di tutto di piu

Ogni epoca incorona una determinata tipologia di calzatura e relativo tacco: negli anni ‘60 c’è stato il boom delle zeppe, negli anni ‘80 del tacco a spillo, negli anni‘90 del tronchetto. Il 2008 verrà ricordato negli annali per i tacchi scultura.
Le scarpe diventano pezzi unici, tanto da sembrare disegnate per esser esposte in un museo d’arte contemporanea più che per essere indossate tra lavoro e tempo libero. In più, alle sfilate, le abbiamo viste spesso abbinate a look non proprio austeri, dalle atmosfere floreali tipiche dell’impressionismo o dai colori vivaci dell’arte psichedelica degli anni’70.
Siamo nell'anno zero: la moda si reinventa completamente, non ci sono leggi che tengono.
Il vento di novità, che piaccia o meno, passa anche dalle scarpe e in particolare dai tacchi.
I nuovi tacchi rovesciano gli equilibri, riscoprono nuove linee e si trasformano in pezzi design.
Architetture couture, geometrie futuriste, décor imprevedibili, silohuette sinuose o dettagli scintillanti, stravaganti ed eccentriche, in bilico tra arte e moda, da esibire!!!
Entrati nello scenario della moda alla fine del XVI secolo, i tacchi dividono da sempre l’opinione delle donne: strumenti di tortura per alcune, arma di seduzione per altre.BYMOMO!!!

Stonehenge è stata costruita nel 2.300 avanti Cristo (300 anni dopo rispetto a quanto stimato fino ad oggi) ed era una sorta di Lourdes del Neolitico. Sono queste le straordinarie scoperte realizzate dagli archeologici Tim Darvill e Geoff Wainwright dell’inglese Bournemouth university. Il loro lavoro (considerato molto affidabile dagli esperti) ha evidenziato che le pietre di Stonehenge vengono da una località distante 240 km. Inoltre, attorno alla stessa Stonehenge, sono stati trovati resti di individui con gravi difetti fisici.

Diverse nel corso del tempo sono state le spiegazioni date sul significato famoso sito del neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra. Qualcuno ha pensato ad una specie di calendario, altri invece un luogo di culto, altri invece hanno chiamato in causa gli alieni o Re Artu. Che gli Stonehenge siano circondati da un aurea mistica non c’è dubbio! La recente ricerca, però, cerca di dare una spiegazione più logica per la nascita di una struttura di questo genere. Secondo i Professori, sopra citati, infatti, il sito costruito circa nel 2300 A.C. sarebbe stato una sorta di Lourdes del Neolitico. Lo testimonia le numerose tombe ritrovate nell aree circostanti: gente molto malata e che spesso non abitava nelle vicinanze, ma venivano il più delle volte da aree dell’Inghilterra anche molto distanti. Inoltre, lo studio del Professor Tim Darvill del Professor Geoffrey Wainwright ha dimostrato anche che pezzi di Stonehenge, venivano usati come talismani nel processo di guarigione del malato

lo staff di carlito83 ringrazia alla signorina Marzia di aver dato un tocco di rosa a questo blog con questo articolo parlando di diamanti.A risentirci aspettiamo altri suoi articoli 

“Tiffany’s, Carter…Diamonds are a girl’s best friend!”

E sulla scia dell’icona mondiale del materialismo e della bellezza…DONNE!Istruite il vostro lui!

CARATTERISTICHE DELLE GEMME:

1)Unità di misura : CARATO, usato solo per le gemme più preziose qualsiasi altra unità di misura viene usata solo per gemme di poco valore. 2)Prezzi:…più alto è il valore del carato più cresce il prezzo….e più prezioso è il DIAMANTE…. 3)TAGLI:…Taglio Brillante, è costituito da almeno 32 faccette sulla corona e 24 sul padiglione; Taglio Huit-Huit, 8 faccette sulla corona e otto sul padiglione si usa solo per diamanti molto piccoli su cui non vale la pena operare altri tagli; Taglio a Rosa taglio a faccette senza tavola e senza padiglione usato per pietre poco brillanti; Taglio a Gradini, taglio semplice con spigoli paralleli tra loro; Taglio a Forbice, taglio a gradino formante un disegno a forbice; ecc…

Ricapitolando….che il vostro lui si presenti con DIAMANTI taglio Brillante o Baguette(fidatevi) e di quanti più carati possibili….!BYMOMO!

