali di cui all'art. 1 del presente decreto, con decreto del direttore generale biblioteche e istituti culturali, adottato entroil 30 giugno di ciascun anno. 2. I potenziali beneficiari presentano, entro il 30 aprile di ciascun anno, apposita istanza, utilizzando la modulistica predisposta, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione delpresente decreto, dalla Direzione generale biblioteche e istituti culturali. 3. Con riguardo agli interventi di cui all'art. 1, comma 1, lettera a), il direttore generale biblioteche e istituti culturali ripartisce le risorse proporzionalmente alle istanze ricevute, fermo rimanendo che ciascun sistema bibliotecario non potra' ricevere piu' del 10% dell'ammontare complessivamente destinato a tale finalita'. 4. Con riguardo agli interventi di cui all'art. 1, comma 1, lettera b), l'istanza e' accompagnata da un progetto dettagliato degli interventi da realizzare, che comprendono azioni mirate di promozione del libro e della lettura e di tutela e valorizzazione del patrimonio librario, con indicazione puntuale dei tempi e dei costi previsti. Il direttore generale biblioteche e istituti culturali valuta i progetti e ripartisce le risorse, sentito il competente direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, fermo rimanendo che ciascun beneficiario non potra' ricevere piu' del 10% dell'ammontare complessivamente destinato a tale finalita'. |
Post n°1711 pubblicato il 30 Agosto 2018 da blogtecaolivelli
una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Inoltre, esso è stato istituito per la promo- zione della lettura per gli studenti che frequentano l'istituto e per informare gli stessi, le loro famiglie nonchè il personale insegnante e non delle ultime novità del mondo delle scienze, della letteratura e delle arti : un' attività alla buona e senza alcuna pretesa di completezza. Si fa quello che si può e più che si può. Null'altro.
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Post n°1710 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli
Citazioni integrali dall'Internet Simboli esoterici, percorsi di luce, forte suggestione. I sotterranei di Osimo, in provincia di Ancona, sono pieni di fascino e mistero Arroccata su una delle belle colline delle Marche, Osimo, terra dove mistero e bellezza si uniscono in un rapporto indissolubile, è meta prediletta per turisti che amano enigmi e arcani segreti. In epoca romana, la bella città situata in provincia diAncona era conosciuta come Auximum, strategico avamposto romano in territorio piceno. Oggi le mura, le strade e gli antichi edifici suggeriscono allo sguardo attento e curioso l'antica influenza romana, tra cui spicca la collezione di statue prive del capo che spiega il nomignolo affibbiato agli Osimani di "senzatesta". Ma il vero tesoro della città si sviluppa sottoterra. Il sottosuolo di Osimo è un dedalo di fascino e mistero che trasuda esoterismo da ogni anfratto. A pochi metri di profondità, un intricato labirinto unisce i palazzi più famosi della città: le residenze signorili un tempo dimora delle nobili famiglie dei Campana, dei Riccioni eSimonetti sono collegate da un filo rosso sotterraneo denso di incanto. I primi cunicoli vennero scavati più di 2.500 anni fa dalle popolazioni autoctone per realizzare nel sottosuolo tufaceo sentieri difensivi e passaggi segreti. Negli anni a venire questo luogo carico di suggestione venne ampliato e utilizzato dai Templari e dai Cavalieri di Malta per i propri riti di iniziazione. Camminare nell'oscurità, in un caleidoscopio di strade buie alla ricerca di una via d'uscita segnalata da barlumi di luce, oltre ad essere una prova di coraggio, rappresentava un vero e proprio rito di purificazione, un simbolo del passaggio da un'anima mortale all'aspirazione all'illuminazione. Una serie di statue che rappresentano varie divinità pagane, come Bacco o l'antico dio Mitra, confermano la sacralità e l'esoterismo di cui è composto il sottosuolo di Osimo. Tra le 88 grotte che si estendono su oltre 9.000 metri di superficie sono numerosi i simboli che richiamano la presenza dei cavalieri templari. Impressi nella roccia ci sono anche disegni quadrangolari, rappresentanti una triplice cinta, che qualcuno riconosce come simboli del continente perduto di Atlantide o del Tempio di Salomone. Tra le grotte è possibile riconoscere anche il disegno di una sirena a due code, ribattezzata "Melusina", altri chiaro simbolo dei templari. Serpenti, leoni, uomini barbuti, divinità del pantheon greco, riferimenti ai tarocchi e al libro dei morti di Toth, il sottosuolo di Osimo può essere considerato uncompendio di esoterismo, un crocevia del mistero italiano, un fitto labirinto di enigmi che anima il dibattito sulla destinazione d'uso di queste grotte così cariche di fascino misterioso che tutt'oggi affascinano e ammaliano migliaia di persone amanti del mistero." (citazione integrale da Internet) |
Post n°1709 pubblicato il 29 Agosto 2018 da blogtecaolivelli
Roscigno Vecchia, il paese fantasma con un solo abitante Definita la Pompei del Novecento, Roscigno Vecchia consente un viaggio nel tempo in un borgo rimasto cristallizzato agli inizi del secolo. Silenzio assoluto, strade deserte e una tranquillità completa, quasi tangibile. Un borgo incastonato nelle pieghe del tempo che offre la rara possibilità di effettuare un viaggio attraverso epoche di inizio secolo scorso. Le strade sterrate, la bottega del calzolaio, la fucina del fabbro, le stalle, tutto parla di un tempo perduto che rimane cristallizzato nonostante lo scorrere del tempo. C'è chi l'ha definita la Pompei del Novencento e a passeggiare in questo bel borgo del Cilento si percepisce la presenza di un mondo passato che ancora riecheggia. Roscigno Vecchia si è fermata ai primi decenni del secolo scorso. Le casette piccole, basse sono diventate tutt'uno con la vegetazione circostante. Il borgo si trova nella provincia di Salerno. Ma come mai nel tempo questo paesino, un tempo vivace, è diventato un luogo fantasma? Tutto è iniziato attorno al 1907-1908 quando le continue frane e alluvioni hanno convinto gli abitanti ad andare via. Due ordinanze del Genio Civile constrinsero gli abitanti a trasferirsi più a monte presso Roscigno Nuova. Gli ultimi abitanti, i più restii ad abbaondonare casa, andarono via soltanto agli inizi degli anni Sessanta quando ormai la situazione si era fatta insostenibile. Non a caso la storia di questo borgo fantasma ha attirato persino la troupe delNational Geographic che ha contribuito a puntare i riflettori sul paesino. Borgo fantasma ma non del tutto visto che almeno un abitante c'è: si tratta di Giuseppe Spagnolo, unica anima che si aggira tutti i giorni nel fitto dedalo di viuzze, non mancando di spiegare ai visitatori le caratteristiche di uno dei pochi luoghi d'Italia dove il tempo scorre con una velocità del tutto peculiare. Oggi Roscigno Vecchia attira migliaia di visitaori a cui dà il benvenuto. Non si sente affatto solo, tanti sono i turisti che gli fanno compagnia nel corso dell'anno e nei periodi di minore affluenza gli arrivano numerose lettere che gli fanno compagnia. Il borgo, che è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto, ne custodisce un altro, il Museo della civiltà contandina dove sono illustrati i princiapli aspetti della vita rurale del paese fantasma, coltivazine degli ulivi alla preparazione di formaggio e vino."(Citazione integrale da Internet". |
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