Esternalizzati!!!
Wind (società ex Enel) ha deciso di "svendere" 275 dipendenti della sede di Milano (Sesto San Giovanni) ad una società esterna. Il gruppo ha cinque call center. Fa fuori quello dove ha più operatori full time. Una manovara sporca per licenziare civilmente 275 persone!!! Anzi no ... si dice esternalizzati...usando un termine economico con cui è bene familiarizzare. Le esternalizzazioni sono infatti quelle che la legge chiama "cessione di rami d'azienda", regolate da norme ben precise ma spesso aggirate dalle imprese che usano questo strumento per attuare dei licenziamenti a breve medio-termine. Proviamo a capirci di più esaminando il caso di una grande azienda come Telecom Italia. In una schematizzazione semplice ma efficace possiamo immaginare l'azienda divisa in settori concatenati che lavorano per fornire il servizio telefonico all'utente. La rapida evoluzione tecnologica del mondo delle comunicazioni ha portato alcuni di questi settori a diventare eccessivamente costosi soprattutto per l'eccesso di risorse umane impiegate. Ovvio che l'azienda cerchi di ridurre questi costi, meno scontato che lo faccia a danno dei lavoratori. Impossibile licenziare direttamente, ecco le esternalizzazioni che intervengono a dare una mano per aggirare le norme. Individuato il "ramo" d'azienda dai costi eccessivi, la società rintraccia dei partners a cui cedere in blocco il settore produttivo, i lavoratori e, generalmente, una commessa di notevole entità. Tutto nel rispetto delle norme, in apparenza. In apparenza, appunto, come sottolineato dal coordinamento dipendenti Telecom. Perché le norme che regolano la cessione dei rami d'azienda pongono come condizione essenziale per effettuare tali operazioni "l'esistenza di una attività reale e autonoma, che deve garantire la sopravvivenza dell'azienda sostituita"
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Una delegazione di lavoratrici e lavoratori Wind rivede il Ministro Del Lavoro.
In occasione del dibattito “Lavoro Debole” tenutosi ieri presso la Fondazione Corriere della Sera, abbiamo avuto modo di rincontrare il Ministro del Lavoro Cesare Damiano, il quale ha subito riconosciuto le rosse t-shirts “Wind scaricati in un soffio” indossate dai Dipendenti Wind presenti in sala.
In questa occasione, avvertendo che il Ministro sarebbe stato particolarmente predisposto nell'ascoltare prioritariamente gli interventi dei 275, è stata colta la palla al balzo, ponendo le domande chiave di nostro interesse: una su tutte, l'apertura del tavolo congiunto tra i Ministeri (Lavoro, Telecomunicazioni e Attività Produttive), le Organizzazioni Sindacali, Wind ed Omnia.
(il Ministro Damiano con la nostra delegazione, mentre telefona a Bersani)
Inoltre il Ministro ha cordialmente accettato di fermarsi dopo la chiusura del dibattito con i nostri colleghi, per discutere su questo tema.
In particolare è stato fatto notare che la data del 1° marzo è alle porte, e che quindi l'intervento debba giungere per tempo.
Damiano si è mostrato sensibile alla richiesta di anticipare l’apertura del suddetto tavolo e si è messo subito in contatto telefonico con il Ministro Bersani e la Sottosegretaria Rosa Rinaldi.
Da ieri mattina siamo in costante contatto con le Segreterie Ministeriali al fine di ottenere aggiornamenti sulla data e modalità dell’incontro.
Non appena avremo notizie utili sarà nostra cura condividerle con voi.
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