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« Messaggio #11Messaggio #13 »

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 01 Maggio 2008 da madflirt

girl's nights out (continua)

“Ci siamo lasciati. Adesso sono libera.” Mi dice Amy in tono quasi scherzoso ma velato da una certa tristezza.

“No...dai!!! ma come mai???”

“non ci capivamo più. Forse due anni sono tanti, troppi. Forse non ci sopportavamo più. Di fatto ha lasciato casa ieri ed è andato a stare con amici. Anzi, adesso mi toccherà cercare un appartamento piu piccolo, o una casa da condividere...”

“beh a volte fa bene il distacco per capire. Magari tornate insieme”  Sono possibilità. Cose che si dicono quando non si sa cosa dire. I cambiamenti fanno male, anche quando sono per il tuo bene. Un rapporto che si spezza e sempre il finale di qualcosa che ci toglie qualcosa dentro. Una parte di noi muore. O forse un altra rinasce? Chissa quale avra il sopravvento?

“no non credo proprio. E’ finita davvero. Adesso ho solo voglia di divertirmi. Anzi, ti va di andare a ballare venerdi?”

Non mi sembra una richiesta. Mi sembra quasi una supplica.  Il tono di finta allegria me lo conferma. E’ la forza di reazione anche quando non si ha nessuna voglia di farlo. Lo so, la conosco questa sensazione. Fingiamo con il mondo e mentiamo un poco a noi stessi. Ma vogliamo crederci

“Aggiudicato! E da una vita che non vado. Ci divertiremo un casino, vedrai”  Ci scambiamo un sorriso complice. Io so che tu sai che io so.

 

 

 

Appena si ferma e il ballerino la lascia, la raggiungo e la rapisco.

“vieni Amy, vieni con me ti devo fare vedere una cosa” e la trascino ancora tutta sudata al bar.

“ok ok” dice lei ansimante e allegra.

Ordiniamo due margherita mentre le indico il tipo che sto puntando da almeno mezz’ora

E’ stata un apparizione. Non poteva essere da meno. SE non altro per il modo stravagante in cui è vestito. Porta un kimono stile cinese nera con un drago rosso sul dorso. Pantaloni dello stesso colore e tessuto. Ma non e orientale neanche un po’. Appena riesco a stabilire un contatto diretto scopro che e messicano. Amy ride, “ma dai, non mi dire che ti piace quello! Ma avrà vent anni!!!!!”

“dici???” mi preoccupo un attimo sull’età, non ci avevo fatto caso, troppo presa dai suoi capelli e occhi corvini e dal suo look stravagante. “vabbe amy, sopra i diciotto non rischio la pedofilia no???. Ridiamo. Il secondo margherita me lo offre lui e mi invita pure a ballare. “amy mi a l occhiolino mentre sono in pista.  Non solo non mi ci trovo a ballare, ma dato che non spiaccica piu di due parole in inglese, l unica conversazione che riusciamo ad avere è quella fatta di sorrisi e di cenni col capo. O meglio: io parlo parlo parlo e lui annuisce e sorride. E urla “baila chica”. Uno sballo. Mi sento un po deficiente, del resto mi fa volteggiare come una trottola e puo darsi che sia pure un poco brilla. Di colpo senza dire nulla lo mollo in pista e torno dalla mia amica

“ma che fai????2 mi urla lei stupita per come me ne sono andata

“come che faccio? evito l ‘ennesima piroetta? Ma per chi mi ha presa quello li???? Ma lo hai visto??? Sa solo farmi girare!!!!! E non parla neanche in inglese. Ho capito solo, dato che un poco ancora con lo spagnolo me la cavo, che è un turista in giro per l’europa, fa il fotografo di professione, domani lascia londra e va a parigi, e ...amen. che altro dire?baila chica baila!!!!!

