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Capo di sopra Vs Capo di sotto

Post n°28 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mossiaddu
 

In Sardegna nessuna rivalità è così accentuata quanto quella esistente tra le 2 maggiori città dell’isola: Cagliari e Sassari. Il confronto coinvolge un po’ tutti i campi. In primo luogo quello politico, causato dal fatto che Cagliari approfitterebbe della sua posizione di capoluogo sardo per  convogliare a  sé tutte le risorse possibili a discapito delle altre città e, in particolare, di Sassari. 

Dal divertente blog www.sassareserie.blogspot.com segnalatomi dall’amica CapJaneway:

[…] Quante volte vi è capitato di sentire da qualsiasi parte “Per questo bisogna rivolgersi a Cagliari", quante volte siete andati alla fiera di Cagliari e sulla 131 di colpo non ci sono più buche e avvallamenti e ci sono i ponti appositi per l'inversione del senso di marcia per andare da CFadda?? Hai appena letto "Cagliari" su un cartello. […]  

Altri argomenti  di disputa riguardano la cultura, le Università (per la quale SS rivendica il primato, sia di longevità che di qualità), lo sport per cui una semplice gara amichevole tra il Cagliari e la Torres può diventare terreno di battaglia e così via.

Sassari ironizza principalmente sulla vicinanza in linea d’aria di Cagliari (o in genere tutto il capo di sotto) con l’Africa, e sul fatto che il capoluogo abbia subìto in passato le inevitabili scorrerie delle invasioni moresche, ereditandone anche i tratti somatici (lineamenti, carnagione più scura) e usanze. 

Casteddaius Maurreddinus o Maùrrus
(Cagliaritani mauritani) 

Son diffuse anche una serie di battute del genere:

“I cagliaritani son difficili da offendere perché bisogna saper parlare l’arabo”
"Vieni da Cagliari e dici che sei sardo? O vieni dalla Sardegna o vieni da Cagliari!!!"

E’ da notare che, a parte i sassaresi, gli altri sardi definiscono “Maurreddini” i sulcitani (peraltro in modo non dispregiativo), che sono quelli che storicamente hanno subìto maggiormente le influenze degli invasori arabi nei secoli passati, e la riprova è l’esistenza della tradizione del “Matrimonio Mauritano” di Santadi.

In compenso i sassaresi subiscono diversi epiteti, i più famosi dei quali sono:
magna-cauri” (mangia cavoli) e “impiccababbus” (impicca-padri).

Il primo ha forse qualche riferimento in qualche pietanza tipica a base di cavolo o cavolfiore, anche se non risulta chiaro. Sul secondo detto, invece, esistono diverse versioni.

La più antica racconta che, ai tempi, sull’Isola nessun uomo volesse lavorare come boia. Due contadini sassaresi, padre e figlio, vennero arrestati e imprigionati in base a un’accusa pretestuosa, ed entrambi condannati a morire di fame e di sete. Furono gettati in due pozzi all’interno del carcere vecchio, antecedente a quello attuale di S. Sebastiano, e venne offerta loro la possibilità di avere salva  la vita, a patto che uno di loro fosse disposto a giustiziare l’altro. Così il figlio, vinto dalla disperazione e dalle insistenze del padre, accettò l’incarico e impiccò quest’ultimo, il quale si sacrificò affinchè il primo vivesse.
E fu così che la Sardegna ebbe il suo primo boia e i sassaresi il loro soprannome.

Altra versione (alquanto sospetta!) racconta di alcuni abitanti di Sorso (altro nemico storico) che furono sorpresi nell’atto di rubare il simbolo della città di Sassari, ovvero la fontana di Rosello. Catturati dai sassaresi, furono condannati a morte e tenuti nascosti ed incappucciati, in attesa dell’impiccagione.
Altri abitanti di Sorso vennero loro in soccorso la notte prima dell’esecuzione, liberandoli e sostituendoli con i genitori di coloro i quali avrebbero proceduto all'impiccagione, contando sul fatto che il cappuccio non avrebbe reso possibile l'identificazione. Al momento dell'esecuzione quindi i sassaresi impiccarono i loro stessi padri.

Una terza versione piuttosto laconica racconta che, secoli fa, un sassarese a cui dissero che lo stato assegnava sovvenzioni e terreni a chi avesse dimostrato la morte del proprio padre, cosa che di fatto non era vera, avrebbe impiccato il proprio genitore.

