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Gianfranco Guglielmi,
detto "Frank",  allenatore di Canoa Olimpica 
 

 

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"Lo Sport e` una dimensione dell'uomo dove la forza, l'intelligenza e la volonta` si equilibrano per il raggiungimento del traguardo il cui prezzo e` una vita condotta all'insegna del sacrificio"

 

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Creato da: Frankcanoa il 10/03/2007
discorsi a megafono spento di un allenatore di canoa olimpica

 

 
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IL  CIRCUITO  RUMENO    1a  PARTE

Post n°59 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da Frankcanoa
 
Tag: tutti

Con Bebo spesso mi trovo a discutere di programmi o metodiche di allenamento, oppure di come si esegue correttamente un esercizio o un circuito con sovraccarichi.

Sovente( come fanno o come dovrebbero fare tutti gli Allenatori di una determinata disciplina sportiva), troviamo articoli o pubblicazioni specifiche che ci danno lo spunto per approfondire un determinato argomento.

Per esempio, circa un mese fa`, ritagliai dalla "Gazzetta dello Sport" un'intera pagina riguardante lo "Stetching".Articoli pro e contro l'utilizzo di questa pratica  specificamente dopo l'allenamento o dopo una gara.Nacque una discussione che peraltro ci ha lasciato su posizioni leggermente discordanti.

La scorsa settimana Bebo ha trovato una interessante "Dispensa" riguardante l'alternanza degli esecizi (e quidi delle fasce muscolari) da applicare in un circuito di sovraccarichi. Piu` precisamente la dispensa titola: "Resistenza alla forza o forza resistente?". Immediatamente mi e` venuto in mente il CIRCUITO RUMENO e la voglia di parlarne, perche` in questi anni , questo tipo di allenamento ha subito delle modifiche (penso di comodo) che ne hanno leggermente modificato le caratteristiche.

Erano gli anni 70. Non ricordo esattamente quando e come ma L'Allenatore Romeno Cojucaru (ma potrebbe essere anche Bersanescu o Mercurean), propose questo tipo di circuito di "Resistenza Specifica" con sovraccarichi. Non ricordo esattamente se fui io o qualche Allenatore mio amico a chiamare RUMENO questo tipo di allenamento con pesi  che viene effettuato periodicamente in palestra nel periodo invernale che va' da ottobre a febbraio.
Copiammo questo "circuito" esattamente come copiammo l'esercizio "Blaho" dall'Allenatore(sempre Romeno) degli anni 60 Kalman Blaho.

La migliore "Performace Sportiva" si ottiene col massimo CONDIZIONAMENTO e cioe` l'aumentata capacita` di sostenere allenamenti intensi sia a livello muscolare che cardiovascolare-respiratorio
Il principio e` quello di proporre allenamenti atti a costringere l'Atleta ad elaborare i movimenti attraverso l'adattamento e la trasformazione del gesto a seguito della continua variazione dello stimolo.
Il sistema allenante  ha lo scopo di agire sulla frequenza di trasmissione degli impulsi dall'apparato nervoso a quello muscolare, sull'aumento della quantita` di fibre reclutate per la contrazione muscolare e sugli aspetti di di gestione del movimento.

Apro una parentesi per parlare di RESISTENZA.    Un allenamento finalizzato al miglioramento della RESISTENZA avra`, come conseguenza adattativa, sia l'incremento del VO2max (massimo consumo di ossigeno nell'unita` di tempo. Ricordiamo che il VO2max e` una caratteristica genetica e puo` essere aumentato , con l'allenamento, al max del 20-25%) che la concentrazione intercellulare di sostanze energetiche, in particolare il glucosio che puo` essere usato sia aerobicamente che anaerobicamente.
L'allenamento di RESISTENZA si puo` distinguere in 3 fasce principali:
a) Lunga durata - Prevalentemente aerobico - Impegno da oltre 10' a oltre 3 ore
b) Media durata - Utilizza due meccanismi, aerobico ed anaerobico lattacido - Impegno da 2' a 10 ' circa.
c) Breve durata - Utilizza prevalentemente il meccanismo  anaerobico lattacido - Impegno da 45" a 2' circa.
Nel "lavoro" di resistenza di "Breve Durata" sono richiesti lo sviluppo di Resistenza alla Forza e Resistenza alla Velocita`.
  - RESISTENZA  ALLA FORZA - E` la capacita` di prolungare nel tempo un impegno  
                                               di forza.
  - RESISTENZA ALLA VELOCITA` - E` la capacita` di mantenere elevato il ritmo del
                                                gesto atletico in regime anaerobico lattacido.

Per le gare di Canoa Olimpica di velocita`di 500 e 1000 metri  si puo` dire, indicativamente, che sono di tipo  prevalentemente ANAEROBICO LATTACIDO e cioe` sono effettuate in condizioni di massima produzione ed accumulo di lattato.
La massima prestazione e` correlata all'efficienza del metabolismo anaerobico lattacido e dei sistemi di smaltimento EMATICO, MUSCOLARE ed EPATICO.

Lo scopo dell'allenamento RUMENO mira a saturare i muscoli di acido lattico in modo tale che si "abituino" a lavorare in condizioni di forte acidita`e contemporaneamente a migliorare l'efficacia dei sistemi di smaltimento.

Un'altra tecnica per migliorare queste caratteristiche si basa su uno sforzo specifico continuo della durata di 15'-20/25' in regime cardiaco di soglia anaerobica (+- 3%) e cioe` di concentrazione ematica media di LATTATO di circa 4 m.moli/litro.  Tratteremo questa metodica in altra sede, ora parliamo di "CIRCUITO RUMENO".

                      IL  CIRCUITO   " R U M E N O "    continua....

       

 
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