pensiero libero

per un pugno di cent..

L'INPS dopo ben un lustro di conteggi e ricalcoli chiede a un pensionato di Riccione, mediante raccomandata, la restituzione di un centesimo erroneamente erogato in più. Ma accade che il fortunato ha nel frattempo speso la somma per vizi inconfessabili. E la famiglia, saltati gli altarini, è venuta a conoscenza di tutto. Il misero, respinto da amici e familiari, rischia anche di essere messo all'indice dal quartiere dove abita. ( Sembra certo che il prezzo delle case nella zona abbia già subito una brusca flessione: non c'è più nessuno che voglia abitargli vicino. Si teme il contagio.) Intanto il pensionato ha solo dieci giorni di tempo per onorare il debito mediante versamento su bollettino postale alla voce "ravvedimento virtuoso". Ora, se la raccomandata è costata cinque euro e la tassa sul bollettino costerà settanta centesimi (il pensionato ha 85 anni), quanti anni di galera bisognerebbe dare a chi ha firmato la raccomandata? La soluzione è sul tavolo del signor Governo che sta, appunto, studiando come sforbiciare le pensioni d'oro. Fatte le debite proporzioni, si rischia di trovarsi con un 12, 13 euro di incasso. A tal punto occorrerà istituire una Commissione di Saggi per studiare dove riversare la cospicua somma. Quindi sarà necessario lanciare un bando di gara per stabilire chi dovrà realizzare le opere pubbliche che ne verranno. Occorrerà che la DIA (Direzione Antimafia) vigili sullo svolgimento dei relativi appalti e la Procura competente spicchi i mandati di arresto necessari a mettere ordine nella faccenda. Dato che il crimine organizzato ha sempre la precedenza e nelle carceri non ci sono più neanche posti in piedi (il Presidente ha detto che al massimo può ospitare qualche secondino nei giardini del Quirinale), accadrà che il tipo che ha firmato la raccomandata di cui sopra finirà ai domiciliari. E questo, lasciatemelo dire, è un vulnus alla democrazia. E voi state ancora chiedendo: "come mai i turisti stranieri vengono in Italia per divertirsi?".