Juve.. che storia!

Un periodo difficile per la Juventus, una squadra dai grandi talenti. Questo team, che ha conquistato il cuore di milioni di tifosi, uscirà rapidamente dalla crisi come ha fatto negli anni passati?

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

I TROFEI DELLA JUVENTUS

In 104 stagioni sportive a partire dall'esordio nel campionato federale l'11 marzo 1900, la Juventus ha partecipato in 96 campionati di Serie A ed uno della Serie B.

La vecchia signora ha vinto il campionato per 27 volte; i bianconeri, in 20 casi si son classificati secondi e 14 volte terzi: in 103 stagioni sportive, la Juventus è arrivata dunque sul podio nel 60,2% dei casi.

A livello di coppe nazionali la Juventus ha disputato 13 finali di Coppa Italia (con 9 vittorie segnando così un record) e 7 finali di Supercoppa italiana (4 vittorie) per un totale di 20 finali.

Nelle coppe europee invece, il sodalizio torinese è il club italiano che ha partecipato al maggior numero di edizioni, con 46 campagne continentali sulle 54 complessive. Infine è stata la prima squadra italiana ad avere vinto la Coppa UEFA (edizione 1976-1977).

 

 

« Niente Ajax per Cannavaro...Juventus-Bologna 2 a 1 »

Juventus-Ajax 2-1

Post n°10 pubblicato il 22 Febbraio 2010 da stefano.canovas
Foto di stefano.canovas


MILANO, 18 febbraio 2010

La Juventus vince ad Amsterdam contro l'Ajax, 2-1 e ipoteca il passaggio agli ottavi di Europa League. Le buone notizie non finiscono qui: la firma del successo è quella di Amauri, a segno con una doppietta, innescata dai numeri di un Del Piero in serata di grazia. Il recupero realizzativo del brasiliano può diventare una chiave della stagione bianconera, così come la miglior forma del capitano. La squadra di Zaccheroni - che dimostra flessibilità mentale e tattica rinunciando alla difesa a tre - dà dunque continuità al successo di campionato sul Genoa. Una boccata d'ossigeno per i bianconeri, stasera in maglia grigia, che hanno bisogno di ritrovare fiducia, e hanno nell'Europa League l'unica possibilità di portare a casa un trofeo in questa stagione. Ad Amsterdam non sono state solo rose e fiori: la Juve ha sofferto tanto e concesso parecchio sottoporta. Ha ancora problemi a prodorre ed imporre il gioco, sia come manovra che come personalità. Ma sta mostrando progressi, e continua a recuperare giocatori: in Olanda, nel finale, si è rivisto in campo Trezeguet.

ZAC SORPRENDE - Rinnegando la difesa a tre. I bianconeri tornano a quattro, dietro, con Zebina e De Ceglie esterni bassi. In mezzo ai fianchi di Melo giocano Sissoko e Marchisio. Poi Diego dietro ad Amauri e Del Piero. Anche gli olandesi stupiscono: niente tre punte, in avanti giocano "solo" il talentuoso Suarez e il veloce Sulejmani.

AJAX IN VANTAGGIO - I lancieri partono forte. Aggressivi, corti, costringono la Juve sulla difensiva. I bianconeri faticano a ripartire con Melo che da playmaker stenta a far decollare la manovra. Ma il gol dei biancorossi di casa arriva in contropiede. Un controsenso, per quello che si vede, e un'ingenuità della Juve, che si fa infilzare sugli sviluppi di una punizione a favore. Il gol porta la firma di Sulejmani, con un sinistro incrociato che passa tra le gambe di Buffon e finalizza una galoppata solitaria palla al piede, senza che nessuno lo affronti. Erroraccio di Zebina, che ritarda la chiusura e poi non riesce ad intervenire. Juve sotto: è 1-0 Ajax.

DEL PIERO INVENTA, AMAURI SEGNA - La Juve però tiene. Pur in difficoltà, non sbanda, ma trova la forza per reagire. E trovare il pari. Prima fa le prove: Del Piero inventa per Diego, il cui destro è respinto in angolo da Stekelenburg. Poi un'altra magia del capitano bianconero diventa la sorgente dell'1-1. Il pareggio lo realizza di Amauri, di testa, sul cross dalla sinistra di De Ceglie, dopo un numero di Del Piero: tunnel e colpo di tacco. È il primo gol in Europa del brasiliano dal 2008, quando segnò al Real Madrid in una serata magica per la Juve. Che però continua a soffrire dietro. Alderweireld va vicino al nuovo vantaggio, di testa: sull'angolo da sinistra salta indisturbato, abbandonato da Felipe Melo. Ma all'intervallo il risultato premia la Juve è un 1-1 che non vasorizza la mole di lavoro degli olandesi, che reclamano invano un rigore per una trattenuta di Chiellini su Suarez.