“te sei matta! Vieni che ti faccio conoscere degli amici ballerini bravi. Cosi ti fanno fare la trottola un po anche loro”

“ok, ma almeno non sempre dalla stessa parte, senno mi viene il capogiro e cado in pista”

 

Questa è la vita, ragazzi, c’è poco da fare. Quando vuoi reagire, quando vuoi una serata come dio comanda, beh vai tranquilla...sarà una serata come tante. Si balla, si ride si scherza, ma alla fine ehi? Che c’è di nuovo? Amy non sta più con il suo ragazzo, io ero in ritardo. Amy balla tutta sera, io mi stanco anche di ballare. Non sono più capace di divertirmi come una volta in questi locali. Forse l ho fatto per troppo tempo, dai vent anni ai trenti, o forse l ho fatto troppo non so. E come tutte le cose di cui abusi dopo diventi asuefatta. Non e questione di musica latina, hip hop o disco. E’ questione dei modi. I locali, la gente, la confusione. Mi piace ballare ma non e un must. E’ quello che ci si aspetta da queste serate out che non e mai all ‘altezza. Forse m’aspetto il colpo di fulmine che dico di evitare. Forse mi aspetto il tum tum del cuore, o forse più semplicemente un contatto emotivo diverso. Incontri uno che ti piace e dopo due secondo non ti piace piu. Incontri uno che non ti piace e tu piaci a lui. Incontri tanti uomini uguali che ti dicono le stesse cose ed alla fine te li confondi tutti..Incontri incontri incontri. Chiacchiere su chiacchiere per poi portare a casa il nulla...come sempre. Che sapore avrà anche questa serata? Vorrei che la vita mi sorprendesse mentre sono io che dovrei sorpendermi da sola. Forse è questo il guaio. Da quando ho altre priorità queste cose sono incapaci di stupirmi. Succede

 

La fila al guardaroba per prendere la borsa è sempre più lunga del previsto. E’ il punto dove si scambiano due chiacchiere con quelli davanti e quelli dietro e sentire le ultime note della serata. A me la musica latina non piace. Mi piace ballarla, questo si, ma da ascoltare è troppo noiosa. Eppure fingo di canticchiare

“l’hai più visto il tuo amico messicano?” mi chiede Amy

“si qua e là, mentre giravo in cerca di ballerini decenti. Ed ogni volta mi urlava “baila chica!!!!”

Ridiamo. Penso che siamo un po sbronze. Toh, si parla del lupo e spuntano le corna. Il messicano sta uscendo dalla toilette e ci passa di fianco. Si ferma

“vai a casa? 2 mi chiede in spagnole

“si “ rispondo in italiano. Abbiamo piu probabilità di capirci. Ma si è si in tutto il mondo.

Ci guardiamo “e’ stato un piacere conoscerti, muchacha bonita” Il tempo si ferma mentre mi guarda negli occhi con quei suoi occhi nero corvino che ti tagliano il cuore dal gran che entrano nel profondo.

Non so cosa accade. So che l ‘attimo dopo mi trovo con la sua bocca contro la mia, la sua lingua che gira intorno alla mia ed io che penso “TOMBOLA!!!!” Troppo breve. Un bacio da ci siamo incontrati giusto giusto al guardaroba. Bello però. Faccio appena in tempo a dire “il piacere è tutto mio” che è già andato via.

“pedofila pedofila pedofila” mi dice sghignazzando Amy. “ a ben guardare potrebbe anche essere minorenne”

“ma va!!!!! Sembra giovane dai....” ridiamo

Un ultimo saluto al buttafuori e ci lanciamo sulla strada correndo. Riusciamo a farci vendere due lattine di cider dall off licence incorruttibile che non ha potuto fare a meno di distrarsi ai nostri sorrisi (a dire il vero è una questione di soldi). Ridiamo esibendoci nelle ultime danze sulla strada, ondeggiando su musiche che sono solo nella nostra testa ormai. I clacsons  il traffico e la gente sono gli unici rumori, ma noi siamo ormai oltre. Ci sediamo ad aspettare l autobus e a guardare la fontana di Trafalgar Square. La notte ci sembra un’ottima complice ora.

“pero mi piaceva il messicano. Dovevo lasciargli il mio numero di telefono” dico in un attimo di tristezza

“ma se va via domani”

“embe...magari ripassa da londra...chissà”

“beh allora dovevi andare a casa con lui stasera”

“già....non me lo ha chiesto”

“ma dai...secondo te lo doveva chiedere? Si fa e basta”

“e già, poi al massimo ero io a doverlo chiedere a lui...sono piu vecchia...potrei essere sua madre!!!ihhh che tristezza! Torno indietro, lo vado a cercare!”

ma appena mi alzo in piedi mi gira la testa e sto per cadere. Amy mi sorregge per fortuna. Ridiamo guardandoci negli occhi. Il mio viso vicino al suo. La mia bocca vicino alla sua.

