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« QUEL PONTIFICE CHE SI È ... | UNA MESSA DA PARROCO. È ... » |
INIZIA UFFICIALMENTE IL PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO
«Pronto chi è? », «Hola, sono Francisco». Le telefonate di Bergoglio che fanno impazzire l'Argentina
L’intronizzazione di Francesco. Papa Bergoglio oggi ha lasciato la sua residenza in Santa Marta in anticipo e ha fatto un lungo giro in piazza San Pietro su una jeep scoperta.
Il suo arrivo è stato salutato dai fedeli con un lungo boato di gioia. All'improvviso ha chiesto all'autista di fermarsi ed è sceso dalla jeep per salutare un disabile dietro la transenna. Lo ha accarezzato e gli ha sorriso per alcuni momenti. Il Papa benedice la folla in piazza San Pietro, sorride tanto, saluta, bacia alcuni bambini e anche un malato e si è visto dire con calore, almeno questo sembrava leggendo il labiale, anche «ciao».
Il Papa delle “prime volte”. «Non si era mai visto un papa scendere dalla papamobile. È proprio incredibile papa Francesco». Ad osservarlo è Antonio, arzillo fedele di 80 anni. «Sono romano - aggiunge - ne ho visti tanti di papi - ma questo ha una marcia in più. Si vede che gli piace la gente, si vede che è attento alla sofferenza degli ultimi. È una speranza per il futuro. Ci voleva proprio un papa così».
Nel giorno storico dell'insediamento del Pontefice delle “prime volte” (primo gesuita, primo sudamericano, primo Francesco) la Chiesa riceve in uno dei suoi momenti più difficili un intenso messaggio di grande forza: «Anche oggi, davanti a tanti tratti di cielo grigio, abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare noi stessi speranza». Il Papa di oggi guarda agli ultimi, a «chi ha fame, sete, è straniero, nudo, malato, in carcere» proprio per «aprire uno squarcio in mezzo a tante nubi, portare il calore della speranza».
Pronto, chi è? È il Papa.
Nelle ore successive alla sua elezione, l'ex cardinale Jorge Bergoglio ha telefonato a familiari, amici e collaboratori in Argentina, per ringraziarli per il loro appoggio o condividere le sue emozioni con interlocutori che spesso sono rimasti basiti per la chiamata del pontefice.
«Come devo chiamarla?» ha chiesto con un certo imbarazzo la centralinista dell'Arcidiocesi di Buenos Aires quando ha risposto a una delle telefonate di Papa Francesco. «Per favore, chiamami padre Bergoglio», è stata la risposta del pontefice.
La sorella Maria Elena è stata una delle prime a ricevere una telefonata inattesa dal Vaticano.
«L'ho sentito in ottima forma, trasmetteva allegria», ha raccontato la donna ai media locali, aggiungendo che anche, come non sia riuscita a trattenere le lacrime di emozione durante la conversazione.
L'ex arcivescovo di Buenos Aires dimostra di non aver scordato quelle che fino a pochi giorni fa erano le sue responsabilità pastorali: il vescovo Joaquin Sucunza ha raccontato che Papa Francesco lo ha chiamato nella mattinata di giovedì per avvisarlo che aveva spedito un messaggio personale rivolto ai sei diaconi ordinati venerddì nella parrocchia di San Benito.
Fedele al suo stile informale e alla sua identità argentina, nel suo messaggio il Papa ha chiesto ai diaconi di «mettere la carne sulla griglia», un'espressione locale che indica la necessità di mettersi a lavorare, attraverso l'inevitabile metafora della carne cucinata alla brace dell'«asado», la specialità gastronomica più conosciuta dell'Argentina.
Bergoglio telefona all’edicolante: “Non mandarmi più il giornale” - «Grazie per il tuo servizio di tutti questi anni, però adesso non consegnarmi più il giornale».
L'edicolante di calle Bolivar, vicino alla Plaza de Mayo, a pochi passi dalla cattedrale di Buenos Aires, non credeva alle proprie orecchie: era il Papa, dal Vaticano, che lo chiamava per disdire l'abbonamento alla Nacion.
