Creato da luigiderosa_2009 il 21/07/2009
 

SCRITTI E IDEE

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scrittori sconosciuti e piccoli editori

Post n°152 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

Foto di luigiderosa_2009´

Situazione AUTORI disperata ma non seria!

Dinanzi alle proposte degli editori “squali”, di reazioni non ne ho più.
Sono avanti con gli anni. In occasione del mio ultimo romanzo pubblicato nel 2009 inviai 70 lettere a 70 librerie i cui nominativi mi furono forniti dal mio editore (che ha il buon senso si inviare 5 copie in conto deposito a sue spese)e il ritorno fu ZERO!
Nel 2010,benché abbia ricevuto due buone recensioni su 2 notiziari informativi che tirano oltre 200.000 copie mensili,(ripeto 200.000 al mese) il risultato è stato quasi ZERO!!!
IN ITALIA ABBIAMO QUALCOSA CHE NON VA.
Non credo all’indifferenza dei librai e dei piccoli editori. Credo più alla loro disperazione. In una nazione che butta miliardi di euro per produrre sottocultura che ci possiamo aspettare noi scrittori piccoli, sconosciuti, temibili, fastidiosi, invidiati?
All’alta classe di persone promotrici o sostenitrici del libro interessa solo la fascia di scrittori che fanno cassa per le loro più svariate caratteristiche.
Mi ricordo (circa 30 anni fa) il consiglio di un caro amico libraio che, per darmi coraggio, dopo l’uscita della mia prima raccolta di racconti di mare, visti i deludenti esiti delle vendite al banco, mi suggerì (e ne era convinto)di buttarmi, con una pila di libri, dal traghetto Napoli Ischia,dopo avere informato qualche giornale dell’insano proposito! Non lo feci, sono un vigliacco.
Purtroppo la cultura è affare di stato e tu sai bene che tipo di stato abbiamo. ATIPICO.
Qui, tra holding editoriali, distribuzione ingessata, norme fiscali sui depositi e sulle giacenze di magazzino, gente che non vuole leggere, editoria che s’ingrassa a ogni inizio di anno scolastico con i libri di testo, ancor man, soubrette e calciatori, santoni, eretici, professori, politici, scrittori di casta, e poi edicole di città stazioni aeroporti su canali distinti e separati, librerie appartenenti a holding e a circuiti particolari, di spazio per un cristo che ha diritto a scrivere e tentare di essere letto, ne rimane davvero poco. A questo aggiungo l’impotenza dei fantomatici sindacati per scrittori.
Resta solo da sperare che gli aspiranti scrittori formino una loro associazione legata a qualche carro politico, di qualunque colore, e forse si vedrà qualcosa in moto.
Mi dispiace concludere con tale riflessione, ma non vedo per me via d’uscita, a meno che non mi butti dal grattacielo Pirelli, trascinando una modella dell’omonimo calendario. Auguri e coraggio!

SCRITTORI SCONOSCIUTI DELLA TERRA, UNIAMOCI

 
 
 

alghe di luna

Post n°151 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

Alghe di luna

 

La strega, nel calore bahiano,

vuole cavalcare la mia ombra

liquefatta dai mesi di mare.

Per sette dollari mi formula

certe astrusità imprevedibili,

accenna un amore non nato,

inventa diceria e sa di donna.

Mi ha scambiato per turista:

forse ho in viso sapore liberale.

Mi costringe a bere un infuso

di alghe di luna nate a Salvador,

sotto il velo di timida marea.

Spaccato io stesso son perduto

nella sua macumba non vedo

che miraggi fumosi d'amore

e con mia carne ed ossa entro

nel suo giovane respiro caldo.

 
 
 

narrativa e narcotraffico

Post n°150 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

 booktrailer: perché ne ho abbandonato una copia al molo Beverello

lìintreccio

Il porto

Io, la nave, l'ho abbandonata da un pezzo. Mi è rimasta, tuttavia, una sorta di malattia dei cassoni, quella che affigge certi vecchi palombari a riposo i quali, per sentire meno le afflizioni dei fastidi provocati dalle innumerevoli ore d’immersione fatte in molti anni di lavori navali, si recano al porto in cerca di colleghi, indossano di nuovo lo scafandro, si fanno calare adagio sul fondo e vi restano la quantità di minuti che serva a ridurre la pena delle ossa e dei muscoli.

