Creato da: carlo49annimilano il 14/08/2013
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« IL GIORNO IN CUIIL SENTIERO DELLA LUNA »

IL PICCOLO MAGICO AQUILONE

Post n°6 pubblicato il 15 Agosto 2013 da carlo49annimilano

 


La bimba guardava verso l'alto il suo piccolo aquilone colorato, era bellissimo vedere come il vento che veniva dal mare, e lambiva le spiagge infuocate, potesse farlo correre tanto in alto.
Lei sul bagno asciuga le correva dietro, senza mai distogliere lo sguardo, ammirata, ammaliata da tanta leggerezza, mentre continuava a salire verso l'alto, e la faceva correre per non perderlo di vista.
Ma aimè, continuando a salire, il filo finì, scappò via dal rocchetto che sosteneva con le piccole mani con tanto amore, le scese una lacrima lungo la guancia, chiamò il papà in aiuto per recuperare il suo amato aquilone.
Non ci fu nulla da fare,ormai era troppo in alto, e nemmeno il papà riuscì ad afferrare quel filo che poteva tirarlo giù, e ridarlo alla sua piccola che dispiaciuta cominciò a piangere.
Una cosa curiosa fu, come un gruppetto di persone cominciò a radunarsi li intorno, e alzando la testa osservavano quei magnifici colori che erano in alto nel cielo, e si facevano cullare dolcemente dal vento.
Dondolavano come se danzassero, il blu cobalto, il rosso fuoco e il giallo quasi ormai non si distinguevano più, ma la forma assumere, era così inebriante da non riuscire fare abbassare gli sguardi che continuavano a seguire questo dolce volo.
Ben presto le persone diventarono centinaia, poi migliaia e aumentavano sempre più, tutti a testa in su fissi a guardare l'aquilone nel cielo.
Questi cominciò ad attraversare il paese, arrivò al confine della grande città vicina e ne attraversò il cielo, continuando il suo viaggio, non si fermava mai, arrivò fino a toccare i cieli di tutto il mondo, fluttuando e continuando ad incantare tutte le persone e tutti i popoli.
Uomini, donne, bambini di tutto il mondo erano col naso all'insù ad osservarlo, quasi come se fossero stati stregati da quel piccolo e colorato aquilone, gli sguardi erano fissi, gioiosi, il mondo si era come trasformato in un'enorme campo di girasoli che alzano la testa al sorgere del sole.
Nell'aria non si respiravano più insofferenze verso gli altri, ma solamente un grande senso di pace, non si pensava più alle diversità di popoli razze o religioni, e poi era piombato dappertutto un silenzio totale, si percepivano solo lo sbattere delle ali degli uccelli che accompagnavano cantando con soavi melodie il volo incantatore, il leggero soffio del vento che lo pilotava come un comandate sa pilotare una nave, ma non aveva bisogno di una bussola per sapere dove andare, il suo viaggio era del tutto naturale, pareva sapere esattamente quali rotte seguire per giungere alla meta.
Improvvisamente tutte le mani si congiunsero e divennero una grandissima e unica catena, nessuno abbassava lo sguardo, ma in tutti era arrivato un senso incredibile di pace, di voglia di stare uniti, di dimenticare guerre e crociate, di vivere serenamente senza mai distaccare gli occhi da quel piccolo oggetto che librava libero nel vento.
Fece il giro del mondo intero,e poi arrivò di nuovo al punto in cui era scappato di mano alla bimba.
Planando dolcemente cominciò la sua discesa,sempre danzando nell'aria, era come vedere danzare un magnifico valzer viennese, leggero volteggiante meravigliosamente affascinante e intenso, atterrò piano piano ai piedi della bimba, il papà lo raccolse con dolcezza, lo porse alla sua bimba, che ne frattempo si asciugò le lacrime e sorrise felice.
Riprese il suo amato aquilone, dal quale non si sarebbe mai più separata, e camminando sulla spiaggia, rivolse un grazie al mare, lei sapeva adesso che il suo coloratissimo e piccolo aquilone era magico, era capace di portare la pace.

                                                        BY CARLO 

 
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