Creato da graticolato il 23/03/2009
La felicità non consiste nell’acquistare e godere, ma nel non desiderare nulla perché ciò significa essere liberi
 

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Centuriazione dell’Agro Padovano,

Post n°11 pubblicato il 28 Maggio 2009 da graticolato


La pianura tra le attuali province di Padova, Treviso e Venezia, in epoca romana era percorsa da una strada che collegava i due grossi centri di Padova e Asolo: quella che poi diventerà la Via Aurelia (oggi Statale del Santo). 
Non a caso i Romani, grandi esperti del territorio agricolo, scelsero questo lembo di terra fra il Brenta e il Muson Vecchio, con Campodarsego al centro, per realizzare la Centuriazione dell’Agro Padovano, tramite l’individuazione di due assi perpendicolari fra loro: il primo chiamato “Decumano Massimo” e il secondo detto “Cardine Massimo”. 
Il Cardine Massimo era già tracciato, trattandosi della stessa via Aurelia. 
Il Decumano massimo invece è la strada Desman che passa per Borgoricco. Venivano quindi tracciati da una parte e dall’altra di questi assi tutti gli altri cardini e decumani, ad una distanza tra loro di 710 metri e 40 centimetri. 
Questo Graticolato Romano, di grande suggestione se visto dall’alto, dà l’idea di una grande scacchiera ed è uno degli esempi maggiori e meglio conservati dell’opera di colonizzazione concretizzata dai Romani nella pianura veneta. La realizzazione di questa centuriazione risale con molta probabilità al periodo augusteo quando, consolidato l’impero e decretata la pace universale, l’imperatore procedette all’assegnazione delle terre ai soldati veterani. 

 
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VENETO CITY

Post n°10 pubblicato il 09 Maggio 2009 da graticolato

http://www.miranocondivisa.it/Iniziative/16/pannelli.pdf

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.salvarelariviera.org/immagini/l%27area1.jpg&imgrefurl=http://www.salvarelariviera.org/novit%25C3%25A0/l%27area%2520di%2520Veneto%2520City.htm&usg=__bfZ68o2xglyJFIhsWI7ET2X9rYw=&h=308&w=642&sz=35&hl=it&start=1&um=1&tbnid=q_5yOkgvbGb8jM:&tbnh=66&tbnw=137&prev=/images%3Fq%3Dveneto%2Bcity%26hl%3Dit%26rlz%3D1W1GGLL_it%26sa%3DG%26um%3D1

 

Il progetto, come si può ben intuire è ambizioso e i numeri importanti. Un sogno da oltre un miliardo di euro. Tra i promotori nomi ben noti del mondo imprenditoriale veneto: Giuseppe
Stefanel (nella foto a sinistra), Luigi Endrizzi, Fabio Biasuzzi e pochi altri. I numeri dicevamo, beh! Si parla di quasi 1 mln. e 800 mila metri cubi, poco meno di 600 mila metri quadri di superficie complessiva, 70 mila auto al giorno, 200 mila metri quadri di superficie espositiva , altri 60 mila di spazi vendita e 50 mila di alberghi e poi tanto altro, dai centri fitness a una torre telematica alta 150 metri destinata ad ospitare società di telefonia e radiofonia. Ce ne è per tutti i gusti e immancabili sono i punti interrogativi su un progetto di questo tipo. Primo fra tutti: è proprio per Veneto City che passa la nuova fase dello sviluppo del nordest, la fase due del passaggio da territorio agricolo ad area a fortissima vocazione industriale ? 
No secondo il segretario della CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi, oggi anche assessore al
Commercio di Venezia (foto a destra):" Veneto City come idea, è una buona idea, una bella idea. Poi quando la cali nella realtà potrebbe essere ancora più bella; nel senso che è quello che manca nel veneto, sarebbe il centro di congiunzione tra le arre metropolitane di Padova Treviso e Venezia e quindi potrebbe supplire a determinate carenze. Io vedo però anche delle grosse difficoltà – dice Bortolussi - intanto andrebbe a mangiarsi il territorio ulteriormente, inoltre entrerebbero in concorrenza con realtà che già esistono: pensiamo a Padova che è già un mega centro, con un’area industriale, la Zip, che ha quasi 50 mila dipendenti, ha l'interporto. Secondo me è da valorizzare quello che già c'è. Anche Venezia è già un polo di per sè con l’ aeroporto, il porto, il porto passeggeri, porto merci e poi c’è la dismissione di porto Marghera che deve essere governata. E’ questo che bisogna valorizzare Non c'è spazio in veneto per altri centri - conclude il segretario della Cgia - bisogna valorizzare quelli che abbiamo."
 Il corridoio trans europeo 5. Veneto City inoltre verrebbe a trovarsi proprio lungo questo asse che, vale la pena ricordare, l'Unione Europea vuole completare entro il 2015"

