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Post n°445 pubblicato il 27 Settembre 2013 da sasso32

 

E adesso, se volete, fustigatemi!

Cercherò di farmi capire con un esempio. Il concetto che la maggior parte di noi ha di Equitalia non è dato dalla maleducazione, o meno, dell'impiegato che ci accoglie allo sportello, è dato invece da ciò che Equitalia rappresenta per tutti noi, un Sistema farraginoso e micidiale, appositamente studiato per non lasciare scampo al cittadino vessandolo oltre ogni ragionevole pretesa.  Ecco, allo stesso modo il concetto che io ho della Chiesa e della sua organizzazione, in terra e in cielo, non dipende dall'impiegato di turno (in questo caso il Papa) che viene e a propormi quella determinata cosa ma dipende da ciò che quella cosa (in questo caso la Chiesa) rappresenta. La Folla si emoziona, piange, impazzisce per questo buon uomo che dice cose comprensibili a tutti e che va in giro come un Francescano  facendosi   cogliere spesso e volentieri dalle telecamere in atteggiamenti affettuosi con bambini, anziani e malati. Ma se ci pensiamo bene, cosa dovrebbe avere di tanto eccezionale questo comportamento? Se un Papa non fa questo che cosa dovrebbe fare? In realtà questo dovrebbe essere l'assoluta normalità! Dovrebbe essere la quotidianità, quella dovrebbe essere una delle qualità più limpide e trasparenti della sua testimonianza evangelica e invece ..invece la sporcizia e la distanza, che ultimamente abbiamo avvertito anche nei confronti della Chiesa, oltre che dei politici, ci fanno apparire questo come un comportamento commovente e inusuale. Siamo anestetizzati ed ingessati da una storia millenaria di Papi dei, divini, formali, Capi di Stato e quando finalmente ci si comporta come sarebbe sempre dovuto essere questo viene visto come una sorpresa che stravolge le menti. I Papi che hanno goduto di maggiore popolarità non sono quelli più preparati e colti ma sono quelli più umili e che hanno avvicinato un'immagine solitamente inavvicinabile, rendendola più simile a noi e quindi facendoci pensare che in realtà siamo tutti uguali. Ma cerchiamo di accendere i cervelli e ragioniamo un attimo : questo signore, che parla tanto di mistificazione del denaro e di negazione del ruolo dell'essere umano, rappresenta in realtà una delle più grosse ed importanti organizzazioni economiche del mondo, se non la più importante. I suoi sconfinati capitali e la miriade di interessi economici e politici che la contraddistinguono, comprese le partecipazioni in holding delle armi o la accomunanza con paesi di dubbia fama democratica, ne fanno certamente un baluardo, seppur sapientemente mascherato di divinità, dell'imperialismo mondiale. Inoltre questo simpatico vecchietto rappresenta quell'organizzazione che nel corso dei secoli ha perpetrato crimini inenarrabili ed odiosi, annientando milioni di vite in guerre assurde e decidendo lo stile di vita di interi continenti. Esso rappresnta quella stessa Istituzione che continua a impedire che autentici mostri che hanno distrutto la vita di giovani e giovanissimi in tutto il mondo possano essere puniti per i loro abusi sessuali. Forse i 400 mila fedeli sardi, che domenica acclamavano il Papa come una star, ignorano che la Chiesa vieta tassativamente l'uso del preservativo, considerando il suo utilizzo quasi come un peccato capitale. Essi forse ignorano che la chiesa esclude i divorziati dai sacramenti, che la Chiesa considera la Donna esclusivamente come uno strumento atto alla procreazione e alla maternità, attribuendole solo il ruolo di  un contenitore la cui volontà non ha alcun valore (vedi la Madonna) e quindi entrando anche nel merito di scelte delicatissime e personali, come nel caso dell'aborto, comunque normate da una Legge dello Stato Italiano.  Essi ignorano che la Chiesa condanna il sesso non finalizzato alla procreazione e che ferma e dura è sempre la condanna nei confronti degli omosessuali, si certo il Papa ha detto che se un omosessuale è vicino a Dio lui non è nessuno per giudicarlo....e se invece non è vicino a Dio? Al rogo. Ma se noi escludiamo dalla folla di domenica separati, divorziati, utilizzatori di preservativi, omosessuali, cattolici occasionali e non praticanti, mariti e mogli infedeli, preti e suore non ligi ai sacramenti astinenziali e peccatori di ogni tipo...mi dite cosa rimane?? E allora perchè andare ad acclamare una persona che rappresenta un'idea e un pensiero che non condividiamo??  