Esternalizzati!!!
Wind (società ex Enel) ha deciso di "svendere" 275 dipendenti della sede di Milano (Sesto San Giovanni) ad una società esterna. Il gruppo ha cinque call center. Fa fuori quello dove ha più operatori full time. Una manovara sporca per licenziare civilmente 275 persone!!! Anzi no ... si dice esternalizzati...usando un termine economico con cui è bene familiarizzare. Le esternalizzazioni sono infatti quelle che la legge chiama "cessione di rami d'azienda", regolate da norme ben precise ma spesso aggirate dalle imprese che usano questo strumento per attuare dei licenziamenti a breve medio-termine. Proviamo a capirci di più esaminando il caso di una grande azienda come Telecom Italia. In una schematizzazione semplice ma efficace possiamo immaginare l'azienda divisa in settori concatenati che lavorano per fornire il servizio telefonico all'utente. La rapida evoluzione tecnologica del mondo delle comunicazioni ha portato alcuni di questi settori a diventare eccessivamente costosi soprattutto per l'eccesso di risorse umane impiegate. Ovvio che l'azienda cerchi di ridurre questi costi, meno scontato che lo faccia a danno dei lavoratori. Impossibile licenziare direttamente, ecco le esternalizzazioni che intervengono a dare una mano per aggirare le norme. Individuato il "ramo" d'azienda dai costi eccessivi, la società rintraccia dei partners a cui cedere in blocco il settore produttivo, i lavoratori e, generalmente, una commessa di notevole entità. Tutto nel rispetto delle norme, in apparenza. In apparenza, appunto, come sottolineato dal coordinamento dipendenti Telecom. Perché le norme che regolano la cessione dei rami d'azienda pongono come condizione essenziale per effettuare tali operazioni "l'esistenza di una attività reale e autonoma, che deve garantire la sopravvivenza dell'azienda sostituita"
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Comunicato stampa del 24 gennaio con il quale l'UGL annuncia la piena adesione allo sciopero del 5 febbraio.
"La nostra partecipazione allo sciopero sarà un occasione, sofferta ma necessaria, per manifestare, insieme, il nostro totale dissenso alla esternalizzazione e far sentire, forte, la nostra voce.
La nostra solidarietà è concreta e tangibile. E continuerà anche, e soprattutto, dopo il 5 febbraio, attrraverso mobilitazioni, assemble e presidi in tutte le sedi Wind. .
NON MOLLATE !
Maurizio Antonelli
Coord. Naz. Ugl-Wind":
Comunicato stampa:
Wind - Fortunato (Ugl): Scioperiamo il 5 febbraio
"L’Ugl Telecomunicazioni aderisce allo sciopero del 5 febbraio contro le esternalizzazioni preannunciate dal Gruppo Wind . Lo ha annunciato il segretario nazionale della categoria Gianni Fortunato".
"E’ inconcepibile e inaccettabile" – continua – "che un’azienda che denuncia un utile netto di 56 milioni di euro per il 2006 proceda a riduzioni di personale. Ricordiamo che la proprietà egiziana guidata dal magnate Sawiris, in occasione dell’acquisizione dell’azienda da Enel e dunque dal ministero del Tesoro, dovette garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e del management in mani italiane".
"A distanza di neppure due anni invece questi impegni vengono disattesi .Il Governo e il ministro dell’Economia" – conclude Fortunato – "devono intervenire immediatamente per il rispetto degli impegni e per garantire il futuro dei lavoratori di Milano e di tutti quelli del Gruppo".
Roma 24 gennaio 2007 La Segreteria Nazionale
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