Un altro detto particolare è quello di “tataresu tira-Roseddu”, una frase che serve ad indicare chi commette un gesto insulso. La fontana di Monte Rosello (Monte Roseddu o semplicemente Roseddu) e una fontana  monumentale a cui anticamente i sassaresi attingevano l'acqua ed è posta fuori dalle mura storiche della città. Si racconta che un gruppo di Sassaresi, ubriachi fradici, una sera l’avessero cinta di corde per tentare di spostarla all'interno delle mura per paura che i rivali di Sorso la potessero rubare. Dato che la fontana è  interamente in pietra, non si mosse malgrado gli sforzi, tuttavia l'episodio divenne proverbiale.

Un ultimo epiteto dice “tataresu barrimannu” (sassarese musogrosso), che vuole sottolineare la loro presunta testardaggine.

La lontananza di Sassari con Cagliari ha, probabilmente, indotto i sassaresi a cercarsi dei rivali più a portata di mano (forse per tenersi allenati). A farne le spese è il vicino paese di Sorso, ai cui abitanti viene affibbiata una certa dose di pazzia.

"E gosa v'hai chi sei maccu? Ni sei faraddu a Sossu a bi l'eba di la Billellera?"
(E cos’hai per essere ammattito? Sei sceso a Sorso a vedere l’acqua della Billellera?)

La billellera è una fontana del paese dove sgorga dell’acqua che avrebbe la proprietà di rendere pazzo colui che se ne disseta (ovvero il sorsese stesso).

D
al sito www.labillellera.it:
“Il nome della fontana, assurta a simbolo del cosiddetto macchini dei sorsensi, deriva dall’elleboro, pianta velenosa un tempo utilizzata nella cura dell’epilessia e della pazzia; nella tradizione locale le proprietà terapeutiche della pianta passarono all’acqua, ma rovesciate, cosi che bevendola i sussinchi  ammattivano anziché rinsavire. “

[…] I sussinchi quando perdevano contro la Torres rompevano tutte le macchine targate Sassari, anche le loro… […] 

Altra usanza dei sassaresi è quella di raccontare le barzellette in cui il protagonista in negativo è un sorsese (come le barzellette dei carabinieri da altre parti).

A sua volta, Sorso annovera tra i  rivali anche il paese vicino di Sénnori. A tal riguardo circolano diverse storielle ironiche.

A Sénnori son noti per le attività dei numerosi commercianti, per cui un  detto racconta che il primo uomo che ha messo piede sulla luna, vi ha trovato dei sennoresi che  vendevano scope (come già descritto per Milis e i venditori di arance)

In occasione della festa paesana, a Sorso si farebbero i fuochi artificiali… di giorno, per impedire che i vicini sénnoresi li vedano a sbafo.

Nella rivalità generale dei paesi della zona viene coinvolta anche Porto Torres i cui abitanti vengono definiti "Sorsesi di Scoglio".

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Commenti al Post:
mossiaddu
mossiaddu il 30/05/07 alle 12:08 via WEB
E qui vi voglio ...
(Rispondi)
CapJaneway
CapJaneway il 30/05/07 alle 18:05 via WEB
vero..vero..tutto vero c'è da aggiungere che i sussinchi hanno battute micidiali..da sussinchi appunto.. una è "ancu ti pessigghia la pallottola di Kennedy" cioè..che ti perseguiti la pallottola dei kennedy..oppure "ancu ti ponniani foggu e ti ilthudiani a benzina".. Ti racconto una storia vera..sull'ironia sassarese..due compari con una sbronza imperiale..escono da un zìlleri abbracciati per sorreggersi a vicenda ma camminavano a zig zag..uno fa "Cumpà..abba zi ni futtimmu finzamenti di la macchina Singer" (macchina da cucire che fa i ricami a zig zag) e l'altro.. "Acchì, cumpà se è Necchi a vi dibbiazzi?" :-)
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 30/05/07 alle 22:23 via WEB
Troppo toghi!!! Certo che ne avete fantasia... A proposito di sassaresi: in questo periodo sto leggendo "hanno morto a vinnépaitutti" di Nello Rubattu. Do you know?
(Rispondi)
 
 
CapJaneway
CapJaneway il 30/05/07 alle 23:55 via WEB
no mossià..nn lo conosco.. ultimamente ho visto la commedia niente sesso pai piazzeri... una rivisitazione di niente sesso siamo inglesi.. troppo forte....
(Rispondi)
 
