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the dedicated site Nino's Page  http://members.tripod.com/~Roberto_Lionello/nino/

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'la Gioconda della nonna Pia' (BC, '05)

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Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 21 Maggio 2006 da bnetblog

Considerazioni sull’arte effimera

 

L’arte effimera, etimologicamente che ‘dura un giorno ’ e quindi ‘di breve durata ’, si caratterizza per il suo essere legata ad un qui ed ora transeunte.

Tale modalità del fare estetico si esprime nell’essere dell’artista o dell’esecutore presente ed attivo  in uno  specifico spazio-tempo e questa ‘dimensione della  presenza’, che la caratterizza l’arte effimera è condivisibile e condivisa con gli altri, con l’Altro da sé .

In questo senso l’ arte effimera è espressione di un incontro, ne è la prova tangibile, regalando ‘corpo’ sensibile  all’evento.

Si specifica quindi  un legame significativo fra arte effimera, performativa ( o nell’ulteriore  specifico visual art performance) e la ‘dimensione della presenza’, dell’ incontro, della partecipazione.

 

Questo fa si che si possano associare per principio l’arte effimera con quella che generalmente si può chiamare  arte di rete,  come arte che produce ed è prodotta dall’incontro, è fatta per creare contatti, comunicare sincronicamente, è frase di un discorso che inizia e si conclude nell’Altro.

L’arte di rete, definizione che allarga il campo della ‘funzione fatica ’, legata agli ‘scambiatore’ del messaggio estetico, si esprime e si è espressa negli ultimi decenni in una serie di modalità molto ampie e intrecciate.

Si va  dall’utilizzo creativo dei meccanismi della posta ‘tradizionale’ (Mail-Art), alle poetiche dell’incontro (Festival/Tourism /Congress/ Metacomunicazione), all’utilizzo multiplo di internet (Email-, Web-,Blog-Art).

Tutte queste forme, sintetizzabili nel costrutto Net-Art, arte di rete, si caratterizzano proprio per il loro essere sempre piattaforma di incontro anche effettivo e  per il prediligere la scelta utopica dello  scambio paritario.

Si potrebbe affermare che (pur mantenendo le funzioni estetica, metalinguistica) l’arte di rete, basandosi sul qui e ora della comunicazione, sulla ‘dimensione dell’incontro’ e della partecipazione, sia sempre performativa (a diversi livelli) e quindi effimera.

 

Il ragionamento può introdurci alle differenti modalità dell’effimero in relazione ai suoi diversi esiti materiali o immateriali.

Per intenderci, ci si muove in un intervallo che potrebbe andare dall’installazione site specific alle metacomunicazioni oniriche o spiritiche in assenza fisica dei destinatari.

Fra questi due opposti possono trovare posto azioni in ‘situazione’ o simboliche singole o partecipate, readings individuali o di gruppo, lavori fusion fra tecnologia multimediale e ritualità pseudo-arcaiche, pratiche sciamaniche e trasmissioni  parapsichiche in presenza.

Tutta questa varietà di forme, a cui sicuramente si potrebbe aggiungere molto altro, si caratterizza comunque come espressione estetica della ‘dimensione dell’incontro’ che le sostiene e le finalizza, all’interno di un setting di relazione significativa in cui spazio e tempo sono condivisi.

 

 

Bruno Capatti  (17.05.’06)

 

 

 
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