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L’Estonia si affretta a legislare sui casinò

Las Vegas in Europa? Diciamo un piccolo Las Vegas. Tallinn è la capitale dell'Estonia, ma anche un piccolo paradiso per i casinò, poiché conta poco più di 90 chilometri quadrati. Soltanto che le autorità iniziano non a volere più chiudere gli occhi, vista l'ampiezza del fenomeno. Finora, lo Stato lasciava fare senza troppo dovere ripetere, ma le cose potrebbero cambiare. “Colonia” ex sovietica, l'Estonia si è lasciata andare alle gioie del capitalismo del gioco.

Questo paese sarebbe diventato la terza destinazione europea per i giocatori del continente dopo l'Inghilterra e l'Irlanda. L'economia di Tallinn che è già considerata per essere una delle destinazioni più accativanti dell'Europa, potrebbe anche distinguersi ai corsi dei prossimi anni per essere il più bleffante del continente. Secondo alcuni giornalisti, la città è bene partita per diventare la capitale del poker. Se lo stato chiudesse gli occhi finora, è che il prodotto grezzo dei giochi di casinò non gli riportava meno di 30 milioni di euro, cosa colossale per un così un piccolo paese. Soltanto le ultime cifre che riguardano la dipendenza degli Estoni al gioco appaiono inquietanti.

Secondo questo studio, quasi il 2% della popolazione sarebbe costituito da dipendenti al gioco e presenterebbe disordini conseguenti. Lo stato estone si prepara dunque a fare uscire il grande gioco. Così una legge è in preparazione, con alcuni marchi forti. Ad esempio, un casinò dovrà sfruttare almeno 40 slot machine, i piccoli stabilimenti sarebbero coloro che attirano più i giocatori dipendenti. La misura prevede anche di allontanare i casinò da alcuni punti nevralgici, come le scuole, istituti universitari, ecc. Questa misura dovrebbe essere esaminata in autunno.