Creato da carancini il 13/11/2014
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Un posto al sole per la Fornero

Post n°8 pubblicato il 29 Dicembre 2014 da carancini
Foto di carancini

Uno dei prodotti di maggior successo di quella officina di persuasori occulti che è Rai Fiction è sicuramente Un posto al sole.

Accattivante, è accattivante - altrimenti così tante persone non la guarderebbero da anni - ma è proprio questa veste piaciona che rende subdoli, e a volte pericolosi, i suoi messaggi.

L'ultimo di questi messaggi, meritevole di segnalazione, mi è sembrato di coglierlo nella puntata dello scorso 24 dicembre, quando la camera ha inquadrato Arianna, la giovane e bella moglie del fotografo Andrea (interpretati rispettivamente da Samanta Piccinetti e da Davide Devenuto) nelle inconsuete vesti di "Pandorina": mentre cioè - avvolta da un enorme scafandro (a forma appunto di pandoro) e con aria  sconsolata per l'umiliante mansione - si agitava a Piazza del Plebiscito per fare pubblicità a una certa marca del prodotto in questione.

Ricordiamo che il personaggio di Arianna fino a solo qualche mese prima gestiva, insieme al marito e al terzo socio Franco Boschi, un'agenzia di investigazione; poi, a causa della crisi, l'agenzia ha perso i clienti e i soci si arrangiano come meglio possono per sbarcare il lunario.

E la crisi è proprio dura, a quanto pare, se il giorno prima di Natale una ragazza brillante come Arianna si riduce a inseguire i passanti conciata in quel modo assurdo.

La realtà è questa, sembrano dire gli sceneggiatori di Un posto al sole: anche i giovani migliori a volte sono costretti ad adattarsi ...

Ma si sa che le fiction come Un posto al sole non si limitano a ritrarre i fatti della vita: lanciano messaggi e lo fanno in continuazione. Spesso lo fanno apertamente, talvolta in modo più discreto e inavvertito.

In questo caso mi sembra che la "pandorina" Arianna sia la perfetta traduzione, con il linguaggio delle fiction, del messaggio, lanciato a suo tempo dalla Ministra Fornero ai giovani, a non essere choosy (schizzinosi): a prendere cioè i lavori che capitano, quando capitano, anche quando sono non solo precari ma anche umilianti.

Come volete che reagiscano, di fronte a spettacoli del genere, gli innumerevoli fan che pendono quotidianamente dalle labbra di questi personaggi: se persino una ragazza bella, intelligente, sveglia e intraprendente come Arianna si umilia senza tante storie alla vigilia di Natale, perché non dovremmo farlo anche noi?

Farti digerire, oltre alla cena, anche la Fornero e senza che neanche te ne accorgi: davvero un prodotto di eccellenza!

 

 
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