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Manifestanti gratis in metropolitana: «Il biglietto lo paga Berlusconi»
Il Pdl verserà 60 mila euro all’Atac in base a un calcolo forfettario, ma nessuno controlla i tornelli. Tensione in alcune stazioni: «Perché quelli entrano e noi no?». Via libera anche sul tram .
Ingresso libero nel metrò, paga Silvio Berlusconi. Sabato, alla manifestazione del Pdl in piazza del Popolo, iniziata alle 15, un piccolo giallo è andato in scena nelle stazioni della metropolitana romana.
Alcuni cittadini, vedendo centinaia di persone passare a fianco ai tornelli senza pagare il biglietto (1 euro e 50), si sono rivolti agli impiegati e ai controllori dell’Atac presenti: «Perché non li fermate? Oggi pagano solo i fessi?».
La risposta è stata: «È tutto in regola, quelli sono i manifestanti del Pdl. Per loro salderà il conto Berlusconi».
Meravigliati e irritati, ovviamente, soltanto i passeggeri corretti, che non hanno approfittato per viaggiare «a sbafo».
«E come fate a sapere se vanno in piazza del Popolo? Mica hanno un cartellino», chiedeva una signora attorno alle 13 alla fermata di Cinecittà.
«Questa non si era mai sentita: metrò gratis per andare a una manifestazione politica, certo che a Roma succede di tutto», commentava un impiegato di banca mentre faceva il biglietto.
LA FATTURA - A chiarire i termini esatti della questione è il conto presentato al Pdl dall’amministratore delegato di Atac, Roberto Diacetti, il 21 marzo (protocollo n. 0042216).
La lettera-fattura, indirizzata all’ «on. Maurizio Lupi» nella sua veste di responsabile nazionale dell’organizzazione, precisa che «a fronte delle prestazioni erogate dovrà essere riconosciuto ad Atac spa un importo pari a 81.009 euro più Iva al 10%, da accreditare come evidenziato…».
Seguono gli estremi e il codice Iban della banca. «Con riferimento ai colloqui intercorsi, sulla base delle vostre richieste per la manifestazione del 23 marzo – scrive Diacetti a Lupi – Atac spa predisporrà le prestazioni aggiuntive nelle modalità indicate».
La prima misura è l’apertura dei tornelli dalle 10 alle 12 in tre stazioni della linea A (Anagnina, Cinecittà e Subaugusta) e tre della B (Eur Palasport, Santa Maria del Soccorso e Pietralata) e dalle 19 alle 21 in altrettante fermate della A (Spagna, Barberini e Lepanto). Accesso libero anche sul tram 2.
Ai manifestanti è stato dunque assicurato il viaggio gratis all’arrivo (dai parcheggi periferici dove si fermano i pullman) e al ritorno.
Costo dell’operazione? La cifra, spiega lo stesso Ad dell’Atac, è “forfettaria”: 49.150 euro (più Iva) per il metrò e altri 9.000 (più Iva) per il tram.
GESTO DI CORTESIA - Per arrivare al totale di 81 mila euro vanno aggiunte altre due voci: 16 mila euro per gli 80 bus-navetta attivati (30 all’andata e 50 al ritorno) e 6.859 euro per l’intensificazione delle metropolitane (due convogli in più sulla linea A e tre sulla B).
È a questi ultimi servizi – ma non al forfait – che fa riferimento un comunicato dell’ufficio stampa del partito: «Il Pdl si è fatto carico delle spese straordinarie per lo svolgimento della manifestazione, per non gravare eccessivamente sulle casse del Comune di Roma». Coperte anche, prosegue la nota, «tutte le spese relative al piano Ama, per il ripristino del decoro della piazza e per il piano sanitario predisposto per la sicurezza dei manifestanti».
«L’ATAC CI GUADAGNA» - Quanto all’Atac, da tempo alle prese con un bilancio in rosso e sotto pressione per le polemiche sulle assunzioni di Parentopoli, quei soldi sono comunque benvenuti: «Perdiamo tra i 150 e i 170 mila euro l’anno – dicono in azienda – e con il calcolo forfettario sui passeggeri di oggi, se non ci saranno troppi imbucati, finiamo per guadagnarci».
(Fabrizio Peronaci)
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il 26/02/2014 alle 16:43
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