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The Capatti's family MYTH: 'NINO' Alverino Capatti, an Italian pilot in a WWII;  photo from

the dedicated site Nino's Page  http://members.tripod.com/~Roberto_Lionello/nino/

other info on R.A.F. ( Romagna Air Finders) site http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=61117&idd=349

 

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'la Gioconda della nonna Pia' (BC, '05)

per/da  http://www.mailartmeeting.com/monnalisa_project.htm

 

 

« Risposte a ‘Considerazio...Messaggio #44 »

Note sull’arte di rete.

Post n°43 pubblicato il 26 Giugno 2006 da bnetblog

Puntualizzazioni a ‘Considerazioni sull’arte effimera’ (1)

Per ‘arte di rete’ non si intende l’arte che si fa tramite la rete informatica, internet, il web ma l’insieme delle modalità di comunicazione estetica paritraria, autoprodotta, extrasistema, …

Al suo interno la parte del leone è ancora della Mail Art, specie per quanto riguarda l’aspetto materiale (di produzione di oggetti concreti, manipolabili e/o conservabili).

Ma sicuramente e sempre di più l’utilizzo di internet nelle fasi più organizzative (diffusiva – email, siti e documentativa - siti, blog ) ma non solo è entrato a far parte dell’arte di rete.

Allo stesso tempo sono di vitale importanza anche gli incontri, e quindi i meeting, i festival, i Congressi (o postcongress, dopo il ’92) (2) e tutte le altre forme che producono contatto diretto.

 

Quindi per RETE, non si individua  il sistema ‘fattivo’ che mette in comunicazione che, in questo senso non si può affermare essere arte ma uno strumento.

Allo stesso tempo neanche la rete postale di per se è arte ma un mezzo di scambio messaggi-informazione ed affini.

E' l'uso che si fa delle reti a poter produrre fenomeni poi definibili come arte.

 

Se si parte dall’ipotesi di questa triplice aspetto dell’Arte di Rete (Mail/Meeting/Web) se deduce che l’aspetto ‘materiale’ del manifestarsi dell’arte di rete  è estremamente variabile.

Inoltre negli ultimi anni si è arricchito, più che impoverirsi come pensa chi parla di spirito originario della Mail Art tradito da ciò che sta avvenendo.

La peculiarità dell’ Arte postale è e rimane quella dello scambio di lavori con una certa consistenza materiale, nella maggioranza dei casi cartacea.

Questo da una parte la rende molto appetibile ed in alcuni casi sfruttabile da chi voglia utilizzarla in termine collezionistico o espositivo.

Dall’altra, la sua conoscenza e diffusione la rende interessante in termini didattici e terapeutici, sul piano motivazionale e di confronto con differenti ed altre modalità del fare  estetico.

Poi, relativamente alla ‘dimensione dell’incontro’ diretto entra in ballo l’espressione dell’arte effimera per antonomasia e cioè la performance art.

L’atto performativo, nell’incontro fra networker, prende il posto della comunicazione estetica indiretta, epistolare, nelle sue diverse forme.(3)

Vi è poi l’aspetto della ‘virtualità’ (per quanto ambiguo sia questo termine) che aggiunge un nuovo piano di confronto.

Fino a tutti gli anni ottanta, l’antagonismo fra espressione ‘materiale e immateriale ’(4) nella comunicazione era conflitto fra sistema mediatico a struttura gerarchica, in cui l’utente passivo non può ‘manipolare’ nessun messaggio e sistema ‘controculturale’ in cui si privilegiava proprio l’aspetto materiale, espresso nella Mail Art, in cui il messaggio è proprio manipolabile,  lo scambio paritario e democratico.

Il destinatario non subisce un messaggio ma lo utilizza, lo cambia a partire dal proprio punto di vista, sempre su un piano estetico e metacomunicativo.

Con questo termine  si intende la capacità della Mail Art di farsi metafora della comunicazione in generale e di sperimentarne schemi e ipotesi nuove.

Negli anni novanta a questa antitesi si è aggiunto l’elemento della presenza della rete informatica che può contenere la rigidità gerarchica degli altri media informativi ma anche il suo opposto.

La potenzialità di creare presenza forte ‘controculturale’ e antisistemica.

Inizialmente le  difficoltà nell’utilizzo dei mezzi informatici e i costi alti ne hanno limitato l’uso nei termini specificati per la Mail Art (scambio, sperimentazione estetica, metacomunicazione) ma negli ultimi anni, da quando si può essere semplici user (un esempio è il blog), senza avere particolari competenze, il web ha iniziato a  interagire in maniera forte con la Mail Art.

Sicuramente l’aspetto della epistolarietà individuale e quotidiana, quello dello scambio di informazioni, l’aspetto diffusivo dei progetti, oltre che scambio di lavori in riproduzione digitale o come elaborazioni specifiche si è trasferito nella mail elettronica (5).

Molti siti e blog hanno preso il posto dei cataloghi o della variegata documentazione che prima circolava per posta.

Questo a conferma di una fase di trasformazione e di una ripresa dell’arte di rete dopo diversi anni di crisi dovuta probabilmente al venir meno di nodi significanti della rete postale (bolettini, molti operatori che lasciavano, riduzione del ricambio generazionale per spostamento di interessi…) (6), a quella struttura che permette il riprodursi del tamtam  della comunicazione diretta.

(Bruno Capatti, 05.’06)

 

(1) Il testo ‘Considerazioni sull’arte effimera’, - vedi Appendice - scritto nel Maggio 2006, su stimolo di B.Sullo, è stato inviato ad una lista di operatori italiani via e-mail a partire dal 17.05.’06. Le presenti note hanno la pretesa di chiarire alcuni punti toccati nelle risposte, alcune delle quali sono leggibili su http://blog.libero.it/bnetblog/

(2) Una parziale documentazione sul concetto di postcongress nel catalogo della mostra “Bruno Capatti, Progetto ‘letter-box’ e ‘Videonetwork’ (1993-96)” a cura di A. Boschi, Sala Ex-Fienile, Castel San Pietro Terme (Bologna), Agosto/Settembre ’97.

(3) ibid.

(4) Si fa riferimento alle conclusioni riferite al mio progetto di arte postale del ’86/87 “MATTER – material ad immaterial in mail art”, pubblicate su Artzine / Laboratory-Rewiew of aestetical project,

n.1, ’88

(5) Si fa riferimento per quanto riguarda la struttura del Network pre-informatico al libretto “Mail ad Copy Art”, helix prod. ’87.

(6) Per quanto riguarda la teoria dei nodi ed a “Personal Nets, a mail art operation – document 1, ‘98

 
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