Perchè impazzire di gioia per qualcosa che non ci appartiene. Certo, fa piacere un Papa che dice pane al pane e vino al vino soprattutto perchè si distingue da quell'antipatico tedesco che lo ha preceduto che non si faceva capire bene e che parlava sempre di teologia e di dogmi, ma neanche questo Papa farà alcuna riforma e alcuna rivoluzione. Niente di nuovo all'orizzonte, solo un diverso modo di comportarsi dell'impiegato che prima era antipatico e saccente, adesso invece è simpatico e bunaccione e sembra che ci faccia meno male, perché quello che fa, lo fa sorridendo. La Chiesa in realtà non può riformarsi perchè mancherebbe nei suoi dogmi e nelle sue certezze e affonderebbe nelle continue richieste di aggiornamento. La Chiesa rimarrà sempre, o per lo meno fino al risveglio collettivo, un formidabile anestetico sociale che ha solo il problema di trovare il giusto marketing per avere il suo effimero successo ma la realtà è che se i preti non fanno i preti neanche i cattolici fanno i cattolici e quindi un mare di finzione e di ipocresia ci seppellisce tutti. L'importante è però che chiese e preti continuino a lenire l'infelicità e l'insicurezza della Gente  specialmente se un Papa è quasi uno di noi. A questo punto mi spiego le folle oceaniche per Mussolini, per Hitler, per Franco, per Stalin. Cioè, non è importante quello che dici, ma è importante come lo dici. È la storia che rincorre sè stessa, ciò che vince è il carisma e la personalità dell'uomo e non i valori che rappresenta ( vedi B.).  Allora diventa solo una questione di come riuscire a toccare le corde della gente, con parole dette in un certo modo ma niente di tutto ciò ha a che fare con la Chiesa e con tutto ciò che essa rappresenta. Tutto dipende da quanto sei bravo e da quanto riesci a valorizzare il tuo prodotto, per quanto scarso possa essere. Diciamoci la verità, su da bravi...la maggior parte di noi non crede nè a diavoli nè ad angeli nè a paradisi o ad altre amenità simili eppure stiamo lì, a bocca aperta, a guardare  e ad ascoltare un uomo che sembra il nonno perfetto essendo assolutamente consapevoli che di quello che sta dicendo non ci importa nulla, perchè non ci crediamo. Piangiamo, ci emozioniamo, rimaniamo sonvolti da quest'uomo e lo mettiamo tutti nella nostra bacheca di Facebook ma poi, nella realtà facciamo un decimo di ciò che egli rappresenta. Siamo ipocriti , o no? Allora, in definitiva, siamo spacciati ? Siamo solo un esercito di peracottari che si strappano i capelli davanti al Papa ma poi mettono fuoco a barboni e rom? Non abbiamo speranza? No, non credo che sia cosi. Credo che però sia necessario usare la testa. A me non frega nulla di ciò che dice la chiesa nella sua liturgia e nelle suoi recinti clericali. Mi piace però pensare alla misericordia, ai buoni sentimenti, alla speranza, alla luce. Vorrei essere una persona buona, una persona che un giorno possa morire pensando di aver fatto cose buone per il prossimo con qualcuo che mi tiene la mano. Vorrei essere sereno con la ma coscienza e vorrei che nel mio cuore non trovasse posto l'odio, l'invidia, il rancore e la maligità. So di essere lontano da questi obiettivi ed è per quello che mi piace quella parte della religione cattolica che si occupa di queste cose e la seguo volentieri. E allora mi entusiasmo davanti a persone come Padre Morittu, Don Giussani, Don Chino, Padre Pugliesi, Madre Teresa o tanti altri personaggi che popolano le nostre periferie metropolitane o che sono presenti nei più sperduti angoli della Terra  e che  hanno davvero portato il peso e la sofferenza della Croce. Quel peso e quella sofferenza che vorrei portare anche io insieme a loro. Provare la sofferenza della Croce per poter condividere Amore e Misericordia. E la ricerca di queste cose, la loro continua ricerca e l'inesauribile tentativo di voler diventare una persona migliore, con alterni risultati, è  una delle poche cose che mi fa star bene e che , secondo me, può dare un senso alla vita. 

 

 
 
 
 
 

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