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La nave, "L' Inimitabile Ruggine Galleggiante", era un vecchio ferro da stiro messa in cantiere a Galveston, Texas, e varata nel 1946. La targa, un crest applicato sul boccaporto che dava nel corridoio principale recava la scritta:"Dono del Popolo degli Stati Uniti d'America alla Repubblica Dello Stellone".
La ciurma mangiava il minestrone sempre poco volentieri. Avrebbero tutti preferito un bel piatto di pastasciutta a quegli sbrodolamenti verdurosi con paternostri. Prendevano la minestra a cucchiaiate stanche, osservando e contando le rare tracce di carota, patate ed altre verdurette dubbie e sconosciute, forse provenienti dall' Impero del  Cathay. La ciurma apriva la bocca ed ingollava la sbobba senza fiatare.
Equipaggio silenzioso, equipaggio dubbioso.
«Uh! Ho trovato un pisello!»
«Dove?»
«Sotto la seconda carotina a destra...»
«Questa verdura ha delle specie di zampette.»
«Dici?»
«Sì, questa qui sul marrone. Tu ne hai?»
«Certo. Ne ho trovata più delle patate e dei piselli.»
«Chissà come si chiama.»
«Per me non è una verdura. Per me è una specie di legume o di seme, scrocchia se la stringi tra i denti»
«Belin ne sai te, che non conosci nemmeno il farro...»
«Uh! guarda! Ha anche delle specie di antenne»
«Dove?»
«Come dove? Ma che sei cieco? Ha zampette ed antenne. E' marrone sotto e nero sopra, quindi...?»
«Sono fuochisti, belin!»
«Per tutti i missili fasulli! Ma che ci fanno mangiare? I fuochisti?»
L'invasione dei fuochisti era iniziata  nella loro solita maniera. Si erano subdolamente installati a bordo con l'aiuto del Cambusiere ed il Cuoco l'aveva sempre coperto sottoponendolo al ricatto.Tu dai una cosa a me ed io do una cosa a te. Il comandante faceva finta di non vedere perchè a sua volta era intrallazzato col direttore di macchina per certi trasbordi di gasolio al largo.
La ciurma veniva taciuta con le razioni extra di Tuborg, Carlos Primiero e Navy Cut. Si sa che bacco e tabacco, anche senza Venere, rendono l' uomo in cenere.
Ma i fuochisti, quelli no. Quelli non erano stati previsti nella stesura del patto di non ammutinamento. Il Secondo aveva parlamentato a lungo con gli uomini dei vari reparti, di tribordo e di babordo, di poppa e di prua, di macchina e di plancia, perfino con il solitario segnalatore piazzato in controplancia.
La ciurma voleva la testa del cambusiere? L'avrebbe avuta. E che tutto si fermasse là. Ma no. Alla ciurma non bastava. Fu dichiarato un ammutinamento ufficiale.
Ed ora si rimescola tutto, dichiararono i capi degli ammutinati a destra, mentre gli ammutinati di sinistra erano in dubbio se la cosa gli convenisse o no. Una cosa era a tutti chiara. Era l'ora di smetterla di mangiare i fuochisti. Era d'obbligo fare una virata, anche se non si trovavano d'accordo se doveva esser fatta a dritta o a sinistra.
«Allora Secondo? Cosa ne pensa?»
«Non c'è nulla da fare comandante. Dobbiamo tornare in porto e presentarci davanti a CINCNAV.»
«Che figura ci faccio?»
«Lei ha fatto il possibile, Comandante»
«Mi toglieranno il comando»
«Sarà difficile sostituirla, Comandante»
«Non perda tempo a strofinarmi, secondo. Non crederà mica che non sappia delle sue manovre sottocosta. Lei ha lavorato per sgretolare la mia autorità mettendosi d'accordo col direttore di macchina. Crede che non sia a conoscenza dei vostri commerci d'acqua potabile coi pescherecci?»
«E' tutto falso!»
«Lei crede che se raccontassi questa storia a CINCNAV, CINCNAV non mi crederebbe?»
«Mai e poi mai!»
«Allora non gliela racconterò, basta che lei tenga l'acqua in bocca per l'altra cosetta del gasolio.»
«Chissà a chi daranno il comando dell'Inimitabile Ruggine Galleggiante, dopo di lei»
«Dopo di noi, Secondo, dopo di noi il diluvio. E che il Dio dei Venti ce la mandi buona.»
Squadra di pulizia in coperta! Squadra di pulizia in coperta!