È il febbraio del '64 e i Beatles conquistano l'America. Suonano a New York e a Washington, si esibiscono all'Ed Sullivan Show, un trionfo mondiale per i quattro ragazzi di Liverpool. Da quei giorni la loro vita cambierà per sempre. E non solo per la fama, la ricchezza, l'assedio di milioni e milioni di fan scatenati. In quell'inverno di quasi mezzo secolo fa John, Paul, George e Ringo cominciano ad attirare le attenzioni di molti che su di loro vogliono sapere tutto. Seguono ogni movimento dei baronetti, controllano i loro affari, si insinuano nelle loro vicende più intime. Ci sono diplomatici che dalle ambasciate sparse in ogni continente spediscono dispacci a Londra. Poliziotti che raccolgono voci da infilare in qualche rapporto riservato. Funzionari del ministero del Tesoro che verificano quanto intascano. Fino all'ultima sterlina. I nomi dei Fab Four compaiono nei dossier della Banca d'Inghilterra, nei carteggi del Foreign Office, negli schedari di New Scotland Yard.

Un'inedita documentazione sui Beatles è custodita fra gli scaffali dei National Archives di Kew Gardens, alle porte di Londra. Lì dentro ci sono molte tracce sugli otto anni di splendore della band. Quando vanno in giro per il mondo sono monitorati giorno per giorno, ora per ora. Report classificati "confidential" o "restricted" che raccontano di loro e intorno a loro. Ma dalle carte inglesi non affiora mai la morbosità riservata dai servizi americani - Cia e Fbi - a John Lennon, quando il musicista nel '69 inizia le sue battaglie per la pace e contro la guerra in Vietnam.

Nei faldoni londinesi c'è la storia di un falso scoop durante il loro primo viaggio negli Usa. E i retroscena sulla tournée del '66 in Giappone dove minacciano di ucciderli. Le testimonianze delle trattative del '67 sull'acquisto di un'isola nell'Egeo. I records sull'arresto per droga di John Lennon nel '68 e per una querelle su una mostra del '70 di disegni erotici in onore di Yoko Ono. A Kew Gardens c'è anche l'atto finale della loro straordinaria avventura: le carte-desecretate da pochi anni - della causa intentata da Paul Mc Cartney ai suoi tre ex compagni dopo lo scioglimento ufficiale del gruppo all'inizio del '71. Tutto questo materiale è stato recuperato nelle ultime settimane dal ricercatore Mario J. Cereghino.

Playboy, la celebre rivista che appassiona tanti maschietti in giro per il mondo, tornera’ nel nostro paese. Il prossimo 5 dicembre, infatti, fara’ il suo ritorno l’edizione italiana del giornale ideato da Hugh Hefner. Il mensile, nella sua versione Made in Italy che mancava nel nostro paese dalla fine degli anni Ottanta, sara’ diretto da Gian Maria Madella.

10 buoni motivi per essere donna

1. Non sei costretta a tenere conto fin dall'adolescenza delle dimensioni del tue parti intime. Però ti suicidi se non ti crescono le tette.
2. Non è detto che se non ti piace il calcio tu sia gay. Però se non ti piacciono le telenovele sei sicuramente lesbica.
3. Ti puoi innamorare senza essere derisa da tutti i conoscenti e non. Anche perché se ti innamori 10 volte al giorno non gliene frega niente a nessuno.
4. La testa è un organo ben separato dal pube... anche se spesso non si sa dove sia.
5. ...e funziona più di quanto gli uomini vogliano credere... (ci aprono anche le bottiglie!!).
6. L'organo sessuale femminile è uno dei più efficaci strumenti di potere al mondo.
7. Se lasci la tavoletta del water abbassata non è solo perché hai fatto la cacca, così un uomo può pisciarci comodamente sopra.
8. Puoi sempre rimediare agli errori di madre natura con qualche ritocco qua e là. Tanto è noto che i chirurghi estetici lavorano aggratis.
9. I lavori faticosi non li fai tu. Ma fai quelli umilianti come pulire le finestre, i cessi, i pavimenti, lavare i piatti, pulire il culo del bambino, mettergli la supposta.
10. Ti puoi permettere di piangere quando ti pare e piace.