 
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TRA BRENTA E GRATICOLATO

Post n°9 pubblicato il 09 Maggio 2009 da graticolato

Coordinamento Comitati e Associazioni per la difesa della Riviera e del Miranese

www.trabrentaegraticolato.org info@trabrentaegraticolato.org
Comitato difendiamo l’ambiente di Fiesso vittorio.pampagnin@alice.it
Comitato di Stra - Paluello per la salvaguardia della Riviera straperlarivera@libero.it
Comitato per la difesa del Graticolato Mirano difesa.graticolato.romano.mirano@gmail.com per la tutela del Graticolato Pianiga
Comitato
graticolatopianiga@gmail.com
Comitato Vigonovese per la salvaguardia del territorio comitatovigonovese@gmail.com
Idroviaviva - No camionabile Saonara idroviaviva@alice.it
Laboratorio Mirano Condivisa www.miranocondivisa.it - miranocondivisa@gmail.com
Legambiente Saonara - Vigonovo legambientesaonara@yahoo.it
Rete NO AR annapurna.matt@libero.it

 
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VINCOLI ZONA GRATICOLATO

Post n°7 pubblicato il 07 Maggio 2009 da graticolato

1) Vincolo idraulico
2) Vincolo sovraintendenza

 
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FOTOPIANO via CAORLIEGA

Post n°4 pubblicato il 22 Aprile 2009 da graticolato

Regione del veneto
ufficio cartografico
fotopiano n° 127091-CAMPOCROCE
ripresa anno 1978
quota media di volo 6.000 mq. via caorliega fotografico
scala 1:5.000

google map:wlhttp://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=via+caorliega+mirano&sll=45.434336,12.338784&sspn=0.468348,1.219482&ie=UTF8&ll=45.492886,12.064168&spn=0.00731,0.019054&t=h&z=16

 
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UNITà DI MISURA ROMANA

Post n°3 pubblicato il 08 Aprile 2009 da graticolato

Unità romana
Latino
Piede
SI decimale
dito
digitus
1 / 16
1,8525 cm
palmo
palmus
1 / 4
7,41 cm
piede
pes
1
29,64 cm
cubito (gomito)
cubitus
44,46 cm
passo semplice
gradus
0,741 m
passo doppio
passus
5
1,482 m
pertica
pertica
10
2,964 m
atto (arpento)
actus
120
35,568 m
stadio
stadium
625
185,25 m
miglio
miliarius
5000
1,482 km
lega
leuga
7500
2,223 km
Il piede romano è definito come 16/28 del cubito di Nippur.
Il valore teorico[1] del
cubito di Nippur è esattamente:  518 616 Micrometri;
di conseguenza il piede dei romani è di 296 352 µm ≤ 29,64 cm.
  • Nell'antichità romana il piede non era diviso in dodici, cioè in pollici. Si tratta infatti di una suddivisione di periodo medioevale.

Misure di superficie [modifica]
Unità romane
Latino
Actus Quadratus
SI decimale
piede quadrato
pes quadratus
1 / 14 400
~ 878 cm²
pertica quadrata
scripulum
1 / 144
~ 8,78 m²
 
actus minimus
1 / 30
~ 42,2 m²
verga
clima
1 / 4
~ 316,25 m²
acro
actus quadratus
1
~ 1265 m²
iugero
iugerum
2
~ 2529 m²
eredio (mattutino)
heredium
4
~ 5059 m²
centuria
centuria
400
~ 50,6 ha
"quadruplice" (salto)
saltus
1600
~ 202,3 ha
L'acro è il quadrato dell'arpento (actus).  (1 Arpento  =  120 piedi)
Ciò corrisponde a 14 400 piedi quadrati o circa un ottavo di
Ettaro.
Più precisamente sono  1264,673
Metri quadrati.

Volumi [modifica]
  • Misure per i liquidi :
Unità romana
Latino
Sestero
SI decimale
piccolo cucchiaio
ligula
1 / 48
~ 1⅛ cl
cucchiaio
cyathus
1 / 12
~ 4½ cl
sestante (1/6 di sestero)
sextans
1 / 6
~ 9 cl
triente (1/3 di sestero)
triens
1 / 3
~ 18 cl
emina (1/2 di sestero)
hemina
1 / 2
~ 27 cl
Cheonix
cheonix
2 / 3
~ 36 cl
sestero
sextarius
1
~ 54 cl
congio
congius
6
~ 3¼ l
urna
urna
24
~ 13 l
anfora
amphora
48
~ 26 l
otre
culleus
960
~ 520 l
L'anfora ("amphora quadrantal") corrisponde a un piede cubico.
Il congio è 1/8 di anfora e pari al cubo di mezzo piede.
Contiene esattamente sei sesteri.
  • Misure per aridi :
Unità romana
Latino
Modio
SI decimale
cucchiaio grande
acetabulum
1 / 128
~ 6¾ cl
quarto di sestero
quartarius
1 / 64
~ 13½ cl
Emina
hemina
1 / 32
~ 27 cl
sestero
sextarius
1 / 16
~ 54 cl
semodio
semodius
1 / 2
~ 4⅔ l
moggio (modio)
modius
1
~ 8⅔ l
quadrantale
quadrantal
3
~ 26 l
Il quadrantale romano misura un piede cubo, dunque un'anfora.
Come l'anfora circa 26,027 litri.  Un terzo del quadrantale
è il modio romano, la misura base.

