...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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PLANNING GIORNALIEROORE 6.40: lancio della sveglia contro la parete che divide camera mia da quella del mio vicino 16enne (sempre in ritardo per altro...in questo caso si può parlare di "atto di pubblica utilità" o di "generosità di vicinato") ORE 6.55: Mi arriva inattesa al cervello l'informazione che in effetti sto "gongolando" a letto da ben 15 minuti ORE 7.00: Mi alzo,mi trascino in cucina e faccio colazione ORE 7.08: Mi preparo per uscire e mossa da un gesto di masochismo cosmico, preparo anche la "borsa per la piscina" Ore 7.55: Esco di casa con un ritardo sulla tabellina di marcia di 28 minuti Ore 8.00: Noto parcheggiata fuori dal bar l'auto di un mio amico... sarebbe da villani non fermarsi a salutare Ore 8.32: Arrivo in ufficio... 42 minuti di ritardo NUOVO RECORD (lo sguardo del capo non riesce a farmi godere appieno del risultato raggiunto!!!) Ore 9.30: Vado a trovare un fornitore nuovo. Ha promesso cappuccio e brioche Ore 11.00: Rientro in ufficio, controllo le telefonate, faccio un giro in produzione. Ore 11.40: Lavoro Ore 12.00: Vado in piscina Ore 13.30: Rientro (forse) dalla piscina Ore 14.00: Pausa caffè (nel mio caso "Pausa cioccolatte") Ore 14.30: Controllo che gli ordini che ho mandato via mail siano in effetti stati ricevuti e concordo con i miei fornitori quando posso passare a ritirare i miei doni di natale Ore 16.00: Pausa caffè Ore 16.30: Lavoro Ore 17.00: Organizzazione serata Ore 17.30: Riunione con il capo Ore 18.00: Saluto tutti e me ne vado Ore 18.30: Finalmente a casa!!!!!!! |
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 15:18
Inviato da: pesciolino.77
il 16/11/2012 alle 18:06
Inviato da: isotta_f
il 16/01/2012 alle 14:28
Inviato da: poppy_gio
il 06/06/2011 alle 19:55
Inviato da: MUOIOOOOOOOO
il 17/11/2010 alle 16:05