Catholic Mind

Essere cattolici cristiani nel terzo millennio

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

 

« Oggi la chiesa ricorda...Il libro del giorno »

Oggi la chiesa ricorda...

Post n°645 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da catholicmind

S. Callisto

Aveva quattro anni quando un giorno la mamma rimase a letto indisposta. Il fratello e la sorella non rinunciarono ai consueti giochi fuori casa; il piccolo Callisto rimase tutto il giorno accanto alla mamma. S'era arrampicato sul grande letto, e rannicchiato accanto a lei assopita nel sonno. La sua vocina la rassicurava: "Dormi tranquilla, mamma, sono io qui che veglio"".
Callisto Giacomo Caravario acquisirà dalla madre non solo le sembianze fisiche, ma un animo delicato e sereno, e specialmente un intenso rapporto con Dio Padre rafforzato da una fiducia continua nella Provvidenza.
Possiamo conoscere fatti e vicissitudini della sua vita fisica e spirituale dalle pagine del diario e dalle numerose lettere che Callisto inviò alla madre. È stato osservato che "non si leggono, senza viva soddisfazione, le lettere alla mamma, nelle quali si rispecchia lo spirito di sacrificio del missionario che abbandona generosamente ogni legame, anche il più dolce e sacro...".
Nato il 18 giugno 1903 a Cuorgnè (Torino), frequenta parte delle scuole elementari presso l'istituto salesiano San Giovanni Evangelista a Torino; l'annesso oratorio diventa per il giovane Caravario la sua seconda casa. Compiuti gli studi ginnasiali a Valdocco, si fa novizio nell'agosto del 1918 ed entra quindi definitivamente nella comunità salesiana.
Nel 1921 incontra monsignor Luigi Versiglia, al quale promette chiaramente di raggiungerlo in Cina. Sente il completamento della sua vocazione nel farsi missionario.
Dopo la maturità classica è inviato come assistente degli artigiani presso l'oratorio di Valdocco: con i suoi allievi crea un rapporto sereno, a volte anche severo, ma sempre costruttivo.
Nell'ottobre del 1924 i superiori lo destinano alle missioni cinesi. Il distacco dalla sua terra e dalla madre è doloroso, ma Callisto interpreta tutto come un dovuto sacrificio per la completezza del suo farsi servitore in Cristo. Struggenti sono le lettere che scrive alla madre.
Si ferma due anni nella missione di Shanghai e affronta con decisione e impegno anche lo studio approfondito della lingua cinese. Scrive alla mamma: "Stiamo studiando il cinese. A vent'anni imparo a scrivere e a balbettare. Sia anche questo nel nome del Signore. Noi siamo contentissimi. Pensiamo all'ltalia, perché è impossibile non pensarvi, ma siamo felicissimi di essere in Cina... Mia buona mamma, prega per il tuo Callisto, affinché possa imparare un po' facilmente questa lingua, che è assai difficile, e possa così fare del bene. Mamma non la dimentico mai: ogni tanto guardo il suo ritratto e la raccomando alla Madonna".
Grande è la sua soddisfazione quando riesce ad esprimersi nella lezione di catechismo in cinese.
Nel 1926 l'esercito comunista obbliga i cattolici ad abbandonare le attività in Shanghai. Al giovane chierico costa molto lasciare quella missione e trasferirsi nell'isola indonesiana di Timor. Il periodo di permanenza nell'isola è di soli due anni: la comunità salesiana si dovrà ritirare, ben presto, anche da lì.
Completati gli studi teologici, Callisto aspira a diventare sacerdote di Cristo, ma data la non immediata disponibilità del vescovo, la sua ordinazione viene rimandata.
Nell'aprile del 1929 parte da Timor per raggiungere la Cina e così il 19 aprile del 1929, pieno di gioia, può comunicare la notizia alla madre: "Avrò la fortuna di essere sacerdote proprio nel mese di maggio, in prossimità della festa di Maria Ausiliatrice. Non è una vera delicatezza che mi usa la Madonna? Tu ravviva il coraggio. Avere un figlio sacerdote è una grande grazia e un grande onore. Coraggio! In Paradiso il Signore ti ricompenserà di tutti i sacrifici fatti per suo amore".
Nel febbraio del 1930 don Callisto, che opera nella comunità di Shiu-chow, viene destinato ad accompagnare monsignor Versiglia nella visita pastorale alla missione di Lin-chow. Dopo un viaggio in treno fino a Linkong-how, con una piccola barca cinese partono accompagnati da una esigua comunità, composta da uno studente di dieci anni, due donne, una cristiana anziana e una giovane catechista; completano la spedizione la padrona della barca, un figlio ventenne e due servi. Un drappo bianco con la scritta in cinese "Missione cattolica" sventola in posizione ben visibile.
Durante il viaggio si imbattono nei pirati, che dopo aver percosso don Caravario e monsignor Versiglia, li uccidono barbaramente. E' il 25 febbraio 1930.
Beatificato il 15 maggio 1983.
Proclamato santo il 1° ottobre 2000 col folto gruppo di martiri cinesi.

Fonte: www.santiebeati.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: catholicmind
Data di creazione: 01/07/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2titu1960clementina.gisonnam.muzzopappagaia.6alfioromasritorigacrombettea.apprattonapereat50eusoig66p.antoniomariavolpino1104zpq
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963