A volte torno al porto, il più vicino, e i pori mi si riaprono come da ragazzo quando, seduto su una bitta del molo, leggevo G.B. Rossi e restavo ore intere a fissare le navi in partenza lasciando scorrere nella fantasia immaginari viaggi che poi, da giovanotto, terminato l'istituto nautico, divennero reali con gli anni d'imbarco.

Così, all'inizio del 2011, tornato a Napoli dopo una lunga assenza, sono capitato al molo Beverello e ho deciso di abbandonarvi una copia dell'Intreccio. Il porto rappresenta il punto di fuga, il buco d'acqua attraverso cui fuggire in cerca di se stessi. Il capitano Jean Paul (personaggio principale del romanzo ambientato in Colombia) camminando lungo la banchina di Puerto Colombia, dice che ...il porto è un bacino mutevole in cui si versano i fiotti del commercio di ogni genere. Le norme, nel porto, sono precise ed è tassativo conoscerle. Là, marinai, camalli e facchini, armatori e spedizionieri, vivono confusi sulle banchine e sotto i picchi di carico, dove sbarcano esseri di ogni razza, con un miliardo d’interessi diversi, pronti a risalire a bordo con le ombre serali compiute le loro pratiche, o determinati a sparire nelle strade adiacenti alle banchine e poi nella città. Qualcuno, senza i regolari visti, magari con il passaporto falso, fuggito dalla sua nazione, o da qualche oscura minaccia, trova i modi per passare la dogana. Ai faccendieri, orbitanti intorno ad un qualunque astro marittimo che frutti denaro, poco importa se restano fuori o dentro le norme del diritto commerciale. (Le transazioni poi si compiono con la semplice pressione di un tasto). Un porto è un’oasi insostituibile, dove riparare il guscio di ferro, o il corpo stracco, senza scordare che pochi, là dentro, sono abituati a salutare con un gesto cortese...

Il narcotraffico è argomento del testo. Esso presuppone non solo coltivatori, compratori all'ingrosso, venditori e consumatori (di lato a scontri, vittime, soprusi e aberrazione) pure un'organizzazione che si faccia carico del trasporto. Il porto, pertanto, è parte attiva in una vicenda sporca quanto il narcotraffico.

Avrei potuto scegliere l'ambientazione del porto di Napoli, ho preferito Puerto Colombia perché questa bellissima terra mi ospita da molti anni (la città natale, con l'avvicinarsi dell'età dei ricordi, la sogno come dal fondo di un pozzo) e la natura tropicale stessa presenta colori che tradotti in parole possono rilasciare essenza più incisiva.

Mi piace l'idea del booktrailer.

Forse, un giorno, un lettore molto curioso, terminato il romanzo trovato per caso, vorrà ripercorrere l'itinerario di una tonnellata di cocaina da contrabbandare e dovrà recarsi al porto per cominciare la sua avventura, Potrà imbarcarsi a Napoli, a Barranquilla, a Hong Kong, o dove sia, ma dovrà avere in tasca il biglietto di viaggio che userà per la placare la fantasia, in prima classe, "andata e ritorno" con una nave che lo porterà dove non aveva mai immaginato.

 
 
 

Roberto Moriconi

Post n°148 pubblicato il 07 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

OCCHIO (incisione tridimensionale su acciaio)

 Foto di luigiderosa_2009

"Guardare è un'opzione di altissimo rischio e tu sei l'obiettivo"
(Rio de Janeiro 1964)

 

O Planeta dos Homens


Roberto Moriconi, 1964

Estamos vivendo a pré-história do século XXI, somos seres primitivos da era industrial, da civilização de massas. Somos os primeiros a sentir o impacto total de uma vivência planetária e coletiva. Estamos ligados ao planeta terra unicamente pelas leis físicas e químicas, as quais estabelecem a energética de nossa natureza anterior e posterior, assim como a espiritualidade para nossos antepassados representava essa energética, esse dinamismo puro. Nossa paisagem é o nosso modelo, lógico, antropomorfo, uma decorrência natural de nosso próprio corpo, interessa-nos apenas na medida de sua edificação, função imediata e manutenção.