Pesi [modifica]
Unità romane
Latino
Dracma
SI decimale
chalco
chalcus
1 / 48
71 mg
siliqua
siliqua
1 / 18
189⅓ mg
obolo
obolus
1 / 6
0,568 g
scrupolo
scrupulum
1 / 3
1,136 g
dracma
drachma
1
3,408 g
siclo o sicilico (shekel)
sicilicus
2
6,816 g
oncia
uncia
8
27,264 g
libbra
libra
96
327,168 g
mina
mina
128
436,224 g
Non esiste una correlazione precisa tra lunghezze e masse.  Ma :
La libbra romana vale esattamente tre quarti di una mina greca.
Perciò la relazione tra dracma romana e greca è 25 : 32.
  • Altre fonti indicano per la libra romana 327,453 grammi, cioè il 0,1 % in più.

 

Tutti i multipli dell'oncia romana hanno il loro nome specifico.
uncia
 =   1 oncia 
septunx
 =    7 once 
sextans
 =   2 once 
bes
 =    8 once 
quadrans
 =   3 once 
dodrans
 =    9 once 
triens
 =   4 once 
dextans
 =  10 once 
quincunx
 =   5 once 
deunx
 =  11 once 
semis
 =   6 once 
as
 =  12 once 
Un'oncie e mezza veniva chiamata  "sescuncia".   Semis e quadrans,
triens e sextans hanno questo nome in quanto frazioni dell' as o libra.
Gli stessi nomi sono utilizzati per indicare
monete di bronzo.

fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_di_misura_romane

 
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WIKIPENDIA

Post n°1 pubblicato il 24 Marzo 2009 da graticolato

La centuriazione romana nel territorio di Padova è una suddivisione agraria del territorio (centuriazione, ossia suddivisione in "centurie", chiamata anche graticolato romano nel Veneto), attuata nel 31 a.C. dall'imperatore Augusto per i suoi veterani nella zona dell'antico municipio di Patavium, corrispondente all'odierna Padova. Il terreno veniva diviso in centurie, quadrati di circa 710 metri di lato, da ripartire in poderi destinati ai coloni.

Indice[nascondi]

 

Il territorio

La centuriazione romana si estende nell'area a nord-est della città di Padova ed interessa le attuali province di Padova e Venezia e prende il nome di "centuriazione (o graticolato) cis Musonem, ossia "al di qua" (cis) del fiume Muson che segnava il confine con il municipio di Altinum, odierna Altino.

Tra le caratteristiche di questa centuriazione, si evidenzia la non coincidenza del centro geometrico della suddivisione agraria ("umbilicus agrii", ovvero "ombelico della campagna coltivata"), con il centro geometrico dell'urbanistica cittadina ("umbilicus urbi", ovvero "ombelico della città"), nonostante il fatto che coincida per entrambi uno degli assi, costituito dal CM, il cardine (cardo) massimo. Il centro della centuriazione agraria si trovava infatti presso San Giorgio delle Pertiche, mentre il cardine massimo era costituito dall’antica via Aurelia (veneta)(3), l'attuale S.S. 307. Il DM, decumano massimo, coincideva invece con l’attuale via Desman, odierno asse viario dei comuni di Borgoricco, di Santa Maria di Sala e di Mirano. L'orientamento della centuriazione non è allineato secondo i punti cardinali e presenta rispetto a questi una inclinazione di circa 14,5° gradi rispetto alla longitudine (est-ovest). Tale inclinazione favorirebbe il defluire delle acque, impedendo le inondazioni, ed assicurerebbe una migliore distribuzione della luce solare; la suddivisione si è mantenuta in linea di massima fino ad oggi.

Ciascuna centuria è suddivisa in 8 fasce trasversali anziché le normali 10, da 2,5 actus (pari a 88,80 m). Si ipotizza inoltre che la centuria fosse divisa anche in 20 fasce longitudinali da 1 actus (35,52 m), formando un totale di 160 riquadri, ciascuno da 1,25 iugeri (3.154 mq)

I campi presentano una caratteristica lavorazione a bauletto con un colmo trasversale per permettere il facile scolo delle acque piovane .

Il graticolato oggi

La veduta aerea presenta il graticolato come una gigantesca scacchiera . Se in origine poteva avere 21 km di lato ( da est ad ovest) e 18.5 km di lato (da nord a sud) delimitata dal fiume Muson a Nord e dal fiume Brenta ad Ovest con 600 centurie, ora ne restano solo circa 220 intatte. Le strade rimaste sono circa 300 km sugli originali 800.

I comuni e le frazioni del graticolato

I comuni e le rispettive frazioni interessate al graticolato "Cis Musomen" sono:

 
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