Imperversa ultimamente una vera mania presso le donne trenta-quarantenni.
Non è il giardinaggio,pomposamente denominato gardening,non è la maglia ops knittering,non è la banale lettura di libri....è la fabbricazione di torte.
Non le torte delle nostre mamme,non della mia,in Ciociaria i dolci home made si chiamano ancora "pizza" stando a significare ogni manufatto dolce che sopravvive al calore da altoforno del forno a legna.
Non le torte di nonna Papera,a strati,con la panna sopra,inzuppate di alcherms(esiste ancora?),non il viruperato tiramisù grondante caffè e nutella.
Qui parlaimo di cake designers!
L'ingrediente principe è il fondente di zucchero,materiale duttile più del das e della plastilina,resistente come il granito una volta raffreddatosi,si presta all'esecuzione di presepi di San Gregorio Armeno,plastici di porta a porta,protitipi di Massimiliano Fuksas.
Belle da vedere queste torte,ma delle vere cake,vere cakete da mangiare.
Se mai si riuscisse a sgretolarne un bocconcino ci si lascerebbe attaccata una capsula dentaria.
Un vantaggio ce l'hanno.Non vi si possono piantare candeline.Così si evita di dover mangiare torte piene di sputacchi di bimbi che tutti,a turno,vogliono spegnere senza esserne capaci.
Inviato da: STUPENDA700
il 03/02/2014 alle 22:29
Inviato da: zero_complicazioni
il 02/02/2014 alle 23:14
Inviato da: STUPENDA700
il 05/10/2013 alle 12:58
Inviato da: socrate51
il 04/10/2013 alle 23:18
Inviato da: STUPENDA700
il 28/10/2012 alle 09:29