Stiamo vivendo la preistoria del XXI secolo, siamo esseri primitivi dell'era industriale, della civilizzazione di massa. Siamo i primi a sentire l'impatto totale di un vivere planetario e collettivo. Siamo legati al pianeta Terra unicamente dalle leggi fisiche e chimiche, le quali stabiliscono l'energetica della nostra naturalezza, anteriore e posteriore, così come per i nostri antenati la spiritualità rappresentava tal energia: un dinamismo puro.

Il nostro paeseggio è il nostro modello, logico, antropomorfo, una decorrenza naturale del nostro corpo, che ci interessa appena nella misura della sua costruzione, funzione immediata e manutenzione.

link  http://www.museuvirtual.com.br/

 
 
 

Carlos Araujio

Post n°147 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

Carlos Araujio è "pai do santo", esperto di macumba, scrisse diversi romanzi, molti ne tradusse al portoghese. Compose un ABC degli Orixà per orientare i curiosi.

Vive a Rio de Janeiro.

 

 Foto di luigiderosa_2009

 
 
 

Esdras do Nacimento (presentato da Giovanni Ricciardi)

Post n°145 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da luigiderosa_2009
 

Solidão em Família - Esdras do Nascimento

 

 

 

Esdras do Nacimento, scrittore brasiliano, dice di se stesso:

 

“Para compreender e para compreender o mundo em que vivo. È um processo de apreensão da realidade, de compreensão. Eu não consigo entender como é que alguém pode viver sem escrever. Eu entendo, por exemplo, o suicídio de Hemingway: ele escreveu muita coisa, boa ou ruim, teve uma vida muito movimentada e um belo dia descobriu que não conseguia botar no papel as coisas que pensava. Em circunstância semelhante, eu me suicidaria também, porque eu não consigo me imaginar sem estar escrevendo alguma coisa. O dia em que não escrevo é como se não tivesse tomado banho! Por que o passarinho canta e voa? Não sei. Ele pode deixar cantar? Não! O escritor, então, não pode deixar de escrever... É difícil... Eu preciso escrever, fisicamente até; o contato com a máquina de escrever é uma coisa sensual, erótica. Eu preciso disso”.

 

Fonte: RICCIARDI, Giovanni. Escrever 2. Bari: Ecumênica Editrici scrl, 1994.

 

PERCHE' SCRIVO?

"Per capire e per comprendere il mondo in cui vivo.
E' un processo di apprendimento della realtà, della comprensione. Non riesco a capire come e perché qualcuno possa vivere senza scrivere. Capisco, a esempio, il suicidio di Hemingway: scriveva tante cose buone o cattive, ebbe una vita movimentata e un bel giorno scoprì di non riuscire a mettere sul foglio ciò che pensava.
In simile circostanza io pure mi suiciderei, poiché non mi posso immaginare senza scrivere nulla. Quando sto senza scrivere mi sento come se non mi fossi lavato! Perché il passero canta e vola? Non lo so. Lui può smettere di cantare? No!
Lo scrittore, pertanto, non può smettere di scrivere... E' diffcile... Io ho bisogno di scrivere, ecco, fisicamente; il contatto con la macchina da scrivere è un fatto sensuale, erotico. Io ho bisogno di questo".

 

Fonte: RICCIARDI, Giovanni. Escrever 2. Bari: Ecumênica Editrici scrl, 1994.

