Studenti e ambientalisti di ogni età, giovani dei centri sociali ed esponenti politici di varia estrazione, attivisti di associazioni e di comitati territoriali, ma soprattutto tantissimi cittadini dei Castelli e del litorale sono tornati a manifestare ieri ad Albano contro la costruzione dell’inceneritore alla discarica di via Roncigliano a Cecchina. Quasi cinquemila, secondo gli organizzatori del coordinamento No Inc, poco meno della metà stando alle valutazioni della questura, i partecipanti al più imponente corteo di questi anni che ieri pomeriggio si è avviato da piazza Mazzini ad Albano per raggiungere prima Ariccia e infine Genzano.
Il nuovo corteo di protesta è stato senza alcun dubbio il più partecipato e testimonia dell’esponenziale crescita del dissenso maturata negli ultimi mesi: e ora, va ricordato, siamo a ridosso della discussione di merito al Tar del Lazio dei tre ricorsi presentati dal coordinamento No Inc sostenuti da molti comuni dei Castelli e del litorale. Dopo l’udienza del 27 ottobre serviranno, però, almeno due mesi per arrivare a sentenza.
Rilevante anche l’inedita e ufficiale partecipazione di molte forze politiche locali e di autorevoli esponenti del Pd provinciale e regionale fra i quali l’assessore provinciale Amalia Colaceci, il consigliere provinciale Ugo Onorati e quello regionale Carlo Ponzo. Finora solo la sinistra radicale aveva preso una chiara posizione di contrarietà al progetto. Presenti molti amministratori locali con la giunta di Albano al gran completo, i primi cittadini di Ariccia, Lanuvio, Genzano, Castel Gandolfo e Rocca di Papa, tanti assessori e consiglieri comunali. Ieri, invece, oltre ai vessilli del Pd e del gruppo provinciale dei giovani democratici, spiccavano le bandiere dell’Idv, del movimento 5 stelle di Grillo, di Sel e dell’Udc. E poi gli ambientalisti, da Legambiente ai compositi movimenti territoriali, gli studenti di vari comuni, le associazioni e i comitati di quartiere di decine di cittadine: da Ciampino a Velletri, da Pomezia ad Ardea. Gli unici a non aver potuto partecipare, gli attivisti di destra di Futuro e Libertà (Fli) arrivati ad Albano con decine di bandiere tricolore dai vari circoli sorti recentemente ai Castelli e sul litorale(forse il diritto a protestare e' appannaggio della sinistra!!!). Nonostante avessero annunciato la netta contrarietà all’incenitore venivano estromessi dal corteo forse per non innescare l’l’ostilità dichiarata da diversi gruppi di manifestanti, ma ricevendo al tempo stesso la solidarietà delle forze politiche. «Un fatto marginale che non incide sulla manifestazione - spiega Daniele Castri, referente legale del coordinamento No Inc - Tutti i cittadini contrari alla realizzazione dell’inceneritore, qualunque sia il loro pensiero politico, sono i benvenuti. L’importante è che non si utilizzi il movimento No Inc in modo strumentale». In attesa della discussione dei ricorsi al Tar, i No Inc, rilanciano altre polemiche anche sull’attuale gestione della discarica di via Roncigliano.
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