...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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Ieri sera…ore 20.55… Roma-Milan…
La casa ovviamente invasa da amici (alcuni non mi pare di riconoscerli)…
Butto lì amichevolmente…
“Cacchio però Kaka…come si è imbruttito da quando si è sposato”
Non lo dico con convinzione! Non ho idea di come fosse prima…ma mi diverte sempre molto, mentre tutti sono concentratissimi, buttare lì qualche cazzata distraente…
“Eh l’hai notato eh?”
“Eh già…”
“E’ perché adesso tromba!!!”
“Ah prima no?”
“…lui è arrivato vergine al matrimonio…”
“Ah però!”
“…lui sì… lei no…”
(due ore di risate… mmmmmah!)
“Ah lei no?”
“No lei in Brasile la chiamano “La puttanao” ahahahha”
(altre due ore di risate…)
“Mah!”
“Fa anche un po’ schifo… prima canalizzava le tensioni nel bel gioco… nel pallone…”
“E ora?” (PERCHE’ NON STO ZITTA???????????????)
“Ora canalizza tutto nella patatina!!!!”
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CREDO STIANO ANCORA RIDENDO…
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."