ANCORA AMAURI - Si riparte con un cambio. Fuori Zebina, in difficoltà, dentro Grygera, attento. L'Ajax continua a spingere. Ma il gol lo trova la Juve, ora più tranquilla e ordinata. Ancora un'idea di Del Piero, che pennella un cross morbido da sinistra, ancora una capocciata prepotente di Amauri, che segna il 2-1. Rete da ariete d'area. Poi il brasiliano esce, acciaccato al nervo sciatico. L'Ajax comunque non ci sta. Cerca con insistenza il pari, generoso e arrembante, ma ora disunito. De Jong sfiora il pari due volte: con un destro bellissimo dalla grande distanza, e colpendo un palo clamoroso, a Buffon battuto, con un destro potente al volo a centroarea. Ma la Juve tiene, pure in 10 uomini, quando nel recupero viene cacciato dal campo Salihamidzic. 2-1 esterno e qualificazione agli ottavi ipotecata. 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: stefano.canovas
Data di creazione: 26/01/2010
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lacky.procinostefano.canovasMARIKA_81procino995resistenzabianconeradna64natasha.sleaura_72Hasta.la.VictoriaEug3niothefantasy.95ginevra.gts.t.e.f.y5nerevifronteverde
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

I PRIMI CENTO ANNI DI STORIA DELLA JUVENTUS

La storia comincia nel lontano 1897, grazie ad un gruppo di studenti del Liceo Massimo D'Azeglio di Torino che decide di fondare una società sportiva. La scelta finale del nome della squadra, svincolata da qualsiasi riferimento alla città, cadde su Sport Club Juventus, dopo aver vagliato diverse alternative tra cui Polisportiva Augusta Taurinorum. Pochi anni dopo la società assunse l'attuale nome di Juventus Football Club. La sua prima divisa sociale, nel 1897, prevedeva una camicia bianca, sostituita due anni dopo da una curiosa camicia rosa con papillon, colletto bianco, cravattino e berretto nero. Nel 1900, la Juve si iscrive al primo campionato, ma viene subito eliminata. Dopo soli 5 anni arriva il primo scudetto, dopo un'avvincente finale a tre con Genoa e Milanese. Nel Luglio del 1923, la famiglia Agnelli entra a far parte della Juve. Dopo l'incidente aereo in cui perde la vita proprio il presidente Edoardo, la famiglia decide di lasciare la guida della Juve per ben 12 anni. Nel 1956, si apre un nuovo trionfale ciclo di vittorie, grazie anche a nuovi campioni come Charles e Sivori (primo juventino a conquistare il pallone d'oro, nel 1961). Nel 1958, arriva anche la prima stella, grazie alla conquista del decimo scudetto. Sotto la presidenza di Giampiero Boniperti, arrivano allenatori del calibro di Vycpalek, poi Parola ed infine Giovanni Trapattoni, quasi al debutto come allenatore, mentre la rosa della squadra si arricchisce di grandi campioni: Zoff, Bettega, Causio, Gentile, Capello, Anastasi, Altafini, Cuccureddo, Benetti, Bonisegna, Furino, e infine Le Roi Michel Platini, pallone d'oro per tre anni consecutivi, 1983-1984-1985, ed ancora Tardelli, Cabrini, Brady, Boniek, Paolo Rossi, pallone d'oro nel 1982, ed il capitano Gaetano Scirea, scomparso tragicamente in un incidente d'auto a Varsavia il 3 Settembre 1989. Il 17 Maggio 1987 Michel Platini si ritira dal calcio giocato lasciando un vuoto in tutti i tifosi bianconeri e nella stanza dei trofei. Nell'estate del 1994 si volta pagina: arriva il trio Bettega-Giraudo-Moggi, Marcello Lippi diventa allenatore e porta grandi campioni come Vialli, Del Piero, Ravanelli, Peruzzi, Deschamps, Conte, Ferrara, Sousa. Inizia il ciclo aureo della Juve: ventitreesimo scudetto, nona Coppa Italia, vittoria Champions League, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea del 1997 contro il P. S. Germain. Nonostante le vittorie, la juve cambia molto volto: ceduti Vialli, Ravanelli, Paulo Sousa arrivano Vieri, Amoruso e i campioni Montero, Zidane, Boksic.

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963