cancersidelir

Ciao big_11, hai risposto da solo alla tua domanda. Diciamo che la mia relazione di amicizia e una relazione ermetica (ermetismo e nato nell'arte dopo si e esteso in letteratura) e non tutti sono capace di capirla, solo noi due: io e il mio amico sconosciuto. Vous avez raison, vous etez un enfant prodige...:)

Nei primi annni del 900 in italia nacque una corrente letteraria L'ERMETISMO, dove i concetti e la poesia era riservata per pochi perchè i concetti non erano capiti. Caro in_on, così il mio concetto sull'amicizia non è scritto per essere capito da tutti. Però concordo con te sulla stranezza di cristishor.c, anzi dico ancora di più, è quasi un caso da psicoanalisi il suo. Ma come si fà a scrivere ed ad avere un amico se non si conosce?. E poi... quello che dice cristishor.c che potrei avere 11 anni, chisà........ forse è vero, sono un Enfant prodige.

:))) Ciao in_on, pensavo che eri sparito... Non ti sei fatto sentire da un po. Vorrei dirti una cosa: non sono io la strana, il mondo e strano (perche supporta me :)))). Su big_11, forse hai ragione, ma per caso non e che ha 11 anni? Per caso non e minorenne? Ma se penso bene, non c'e nulla interdetto ai minori, devo rileggere e assicurarmi, piu che altro chediamo a lui chi e? E quanti veri amici ha? Mi dispiace che scrivo piu raro, sono impegnatissima pure in guesto periodo. Domani ho un esame difficile, prima parte dell'esame d'antropologia...

Se posso esprimere il mio parere, io sono daccordo con cristishor.c, (anche se trovo lei un pò strana con la storia di un suo presunto amico invisibile). Sicuramente big_11 è il classico ragazzetto che vorrebbe essere amico di tutti, ma non è amico vero di nessuno. Sicuramente come dice cristishor.c, è dovuto dalla differenza di età.

Pensi??? Strano... come mai non ho pensato a questa cosa? Come mai hopensato sempre che un vero amico ti deve dire le cose cosi come ci sono, ti deve ascoltare e ti deve far vedere dove e quando sbagli. Secondo me, un vero amico ti deve dare uno schiafo quando lo meriti, ti deve far piangere quando hai bisogno e ti deve far ridere quando sei preparato avere il soriso sulle labbra. Veri amici di quali parli tu, e vero, ce ne trovi un migliaia, ma la mia domanda di quanti e di quali amici abbiamo bisogno? Forse alcuni avrano bisogno di una migliaia che ti dicono quello che ti piace sentire, ma io ho bisogno di uno ma che mi fa trovare il mio ego. Cosi la penso io, forse e la differenza di mentalita? La differenza culturale? Non lo so, dimmi tu...

Se dici che il tuo amico a volte si comporta da "stronzo" e ti fà star molto male, secondo me non è un vero amico. Ti consiglio di "mandarlo al diavolo", di amici che ti dicono cose belle, che non ti contraddicono mai, che ti dicono cose che tu vuoi sentire, ne trovi a migliaia. Un vero amico deve farti stare sempre bene, non deve dirti cose che ti fanno riflettere e far star male, ma solo cose che tu vuoi sentirti dire. Il tuo amico sconosciuto non è un vero amico, ti fà star male, "mandalo al diavolo". Di veri amici ne trovi a migliaia.

Ehhh si! Il mio amico e davvero molto strano, alle volte fa lo stronzo con me, come ha fatto oggi, lui nemmeno non sa quanto male e stato capace di farmi, solo con due parole, pero e il mio amico e per me e diventato una parte di me, un alter ego. Sa quando sto male ed ho bisogno di lui, sa quando avrei bisogno di piangere sulla sua spalla.

riflessioni!!!!!! leggendo questi tuoi ultimi due messaggi, dove dici di aver perso il tuo amico per sempre, poi dici di averlo ritrovato, ed si è fatto sentire mel momento giusto, quando avevi proprio bisogno, mi viene da pensare: MA..CHE STRANO QUESTO TUO AMICO SCONOSCIUTO.

Mi hai fatto leggere le mie "pagine bianche", perche non mi ricordavo che avevo scritto che le aspetto qualcuno per colorare le mie pagine bianche. Volevo solo dire che e un periodo molt secco, un periodo quando non mi va tanto di scrivere perche non sto pensando a niente altro che al lavoro, studi che e un periodo molto stressante e non riesco essere cosi come avrei voluto essere per scrivere. Per poter scrivere io mi devo sentire me stessa, devo avere un certo stato d'anima cosi come diceva Machiavelli, essendo nel suo auto esilio a San Casciano, che per scrivere indossava i suoi vestiti particolare, i vestiti di festa. E proprio cosi... ho bisogno di un vestito particolare, un vestito per l'anima per poter colorare le pagine.

Pagine bianche, nere o colorate, perchè bisogna aspettare sempre che siano altri a colorare le nostre pagine?. Bisogna che impariamo tutti ad essere il protagonista del nostro libro. E poi...le pagine bianche o nere, servono. Servono ad apprezzare le pagine colorate. La strada è lunga, a volte si ha la fortuna di camminare con compagni di strada, altre volte si cammina da soli. Buona strada.