Caro tumore...
...ovvero come tornare a vivere dopo essere sopravvissuti« Star bene e non essere felici | The fast and the furious » |
Sono passati esattamente sei mesi da quando mi hanno operato. La mattina del 14 dicembre 2011 sono entrata in sala operatoria e un neurochirurgo a cui io personalmente consegnerei il Nobel mi ha letteralmente segato la testa e asportato quella massa malefica. Ho persino pensato di tatuarmela quella data, ma visto che alcuni tatoo sono pericolosi per le RM ho deciso di aspettare. Tanto non me la dimentico quella data!! Mi hanno avvisato pochi giorni prima, giusto il tempo necessario a sbrigare le pratiche, prenotare la sala e fare gli esami corretti. Ricoverata lunedì, operata mecoledì. L'anestesista mi aveva promesso qualche goccina di calmante, Valium o un suo cugino prossimo, e invece me la sono dovuta cavare da sola e tutto sommato è stato meglio così, con tutti i farmaci anestetici che mi hanno iniettato uno in meno mi ha fatto solo bene. Non ero agitata più di tanto all'inizio, sapevo bene a cosa andavo incontro: mi avrebbero operato DA SVEGLIA facendomi svolgere degli esercizi molto semplici per essere sicuri di non ledere una parte importante del cervello (stiamo parlando dell'area di controllo del linguaggio). Ho avuto modo di agitarmi nella fase preoperatoria, quando l'infermiera di sala ha tentato di infilarmi un catetere arterioso per la rilevazione della pressione arteriosa: arteria del polso sinistro rotta, arteria del polso destro rotta, arteria inguinale rotta (!!!!!!!!!!!), io in lacrime e una voce femminile che dice "allora mettiamole il bracciale"...ma pensarci prima??? In sala operatoria è andata anche peggio quando hanno tentato di infilarmi la cannula nasale per l'ossigeno, cui hanno dovuto rinunciare in favore del più classico e meno doloroso tubicino di plastica. In confronto il mitico catetere vescicale è stata una barzelletta. Dopo di che mi hanno fatto girare sul fianco destro, ingabbiato il cranio e addormentato giusto il tempo di aprire la scatola cranica.
Su un totale di sei ore mi hanno tenuta sveglia un'ora e mezza, ogni tanto dovevo contare fino a venti o riconoscere alcune semplici figure (credetemi che con un omone che ravana nel cervello non è facile contare fino a venti, per non parlare della pronuncia della parola "cavallo") mentre un gruppo di almeno 20 persone osservava e imparava (forse...). Alla fine sono riuscita a contare fino al benedetto numero 20 e mi hanno addormentata felice come una bambina di prima elementare perchè avevo finito di fare la mia parte. Ahimè non hanno fatto i conti giusti perchè l'anestesia è finita proprio nel momento in cui l'omone mi stava ricucendo lo squarcio e vi assicuro che un dolore così non l'ho mai provato prima, neanche me lo ricordo con precisione grazie a qualche meccanismo di autodifesa ma sono sicura di aver urlato all'anestesista di fermare il chirurgo altrimenti l'avrei fermato io. E sono quasi sicura che lei lo abbia fermato proprio fisicamente mettendogli la mano sul polso intanto che un altro medico mi ha fatto un'anestesia locale miracolosa.
In sala di rianimazione ho passato una giornata terribile, ho dormito pochissimo e ho dovuto pregare per avere un antidolorifico perchè la testa mi stava scoppiando (metaforicamente...), mi hanno anche fatto una trasfusione perchè avevo 7,5 di emoglobina quando il minimo sarebbe 12 e il catetere vescicale ha cominciato a dar fastidio. Anche il drenaggio, appeso al cranio come una palla dell'albero di Natale, mi dava fastidio, e ho disubbidito alle infermiere girandomi su un fianco perchè mi faceva male la schiena. A consolarmi c'era il crocifisso appeso al muro e l'esito positivo della TAC.
Quando il giorno dopo mi hanno spostato in reparto nella sala di semi-intensiva ho vomitato tutto l'acido creato dagli anestetici, ho mangiato qualcosina, mi sono fatta togliere il catetere (in pratica me lo hanno strappato da la sotto, non so se rendo l'idea) e anche il drenaggio...e sono risuscitata!! Anche perchè è venuto a trovarmi il bellissimo primario con gli occhi blu per farmi i complimenti...
Il resto della storia già la sapete: radio e chemio che continuerà ancora qualche mese, capelli in crescita inarrestabile e tanta gratitudine per chi mi è stato vicino. Spero di non avervi annoiato con questo resoconto così lungo, ciao e a presto!!
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