“sei bella” mi dice seria

“anche tu sei bella” rispondo.

E’ un attimo. La notte nel cuore di londra. Trafalgar square. Cosa cerchiamo se non l emozione dell attimo?

La bocca di Amy sa di margherita e zucchero. O forse è la mia? Dolce. Le accarezzo il viso e le scende una lacrima.

“che hai”” le domando

“non so” Comincia a piangere a dirotto. “forse ho bevuto troppo”

“o forse sei triste Amy” l abbraccio forte. Sembra una bimba smarrita. Le accarezzo la testa e i capelli che profumano di buono. Che belli sono i capelli delle donne. I suoi sono biondi e lisci. Ci passo in mezzo le dita, che scorrono giu dalla radice alla punta senza fermarsi neanche per un secondo.  Scorrono sulla seta

“Forse mi manca lui” mi dice fra i singhiozzi

“ci sta. Vi siete mollati da poco. Forse è giusto così”

“vorrei essere felice. Pensavo che avrei potuto esserlo stasera”

“anche io vorrei. Ed anche io pensavo. E dire che non ho nessun ragazzo lasciato alle spalle da poco”

“quindi? “

“quindi forse cerchiamo qualcosa che non c’è.”

Amy mi stringe forte. “questo mi fa paura”. Anche a me fa paura a volte. Ma non stasera.  Qui abbracciata a lei so che non sono sola. So che c’è un mondo, milioni di anime come me che vagano alla ricerca di qualcosa e a cui basta un attimo come questo per sentirsi di nuovo vivi. Non la musica, non le danze, non le chiacchiere vuote, il bacio del messicano. Solo il bacio di un’altra anima come la mia.

“senti” mi dice Amy guardandomi negli occhi preoccupata. “io....io non avevo mai baciato una donna prima e non vorrei che tu pensassi che io....cioè...come dire...”

Scuoto la testa e sorrido. “neanche io Amy, e non penso proprio nulla anzi....”

L’ accarezzo con dolcezza poi mi fermo. Ci baciamo di nuovo alla disperata ricerca di noi. Cosa troviamo invece? Un bacio fine a se stesso. Quasi una cosa che non esiste più. Una donna sensuale. Il gusto di qualcosa di nuovo.  MI chiedo salendo sul bus che mi porta a casa che cosa avrebbe potuto essere. Mi domando se accettando di andare a casa di Amy stanotte avrei invece potuto scoprire in quel corpo prorompente nelle forme,  l’energia che aveva sempre sentito avvicinandomi a lei. Se davvero è una questione di sensi o di anime. O di entrambe le cose fuse insieme.  Una donna...magari è una donna la risposta alla mie domande. O magari è solo un altro essere umano. Chissà . Salutandola invece ho chiuso la porta a tutte le risposte. Domani saremo ancora due compagne di classe e basta. Forse torneremo ancora a ballare insieme un giorno o forse non ci rivedremo mai più.  Rido da sola mentre un ragazzo con un take away fumante che sa di cinese mi guarda perplesso. La cucina orientale la si riconosce subito.

“sai qual’ è il mio difetto amico? “ gli dico mentre lui stupito mi sta pure ad ascoltare

“è che sono sempre in ritardo o sempre in anticipo. Insomma mai puntuale. E anche questo è un modo come un altro di scappare”.

 
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Commenti al Post:
ILPELLA
ILPELLA il 13/04/12 alle 14:34 via WEB
Le sensazioni sono positive, ho immaginato tutte le scene come quando leggo i libri, quindi brave... Ora non ho ben capito se quanto letto fa parte di qualcosa di più ampio, spero di si perchè lo scenario di svolgimento compreso il filo conduttore di quanto letto è sempre il medesimo, forse un pò "scontato". Il talento c'è..
(Rispondi)
 
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