10 buoni motivi per essere uomo

1. Le conversazioni telefoniche durano in media 30 secondi...ed hanno un contenuto medio di informazioni pari a zero.
2. Le scene di nudo nei film sono praticamente sempre femminili (tranne nei casi di geni strafighi come Ewan McGregor che si concedono sempre)
3. Sai come funziona un'autovettura. Ma ne sei talmente attacato da rasentare il ridicolo.
4. Una vacanza di 5 giorni necessita una valigia sola...e di un completo soltanto.
5. Il calcio la domenica (ma anche no)
6. Non devi eseguire dei monitoraggi sulla vita sessuale dei tuoi amici.
7. Le file per andare in bagno sono 80% più corte...ed il water e l' ambiente circostante il 90% più schizzato.
8. Riesci ad aprire i vasetti da solo
9. Vecchi amici non ti rompono le palle se aumenti o diminuisci di peso...ma se non vai alla partita di calcetto diventi rinnegato.
10. Lavanderie e parrucchieri non ti pelano vivo...il resto lo fanno le prostitute-signore delle pulizie-badanti.

l'atmosfera sa rendere con grande evidenza interni e raffinatezze d'un mondo perduto e tragico, lontano nell'aspetto e vicinissimo nelle emozioni. Gli scavi, quelli veri, sono a poca distanza da questa struttura del primo ventennio del secolo scorso, che un intervento da 3 milioni di euro ha saputo riscattare, dopo anni di declino e abbandono. A noi che visitiamo gli spazi del sottosuolo (del museo) non resta che abbandonarci alla poesìa della scoperta. Certo, niente a che vedere con l'emozione di quegli arditi che attraverso scavi, pozzi e cunicoli, per la prima volta si avventurarono nel ventre di un sottosuolo ricchissimo di sorprese, con l'intento di illustrare le dimore e la casata dei Borboni. Eppure questa gigantesca macchina virtual-scenica ha il pregio di coniugare sapientemente il meglio della tecnologia con i richiami emozionali degli elementi primi. L'effetto nazional poplare stile Quark (che un'acuta giornalista siciliana definisce alla Disney) si stempera nei profumi, nei vapori impalpabili d'acqua, nei giochi di luce e soprattutto nel rincorrersi lungo questo percorso virtual-museale di voci antiche e nuovissime . «Le voyage n'est nécessaire qu'aux immagination courtes» (Viaggiare necessita solo a chi è corto d'immaginazione) scriveva Colette. E dunque il consiglio è di abbandonarsi all'immaginazione, meglio se virtuale. E dimenticare. Dimenticare che la villa dei Papiri ha subito l'aggressione della furia vulcanica. E così, complice la realtà-irreale, lungo il tragitto i suoi colori riprendono forma, i colonnati risplendono e i capitelli caduti tornano a corona delle colonne dipinte. Villa San Marco si offre ai nostri occhi in tutta l'intensità dei suoi affreschi blu; la Villa Jovis, che fu di Tiberio, dalle sue altezze ci mostra panorami inusitati; i lupanari di Pompei si animano, e ansimano (ma solo per i più grandi: il badge che viene consegnato all'ingresso ai visitatori ci riconosce e accompagna, selezionando per noi la lingua prescelta e le immagini, con una scelta adattata nel linguaggio e nelle figurazioni alle esigenze dei più piccoli). E se nella Villa probabilmente appartenuta al suocero di Cesare, Calpurnius Piso Caesoninus, a parlare sono i filosofi, lungo le vie di Pompei incontriamo i centurioni e le schiave. Mav: orario 9-17, chiuso lunedì,
ingresso 7 euro, tel. 081 19806511. andateci ne vale la pena e la prima cosa di utile e divertente che potevano mai fare in campania