 

 
 
 

Torneo letterario Ioscrittore

Post n°143 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Il comunicato di GeMS:

Cari partecipanti,


stiamo ultimando la valutazione delle letture delle trenta opere finaliste. Abbiamo coinvolto le nostre direzioni editoriali, lo staff del Torneo Letterario, molti dei lettori che leggono abitualmente per noi e insieme a noi le proposte che arrivano dall'Italia e dall'estero.


Sono state già opzionate dalle nostre case editrici cinque tra le trenta opere finaliste: Gala, Il rumore dei tuoi passi, Las-Pezia Gothic, Sto bene, è solo la fine del mondo, Tempo tagliato, e il romanzo Il giorno del Giudizio, arrivato in semifinale. Ma le nostre letture non sono terminate. Non è detto che anche qualche altra tra le opere che pubblicheremo in e-book non avrà poi anche un'edizione cartacea. Sono molti i giudizi positivi che stiamo raccogliendo.


Questo risultato va ben oltre le nostre aspettative. Ancora una volta grazie a tutti i partecipanti del Torneo che con le loro opere hanno dato vita in rete alla più vivace comunità di amanti della scrittura. Questo ci incoraggia a pensare alla prossima edizione del torneo.


Ci piacerebbe pubblicare qualcuna delle opere in e-book entro l'anno e stiamo lavorando per raggiungere il traguardo di Natale. Ve ne daremo notizia presto attraverso il sito e con un messaggio personale vi avviseremo dell'uscita dei vostri e-book.


Appuntamento a presto con gli altri aggiornamenti del Torneo

 
 
 

Giuseppe Garibaldi

Post n°142 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Giuseppe Garibaldi studiò presso la scuola nautica e conseguì la patente di capitano di lungo corso. Navigò in America del Sud. Nel 1857 comprò in Inghilterra il veliero Emma e fece vela per il Mediterraneo. Avvicinandosi a Caprera incagliò e dovette abbandonare la nave. Decise di passare all'agricoltura e ciò gli permise di scrivere due romanzi: Clelia e Italia. 

 Foto di luigiderosa_2009

(foto derechos reservados por rbw2007)

 
 
 

Joseph Conrad

Post n°141 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

La permanenza nella scialuppa di salvataggio dopo l'affondamento del piroscafo Palestine, nel 1883 al largo di Capo Giava, fornì a Conrad la forza di spirito per mettere mano al romanzo Youth!

 

 
 
 

Malcom Lowry

Post n°140 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Ultramarine fu scritto da Lowry dopo che lo scrittore ebbe abbandonato dapprima il Pyrrhus e dopo il Fagervik

 
 
 

William Stead

Post n°138 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Lo scrittore William Stead morì la notte del 15 aprile 1912 nell'affondamento del Titanic. Alcuni anni prima Stead aveva pubblicato un romanzo sul naufragio di una nuova nave: How the Mail Steamer went down in Mid Atlantic by a Survivor!

 
 
 

elsa natali

Post n°137 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

 
 
 

Giordano Bruno

Post n°136 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Mi succede, da un pò di tempo, d'immaginare un dialogo con Giordano Bruno.  Il senso scivola verso il significato dell'Universo. Non mi piace sapere che la sua idea d'eretico, (affermante che Universo Infinito  e Dio erano infine la stessa Sostanza) lo condusse alla brutta fine che tutti sanno. Per me l'Universo è un Essere pensante, capace di stabilire le sue proprie leggi, di correggere, modificare, giocare con i piccoli presuntuosi sparsi qua e là per il vuoto cosmico. In questo presente non reale, siamo solo delle piccole idee nelle mente del Creatore. Per essere d'accordo con me, credo sarebbe stato sufficiente che i carnefici dell'eretico si fossero trovati dinanzi all'oceano in una notte di tempesta. Nulla di meglio, a questo punto, che poetare e cacciare fuori l'anima del navigante scappato alla tempesta. Che Dio mi perdoni!

Foto di luigiderosa_2009

 
 
 

Natale 2010

Post n°135 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

natale ha pieno significato solo per i crisìtiani che lo celebrano adattando il loro spirito alla parabola di Gesù.

per tutti gli altri o ha un significato consumistico, materialista, ludico, o non esprime alcun atto pratico.

sono contento di sorridere dinanzi all'ingenuità delle statuine di un presepe:

torno bambino e mi scordo dell'irritante  torpore che circonda molte persone.

