Creato da augusto.galli il 21/06/2012
riflessioni
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Quando la smetteranno?
Post n°72 pubblicato il 11 Dicembre 2012 da augusto.galli
Siamo in una situazione a dir poco paradossale. Da un lato abbiamo dichiarato all'universo mondo che avremmo spremuto dalle nostre tasche fin l'ultimo centesimo pur di ricomprare un bene assolutamente volatile e fortemente ambiguo detto: "la fiducia dei mercati". ( Quali mercati, in mano a chi, portatori di quali interessi? ). Dall'altro stiamo buttando le chiavi delle nostre imprese, stiamo condannando i nostri giovani a vagare nel limbo del non lavoro in modo che i "mercati" possano misurare quanto siamo vulnerabili, quindi globalizzati e contenti. Poi ci sarebbe qualche milione di persone che non sa materialmente come sfamarsi, ma, come insegnava Trilussa, se la metà della popolazione mangia un pollo intero e l'altra metà nulla vuol dire che tutti mangiano mezzo pollo a testa. E sembrerebbe quasi vero, visto che ancora nulla è successo tranne qualche flebile fischio in piazza. Lo abbiamo già detto e, forse, compreso: la rappresentazione dell'impegno quotidiano per produrre beni e servizi, il denaro, è stato staccato nettamente dal rapporto con la realtà e sequestrato in troppe poche mani ( i famosi "mercati" ). Lì viene "giocato" molto al di sopra delle necessità di chi lo realizza e lo suda ogni giorno, in un astratto "divertimento" ( molto proficuo ) cui è piaciuto dare il nome di: "spread". Noi poveri mortali seguitiamo a sgobbare e strizzare gli ultimi centesimi intanto che l'oggetto misterioso ci svolazza amabilmente sulla testa. E pensiamo: ma questi "mercati" quando la smetterano? |
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il 13/04/2021 alle 15:47
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il 05/06/2014 alle 23:08
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il 23/05/2014 alle 22:50
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il 25/01/2014 alle 20:31
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il 01/01/2014 alle 10:00