 
 
mossiaddu
mossiaddu il 01/06/07 alle 09:17 via WEB
Ho visto, comunque, che Sassari è molto attivo nell'ambito teatrale. Da poco hanno rivisitato il macbeth in versione moderna, doveva essere bello.
(Rispondi)
pal_jazz
pal_jazz il 31/05/07 alle 20:40 via WEB
Bellissimo post..ma perdona la mia ignoranza: in cosa consiste il "matrimonio mauritano"? Sono stata diverse volte a Selargius e a Quartucciu (praticamente non si capisce dove finisce un paese e dove inizia l'altro) ma non ho mai sentito parlare prima di questa tradizione.
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 01/06/07 alle 09:26 via WEB
Grazie alla tua domanda ho approfondito anch'io l' argomento e ho scoperto che il "Matrimonio Mauritano" lo fanno a Santàdi, per cui mi ha consentito di correggere una imprecisione. Evidentemente il libro da cui l'ho preso era sbagliato o si rifersice al Matrimonio Selargino che è molto simile. Quello mauritano è un'usanza molto antica che prevede la sfilata per tutto il paese degli sposi in costume da "Maurreddini", sopra un carro a buoi infiorato chiamato "traccas". Ho un vago ricordo anche di una catena di ferro che, durante la funzione, legava i due sposi. Se vuoi puoi visitare il sito http://www.sardegnasposi.com/fiere_eventi.html per ulteriori curiosità.
(Rispondi)
 
 
pal_jazz
pal_jazz il 01/06/07 alle 12:09 via WEB
Grazie :-) lo visiterò senz'altro :-)
(Rispondi)
nene_56
nene_56 il 01/06/07 alle 21:24 via WEB
nn lo facevano solo a Selargius,era tipico dei paesini dell'interno,ormai va scomparendo ed è rimasto solo in pochi luoghi..anche al paese di mia mamma era d'usanza...aiooooo serena notte Ele
(Rispondi)
Readerle
Readerle il 03/06/07 alle 09:44 via WEB
la cosa che mi sconcerta di più nell'Isola è questa rivalità accesa tra vicini e fratelli, contrasta talmente tanto con la loro proverbiale ospitalità verso gli stranieri...
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 03/06/07 alle 21:33 via WEB
Mah. Per fortuna sono usanze che stanno sparendo, anche se rimane il ricordo. Spesso sono solo delle semplici ironie che si usano per scherzare con gli amici di altri paesi.
(Rispondi)
bippy
bippy il 03/06/07 alle 18:54 via WEB
Veramente sei un enciclopedia di detti e di usi e costumi, mi fa molto piacere sapere leggere questi aspetti che difficilmente si conoscono se non vivendo in un posto!Certo è che la fantasia popolare ha radici antiche e per fortuna essendo la Sardegna un isola ha potuto conservare tutti questi ricordi, probabilmente tramandandoli anche oralmente.
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 03/06/07 alle 21:38 via WEB
Ciao Bippy. Sei troppo gentile. A volte certe usanze sarde sorprendono anche me che abito qui, per la loro arcaicità e per il significato oscuro. Un saluto.
(Rispondi)
nene_56
nene_56 il 03/06/07 alle 21:19 via WEB
ieri in tv,hanno fatto vedere la basilica di Saccargia,Bellissima!!!!..quando andai a visitarla avevano rubato tt gli arredi,e fuori era abbastanza abbandonata a se stessa...ciao Mossiè,un abbraccione..aiooo
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 03/06/07 alle 21:42 via WEB
Sono d'accordo, quella basilica è un incanto, sopratutto per il luogo su cui sorge. E' bello vedere chiese campestri affiancate a nuraghi, ponti romani e a testimonianze di diversi periodi storici. Sembra quasi che la storia venga compressa in un piccolo spazio di tempo. Felice notte.
(Rispondi)
 
CapJaneway
CapJaneway il 03/06/07 alle 22:34 via WEB
nene ora è di nuovo splendida... specie di notte quando è illuminata
(Rispondi)
 
 
nene_56
nene_56 il 04/06/07 alle 10:33 via WEB
per CapJaneway...si l'ho vista,l'hanno rimessa a posto,chissà,se quest'anno mi riesce di sgattaiolare da S.Teresa,(quando verrò) e farmi un giro,rivedere Platamona,Sassari,Alghero..senza nulla togliere alla Gallura,sono posti che adoro,ciao Nenè
(Rispondi)
 
mossiaddu
mossiaddu il 03/06/07 alle 22:58 via WEB
Approposito di monumenti: mi son scaricato i quaderni archeologici in pdf dal sito della Regione Sardegna. Le storie di alcune scoperte archeologiche le ho trovate veramente entusiasmanti (es il tempio di Antas). Se fossi nato in quegli anni avrei voluto essere un archeologo.
(Rispondi)
 
 
Readerle
Readerle il 04/06/07 alle 08:15 via WEB
hai visto quanto è ricco il sito sardegnacultura??? finalmente un accurato censimento di tutte le meraviglie dell'Isola e quanti libri e guide da leggere e rileggere :-)
(Rispondi)
 
 
 
mossiaddu
mossiaddu il 04/06/07 alle 10:12 via WEB
Si. E' proprio il sito a cui mi riferivo. Una miniera.
(Rispondi)
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