 
 
 

claudio bonanni

Post n°134 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

QUANDO IL PITTORE SA ESSERE ANCHE POETA!

 
 
 

giuliana bellorini

Post n°133 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009

 

Senza titolo

Trepida ti aspetto
E ad ogni minuto
Ti sento arrivare
Rumore simile
Un errore
E' iniziato a fare freddo
Sei partito spigliato
E adesso, ho paura
che ti sia successo qualcosa

 
 
 

sergio bedeschi

Post n°132 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 
Tag: poesie

Il canto delle nuvole

Nuvole passano,
spinte dal vento
verso oriente.
Hanno le forme
delle mie fantasie
e dei miei sogni:
mutevoli come illusioni,
festose incrociano
le spiagge romane
verso i freschi colli.
Vorrei giacere
sopra le spume bianche
per assistere
ai loro giochi
e ascoltare
le loro canzoni.

 

 

 
 
 

franco gentilucci

Post n°131 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 
Tag: poesie

dalla raccolta L'orma di venerdi

Quanti incontri non avvenuti
quante voci lasciate alle spalle
quanti volti sfuocati nell'ambigua
galleria delle vite possibili
che non furono mie per accidenti
desueti, -per infelici
disguidi- quante corinci
rimaste vuote alle mie pareti
quante lettere senza risposta
quanti segnali in codice
sconosciuto,identikit
pazienti ed inutili,tracce perdute
sulla sabbia mobile di lidi
mitralici,dove resiste sola
indistrutta insidiosa
l'orma di Venerdì.
 
 
 

Ezra Pound contro l'usura

Post n°130 pubblicato il 26 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 
Tag: poesie

Contro l'Usura

Con Usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v'è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l'Annunciazione dell'Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa, ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio

CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l'usura, spunta
l'ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fé con usura
Duccio non si fé con usura
né Pier della Francesca o Zuan Bellini
né fu la "Calunnia" dipinta con usura.
L'Angelico non si fé con usura, né Ambrogio de Praedis,
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero
Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigiano
tarla la tela nel telaio, non lascia tempo
per apprendere l'arte d'intessere oro nell'ordito;
l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra i giovani sposi

CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
Carogne crapulano
ospiti d'usura.

 
 
 

escritorasyescrituras

Post n°129 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da luigiderosa_2009
 

Revista Internacional de Culturas & Literaturas

La revista digital del Grupo de Investigación Escrituras y Escritoras es un ámbito de difusión de propuestas teóricas, de creación literaria, así como un foro abierto y plural de debate sobre las más variadas propuestas que giran en torno a los discursos de género, la semiótica y los estudios culturales.

Los feminismos pretenden ser analizados, debatidos e investigados desde las más diversas áreas de estudios, además de integrarlos a los ámbitos de investigación contemporáneos como los poscoloniales e interculturales, la renovación que los estudios culturales le suponen a la filología y a la semiótica de raíz más lingüística.

Los medios de comunicación y los cambios en la representación, con mutaciones radicales como los que están promoviendo los simulacros propiciados por las nuevas tecnologías, así como los tradicionales ámbitos de representación literaria, cinematográfica, pictórica y de las artes en general, no serán descuidados en esta publicación de carácter internacional.

La publicación pretende ser un puente de comunicación constante con las investigaciones que sobre estas temáticas se están realizando en América, áfrica y Europa.

Directora
  • Dra. Mercedes Arriaga Flórez

 
 
 

BUONA GIORNATA

 

BOOK TRAILER


romanzo

 

 

NARRATIVA

 

La toscanizzazione!

la lettura è un esercizio che stimola le aeree associative del cervello, perciò chi legge ragiona meglio!

lìintreccio

 

L'INTRECCIO(il caso416)


una storia colombiana, un thriller eclettico.

 

 

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