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Essere cattolici cristiani nel terzo millennio

 

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Messaggi di Novembre 2013

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2574 pubblicato il 30 Novembre 2013 da catholicmind

Cari amici,

la Regina della Pace nei suoi messaggi alla parrocchia è instancabile nell’esortare alla preghiera.
Per questo periodo di Avvento ci invita in modo particolare alla preghiera del cuore, aprendo “profondamente la porta del cuore”.

Pregare col cuore significa aprirlo in modo tale che Dio vi possa entrare per potervi dimorare. Allora il cuore diviene il luogo della preghiera, dove si ascolta Dio e ci si rivolge a Lui con la fiducia dei figli.

Solo entrando nel nostro cuore Dio può irradiare la sua grazia, riscaldandolo, illuminandolo e sostenendo la nostra fragile volontà.

Dio non ci toglie la libertà, però può attirarla verso il bene, mostrando la grandezza del suo amore e così guidarci sulla via della salvezza.
"Allora l’Altissimo potrà operare sulla vostra libertà e inizierà la vostra conversione".

La preghiera dà inizio alla conversione e la accompagna lungo il cammino. Con la preghiera umile e continua la fede si ravviva e diviene una grande luce che ci fa comprendere la pochezza delle cose che passano e la grandezza di Dio.

Pregando comprenderemo “che qui sulla terra tutto è effimero” e così potremo dire con tutto il cuore “Mio Dio e mio tutto”.

La preghiera prepara la culla del cuore ad accogliere il Bambino Gesù nel prossimo Natale.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2573 pubblicato il 14 Novembre 2013 da catholicmind

Cari amici,
uno dei temi centrali dell’azione pastorale di Papa Francesco è il risveglio della vita sacramentale in un momento in cui molti cristiani si accontentano di una fede fai-da-te, senza attingere alle fonti della grazia che sono i sacramenti.

Il Papa ha invitato più volte a riscoprire l’importanza del nostro Battesimo, grazie al quale abbiamo ricevuto il dono della fede e della grazia, divenendo figli di Dio e membri della Chiesa. Ogni cristiano, ha detto Papa Francesco, dovrebbe conoscere il giorno del suo battesimo per poterlo festeggiare.
“Il Battesimo è in un certo senso la carta d’identità del cristiano, il suo atto di nascita, e l’atto di nascita alla Chiesa. Il primo compleanno è quello della nascita alla vita e il secondo compleanno è quello della nascita alla Chiesa”.

Papa Francesco insiste molto anche sulla Confessione perché ci ridona la grazia dell’innocenza battesimale, dopo che l’abbiamo perduta col peccato.
“Quando noi andiamo a confessarci delle nostre debolezze, dei nostri peccati, andiamo a chiedere il perdono di Gesù, ma andiamo pure a rinnovare il Battesimo con questo perdono. E questo è bello, è come festeggiare il giorno del Battesimo in ogni Confessione.
“Pertanto la Confessione non è una seduta in una sala di tortura, ma è una festa. La Confessione è per i battezzati! Per tenere pulita la veste bianca della nostra dignità cristiana!”.

“Il Signore Gesù è tanto buono e mai si stanca di perdonarci. Anche quando la porta che il Battesimo ci ha aperto per entrare nella Chiesa si chiude un po’, a causa delle nostre debolezze e per i nostri peccati, la Confessione la riapre, proprio perché è come un secondo Battesimo che ci perdona tutto e ci illumina per andare avanti con la luce del Signore”.

La Regina della Pace, fin dall’ inizio delle apparizioni, aveva messo il dito sulla piaga  e indicato la guarigione con queste parole profetiche:
“Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, sopratutto il primo Venerdì o il primo Sabato del mese. Fate ciò che vi dico! La confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confessassero una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite” (06-08-1982).

 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2572 pubblicato il 07 Novembre 2013 da catholicmind

Messaggio del 25 ottobre 2013

Cari figli! Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi. Perciò figlioli, nella semplicità del cuore cercate dall’Altissimo che vi dia la forza di essere figli di Dio e che satana non vi agiti come il vento agita i rami. Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate soltanto la sua volontà e allora in Lui troverete gioia e pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio del 2 novembre 2013 (Mirjana)
Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate. Il Padre Celeste è in ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome. Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli. Come Madre desidero che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste. Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio. Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza. Vi ringrazio

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2571 pubblicato il 07 Novembre 2013 da catholicmind

Cari amici,
l’amore per Dio, per se stessi e per il prossimo sono intimamente uniti e sono un dono da chiedere a Dio nella preghiera.

Il messaggio della Regina della Pace del 2 Novembre ribadisce un insegnamento particolarmente caro a papa Francesco: Dio va amato nel prossimo. “Quando amerete Lui, amerete voi stessi e il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate”.

L’amore di Dio va chiesto aprendo il cuore alla preghiera, in modo particolare nei Sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. Quando il cuore è toccato dall’ amore del Padre celeste, si apre al prossimo e vede in esso la presenza di Gesù, da amare e da servire.

Anche l’amore per se stessi fa parte del dinamismo dell’amore. Si tratta di avere su se stessi quello sguardo di misericordia che Dio ha su di noi. Se Dio ci perdona, perché non dovremmo perdonare noi stessi?

L’amore di Dio va alimentato nella preghiera assidua. Dio infatti conosce tutti per nome e invita ognuno a rapporto personale con Lui: “Figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre”.

In questo modo ci uniamo fra di noi, formando con Gesù la comunità dei figli di Dio e, elevandoci al di sopra delle vanità della terra, aiuteremo gli altri ad avvicinarci gradualmente al Padre celeste.
Questa unità va perseguita pregando per i Pastori, perché siano ricolmi dell’amore di Gesù, che ha dato la sua vita per la nostra salvezza.

 
 
 
 
 

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Un blog di: catholicmind
Data di creazione: 01/07/2007
 

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