Creato da bossoleany il 03/08/2006
le avventure private del più grande pornodivo irlandese

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SESSO SENZA IMPEGNO

Post n°10 pubblicato il 28 Agosto 2006 da bossoleany

Saretta76 me la ricordavo diversa. Più spigliata. Meno problematica. Con il senso dell'ironia. Vogliosa. Capace. Paziente. Senza tanti grilli per la testa. L'ho persa di vista forse per troppo tempo. E' arrivata a casa. Neanche il tempo di chiudere la porta che mi si è buttata addosso, abbracciandomi e baciandomi senza ritegno. I vicini di stanza avranno sentito qualcosa ma poco importa. Sanno chi sono e, anzi, questo contribuisce ad aumentare la mia fama. Per un'oretta e mezza faccio sesso con Saretta76. Dopo lei mi fa capire che può bastare.
"Mi fa male"
Lì per lì nemmeno sento. Continuo. Stavo riflettendo su come avrei potuto investire i soldi del film che ho accettato di recitare. Lei me lo ripete.
"Mi fa male"
Una lacrima solca la sua guancia. Chiedo scusa. Mi getto dal mio lato del letto. Cerco le sigarette sul comodino. Fumo. Lei mi si raggomitola addosso. Fa caldo ma non le dico niente. Lei mi chiede se voglio un rapporto orale per completare l'opera. Dico di no.
"Mi puoi chiedere qualsiasi cosa, sei stato fantastico anche stavolta, come sempre"
E' difficile spiegarle che non voglio niente, che tra una mezzoretta devo incontrare anche Jessika80. Provo a dirle che mi fa male un po' la testa. E' una scusa stronza, lo so. Ma funziona spesso. E' una di quelle scuse che non ti stai a chiedere se è vera o no. Ne prendi atto. Lo fanno anche gli assicuratori e i dottori, figuriamoci se non lo può fare Saretta76. Lei sta in silenzio per qualche minuto. Respira profondamente. Penso si possa essere addormentata. La scanso ma lei mi prende subito a fissare.
"Perchè non possiamo dare più continuità a questa storia?"
"Cosa?"
"Non mi piace questo nostro rapporto. Così fugace, così solitario. Così.. come dire... sporadico. Vorrei una cosa più continuativa nel tempo"
"Io abito a Roma, te lo ricordi?"
"Non puoi trasferirti?"
"No"
"E perchè sei venuto a Milano"
"Guarda che non sono venuto" lei mi guarda, rimane allibita. Era troppo sottile, non l'ha capita.
"Ma se sei qui!" me l'aspettavo l'osservazione. La faccia si piega in una posa schifata. Mi alzo, stanco e spossato. Vado in bagno. Una doccia fredda non la cambierei con niente. Guardo l'orologio. Le 7.45. L'appuntamento con Jessika80 è solo fra un quarto d'ora. Lei mi segue. Adesso è sulla porta del bagno. I capezzoli guardano in terra. Noto soltanto ora un po' di smagliature. Distolgo lo sguardo. Non vorrei diventare offensivo. Lei forse capisce. Sta di fatto che si nasconde, per metà, dietro lo stipite della porta. Apro l'acqua del rubinetto. E' fredda. Aspetto che diventi gelata. Quando inizia a farsi la condensa sul rubinetto inizio a lavarmi. Lei sta ancora lì, in silenzio.
"Cosa vuoi?" le chiedo.
"Non mi hai ancora risposto"
"Goditi questo momento. Non starti a tormentare con il futuro" troppo filosofico.
"ma cosa hai fatto? Parli sempre così difficile, dici delle cose senza senso"
"Sono matto"
Lei sta zitta.
"Sono un divo del porno... magari ho la sifilde... magari m'ha intaccato il cervello... o... magari..."
"O magari?" fa lei, è speranzosa. Mi guarda. Si rifà vedere completamente nuda.
"O magari non mi va di scopare tanto spesso con te" faccio, crudo.
Lei quasi piange. Guardo l'orologio. Sono le 7.55.
Mi sbrigo. Vado di là, metto una cosa al volo. Esco. Sulla porta mi fermo. Lei è ancora sul letto. A faccia in giù. Non la sento singhiozzare. Secondo me nemmeno piange. si sta giocando l'ultima carta. Lo sapeva anche prima che glielo dicessi che non mi va di vederla troppo spesso.
"Porto io le chiavi giù. Tu fai con comodo" è sottointeso che non la voglio rivedere.
"Dai, ti aspetto. A stasera" allora mi sa che è meglio specificare.
"Stasera voglio dormire"

 
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