Siddharta andò dal mercante Kamaswami. Gli fu indicata una bella casa; fra preziosi tappeti, servi lo condussero ad una camera, dove rimase in attesa del padrone di casa.
Entrò Kamaswami, un uomo vivace e duttile, dai capelli fortemente grigi, occhi accorti e guardinghi, bocca avida. L'ospite e il padrone di casa si salutarono cortesemente. [...]
"Benissimo. E che così dunque che tu hai da dare? Che cosa hai appreso, che sai fare?"
"Io so pensare. So aspettare. So digiunare."
"E questo è tutto?".
"Credo che sia tutto".
"E a che serve? Per esempio il digiunare: a che serve?"
"E' un'ottima cosa, signore. Quando un uomo non ha niente da mangiare, digiunare è la più bella cosa che possa fare. Se, per esempio, Siddartha non avesse imparato a digiunare, oggi stesso dovrebbe assumere qualche impiego, da te o in qualunque altro posto, perchè la fame ve lo costringerebbe. Ma invece Siddartha può aspettare tranquillo, non conosce impazienza, non conosce miseria, può lasciarsi a lungo assediare dalla fame e ridersene. A questo, signore, serve il digiuno".
"Hai ragione, Samana. Ora attendi un momento".
Kamaswami uscì e ritornò con un rotolo che porse al suo ospite, chiedendo: "sai leggere questo?".
Siddartha esaminò il rotolo, in cui era redatto un contratto commerciale, e cominciò a leggerne il contenuto.
"Benissimo" disse Kamaswami. "E vuoi scrivermi qualcosa su questo foglio?"
Ciò dicendo gli porgeva un foglio e uno stilo: e Siddartha scrisse e restituì il foglio.
Kamaswami lesse: "scrivere è bene, pensare è meglio. L'intelligenza è bene, la pazienza è meglio".
[...]
Herman Hesse, Siddartha
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Per il prossimo colloquio mi studio la parte di Siddartha e poi vediamo che mi dicono!! ;o)
Inviato da: Ch.Brown
il 14/01/2008 alle 20:13
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il 13/01/2008 alle 19:10
Inviato da: eleanor81
il 12/01/2008 alle 14:03
Inviato da: eleanor81
il 07/01/2008 alle 23:16
Inviato da: Ch.Brown
il 06/01/2008 alle 19:04