«Hola Daniel, parla il cardinale Jorge», lo ha salutato il Papa ieri alle 13.15 locali (le 17.15 di Roma).
«Dai, Mariano, non fare il cretino, smettila», ha risposto il giornalaio, pensando che fosse un amico che gli stava facendo uno scherzo.
«Sul serio, sono Jorge Bergoglio e ti sto chiamando da Roma», ha insistito il Papa.
«È stato uno choc, ho cominciato a piangere, non sapevo cosa dire...», ha raccontato Daniel. «Mi ha ringraziato per tutti gli anni che gli ho consegnato il giornale e ha mandato un saluto alla mia famiglia», ha aggiunto. «Gli ho detto che mi mancherà e gli ho chiesto se lo vedremo presto da queste parti. Mi ha risposto che per almeno un po' di tempo sarà complicato, ma ha aggiunto che sarà sempre presente», ha concluso l'incredulo edicolante.
Ed intanto lo staff vaticano gli regala «l’iPapad». Chi lo conosce ammette che la tecnologia non gli è familiare per niente, ma Papa Francesco sembra intenzionato a mettersi in fretta al passo con i tempi: pochi giorni dopo la sua elezione aveva già un iPad sulla scrivania. Glielo ha regalato monsignor Lucio Adrian Ruiz, responsabile internet per il Vaticano, insieme a tutto il suo staff.
E dal tablet, ovviamente bianchissimo (il commesso che glielo ha venduto lo ha subito ribattezzato “iPapad”) domenica è partito il primo tweet dell'era Bergoglio: «Cari amici vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me».
L’ACQUISTO - Monsignor Ruiz, nato nel 1965 a Santa Fe, è uno specialista del web. Ha anche insegnato materie legate all'informatica in due atenei romani e a Bogotá. Il giorno dopo il conclave decisivo, intorno alle 19, è entrato in un negozio Apple dietro via della Conciliazione, a pochi passi dalla Santa Sede, e ha chiesto di comprare un iPad. «Capitano spesso clienti prelati - racconta Fabio Comelli, il ragazzo che lo ha servito -. Molti comprano iPhone o iPad per le applicazioni che offrono, dal breviario a quella del Vaticano. Quasi tutti, però, lo vogliono nero. Invece giovedì sera entra questo sacerdote molto sorridente. «Mi serve bianco perché è per una persona speciale», dice. Poi, come per togliere ogni dubbio aggiunge: «Proprio così, è per il Papa».
L'INCISIONE - Il modello di iPad del Pontefice è quello da 32 giga, dotato di sim per connettersi anche in mancanza di reti wi-fi.
Il commesso ha offerto a monsignor Ruiz l'ultima versione del tablet, da 128 giga: «No grazie, dopo si lamenta che abbiamo speso troppo», si è sentito rispondere.
Sull'iPapad è stata incisa anche una dedica: «A Sua Santità Francesco dal servizio internet del Vaticano».
Lo staff ha fatto una colletta e ha consegnato il regalo alla fine dell’udienza di sabato con i giornalisti.
Segretario da Malta. Nel frattempo Papa Francesco ha deciso di tenersi il maltese monsignor Alfred Xuereb, 54 anni, come proprio segretario particolare.
Papa Bergoglio ha avuto un colloquio venerdì scorso con monsignor Xuereb, da lui convocato presso la Domus Santa Marta, in Vaticano. Xuereb, che era il secondo segretario di Benedetto XVI e lavorava nell'ufficio della segreteria particolare con monsignor Georg Gaenswein, si trovava ancora a Castel Gandolfo insieme al Papa emerito, quando ha appreso della convocazione a Santa Marta.
E come ha detto il cardinale Dolan a fine celebrazione : "Ora cerco i bignè di San Giuseppe".
BUON INIZIO DI PONTIFICATO PAPA FRANCESCO!!
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Inviato da: iafocidrfainig
il 26/02/2014 alle 16:43
Inviato da: Elena
il 30/08/2013 alle 09:24
Inviato da: frakazzodaferrara
il 22/07/2013 alle 10:10
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il 01/06/2013 alle 13:25
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il 28/05/2013 alle 16:16