Creato da carancini il 13/11/2014
Un blog che si occupa di revisionismo olocaustico (ma non solo)

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

maple_leafbrunopaoletti.1951raw78nicolapitivincenzoilfelinobedeschi.paolofebrunoa.antognettiSOLOQUELLAGIUSTAromanavittoria22valentina.parodikundera_82ottobre5il_successoremammaruolo
 

Ultimi commenti

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Paul Eisen: Ebrei per la...Arnold Toynbee sugli ebrei »

Il Bosco di Bomarzo: antesignano del Bohemian Grove?

Post n°10 pubblicato il 02 Gennaio 2015 da carancini
Foto di carancini

Il Parco dei Mostri di Bomarzo, una delle più singolari creazioni del Rinascimento italiano.

Tempo fa, mi è capitato di vedere in televisione - su Rai 5, in una di quelle interessanti trasmissioni dell'esperto di giardini Monty Don - una puntata in cui si è parlato proprio del bosco di Bomarzo e dei suoi Mostri.

Il Parco dei Mostri è quel complesso monumentale, in provincia di Viterbo, creato dall'architetto Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini).

Della descrizione fattane da Monty Don mi hanno colpito due cose:

1.       La visione del mondo di Vicino Orsini. Lo studioso inglese ha detto che, con Bomarzo, il patrizio romano voleva creare un giardino che si contrapponesse in modo esplicito a quelli voluti dai cardinali della Curia romana, ispirati al concetto di Ordine Cosmico. In particolare, Monty Don ha detto - cito a memoria - che secondo Vicino Orsini bisogna accettare la vita "così com'è", e cioè con la sua insensatezza, la sua violenza, e il suo caos congenito.

2.       La funzione della statua dell'Orco, la più famosa scultura del parco, e il fatto che la didascalia originaria - che ricalcava quella dell'Inferno dantesco ("Lasciate ogni speranza o voi che entrate") - venne presto sostituita da quella tuttora presente: "Ogni pensiero vola".

Bisogna dire infatti che all'interno della scultura, una volta varcata la bocca del mostro, vi sono un tavolo e una panca di pietra. A questo riguardo, Monty Don ha aggiunto che il significato della frase "Ogni pensiero vola", nell'intento del suo ispiratore, era un invito ai suoi ospiti a lasciarsi alle spalle i pensieri e le preoccupazioni per godere, nell'antro della costruzione, di momenti di piacevole convivialità.

Accettare il disordine e il caos, e magari pure in modo gioioso.

Tutto ciò sembra evocare un filosofo come Nietzsche e magari qualcosa anche di più inquietante.

In particolare, l'invito a lasciarsi alle spalle i pensieri mi ha fatto venire in mente la cerimonia della Cremazione delle cure (o preoccupazioni) del Bohemian Grove, il noto (e super esclusivo) club mondialista californiano[1].

Incuriosito, e intrigato, dall'eventuale affinità spirituale di due luoghi (e contesti) pur così diversi e lontani, ho chiesto un parere a don Ennio Innocenti, riconosciuto esperto di gnosi, il quale a suo tempo si è pure occupato di Vicino Orsini e del suo giardino[2].

Questo il suo parere (cito a memoria):

«Bomarzo è sicuramente un giardino gnostico. Quanto alla somiglianza con il Bohemian Grove è possibile: certe "ispirazioni" sono ricorrenti nel corso della storia. È il ricorrente fascino del Lete, ...».

Il Lete, il fiume dell'oblio della mitologia greca e romana, a proposito del quale leggiamo:

«Nei frammenti degli orfici troviamo la raccomandazione, agli iniziati che sono giunti nell'aldilà e si apprestano a entrare in una nuova vita, di non bere l'acqua che induce l'oblio, ma di cercare di far tesoro del proprio passato per conseguire un superiore livello di saggezza»[3].

A quanto pare invece è proprio un certo oblio che viene ricercato dagli iniziati neopagani (quantomeno, da quelli postmoderni del Grove e di luoghi affini).

Aggiungerei però che, mentre Vicino Orsini, per quanto controversa fosse la sua visione del mondo, era un uomo di sicuro talento, il Bohemian Grove, nel suo contesto sociale e rituale, mi sembra solo sinistro.

Ma vediamo qualche immagine. Questa è la statua dell'Orco di Bomarzo:

E questo invece è l'Owl Shrine, l'idolo con le fattezze di gufo davanti al quale avvengono i riti del Bohemian Grove:

A seguire, un video sulle reazioni, tipicamente arroganti, di alcuni noti politici americani quando gli è stato chiesto conto dei loro rapporti con il Grove:

 

 


 

[1] Qui potete leggere un articolo al riguardo:

Svelato il mistero del Bohemian Grove

http://andreacarancini.blogspot.it/2013/04/svelato-il-mistero-del-bohemian-grove.html

[2] Nel secondo volume de La gnosi spuria - La gnosi europea nel Cinquecento, Roma 1999, pp. 76-77.  

[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Lete_(fiume_dell'oblio) 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963