pensieri e parole

Il pensiero...

Ricomprerò,
pian piano e senza fretta, tutto ciò che occorre
per arredare la mia nuova casa...
E sarà come riempire, pezzo per pezzo,
una vita che un giorno, crudelmente,
fu svuotata di tutto...

Senza parole...

...Per tanti motivi che non sto neanche ad elencare, ho dovuto riflettere molto, prima di decidere se pubblicare o meno questo post... Poi ad un certo punto mi son detta che se lo scopo di questo blog é CONDIVIDERE (solo con chi lo volesse, beninteso!) stati d'animo, emozioni, vicissitudini personale e quant'altro e, ancor più, URLARE CIO' CHE ALTRIMENTI RESTEREBBE SILENZIO, dovevo farlo!
Riporto integralmente il testo di una mail che ho avuto l'"onore" di trovare nella mia messaggeria. Ovviamente ometto il nome del mittente prima di tutto per rispetto della privacy e poi perché secondo me un individuo così non merita neanche di essere menzionato... Premetto che non ho mai scambiato neanche due parole, con questo soggetto, non ci siamo mai visti, non mi conosce ed io lo conosco ancor meno di quanto egli conosca me... Ha difatti solo una scheda, peraltro piuttosto scarna (alla quale approdai per caso alcuni giorni fa), mentre io ho un blog dal quale, se si fosse sforzato di visitarlo, qualcosa di me avrebbe potuto anche capirlo. Nonostante ciò, questo "signore" si é arrogato il diritto di scrivermi così:

<Ehhhh le donne..... allora quello che tu scrivi mi spinge ad una riflessione... dunque
se scrivi ciò e perchè sei non bella sei stanca di essere scartata e allora la butti sul " bisogna guardare all'interno di una persona"..l'amicizia è una valore importante bla bla bla.....
se fossi stata una gran fica allora avresti guardato tutti dall'alto in basso, avresti voluto solo uomini affascinanti e non ti saresti neppure degnata di considerare un uomo brutto ma con dei valori ed una bellezza interiore....
di donne io ne ho conosciute tantissime e come funziona il loro picolo cervello posso saperlo benissimo
mi spiace per te che sei un cesso....e non puoi fare la strafiga...>

...Amici, commentate voi... IO NON HO PAROLE!

Ai miei figli

Cari figli,
vorrei potervi dire che la vita é una strada asfaltata e lineare, ma vi mentirei... La verità, purtroppo, é che la vita a volte vi apparirà come un persorso tortuoso e irto di difficoltà, però voi non arrendetevi mai!... Sappiate che nei momenti più bui nessuno potrà darvi la forza per andare avanti: dovrete attingerla dentro di voi... State certi, che c'é... Dentro di voi ci sono già tutte le soluzioni e le risposte, dovrete solo trovarle. Ma se vi capitasse di sentirvi troppo stanchi perfino per cercarle, allora fermatevi un attimo sul ciglio della strada a riposare e intanto approfittatene per guardare indietro e pensare a quanta strada avete già fatto, a quante curve pericolose avete già oltrepassato, a quanti ostacoli avete già affrontato e superato e a quanto siete stati bravi a far tutto questo! Dite a voi stessi che se ce l'avete fatta allora, ce la farete ancora. Tirate un respiro e proseguite, con la fierezza nel cuore e a testa alta, ma sempre con onestà, umiltà e dignità... Non permettete mai che qualcosa o qualcuno vi faccia abbassare lo sguardo, altrimenti vi perdereste la bellezza del paesaggio circostante.
Camminate con Dio, che é l'unica guida sicura. Tuttavia, se qualche volta vi capitasse di essere troppo avviliti e sconfortati da non riuscire neanche a vederlo, accanto a voi, non fatevene una colpa (d'altra parte siete umani!), ma non cedete neanche alla tentazione di credere che Lui non esista. Tenete sempre bene a mente che a Dio si crede per fede, a tutti gli altri per fiducia! Respingete con fermezza tutti quelli che già solo istintivamente ve ne ispirano poca e poiché é tanto meno insidioso il cammino quanto più illuminato, combattete con forza e determinazione chi, per scarsa chiarezza, tenterà di oscurarvelo creando ombre, perché tanti saranno i DEMONI che incontrerete lungo la vostra strada, travestiti da ANGELI. Ma non abbiate paura, perché altrettanti saranno gli ANGELI che troverete, travestiti da PERSONE comuni...
Vi ricordate quante volte la Provvidenza ha bussato alla nostra porta, sotto forma di vicino generoso, di conoscente solidale, di amico partecipe e presente?...
Ecco, abbiate fede e non lasciate mai spegnere la speranza, quand'anche fosse ridotta a un lumicino, perché sarà quella che vi farà vedere l'uscita ancor prima che i vostri occhi l'abbiano notata. Ringraziate sempre il Signore per ogni più piccolo dono che vorrà farvi, fosse anche solo il sorriso degli altri viandanti che incontrerete...
Evitate l'attaccamento eccessivo alle cose materiali, perché son proprio quelle che si possono più facilmente perdere per strada, quelle che più facilmente vi possono essere tolte da un giorno all'altro. Date la giusta importanza alle cose, perché il vero valore non é nelle auto, nelle moto, nei computer, ecc., bensì nella gioia della condivisione, nella dolcezza di un abbraccio e in un sorriso spontaneo, in una conversazione sincera, nell'armonia familiare... Sono queste le cose davvero preziose che dovrete cercare. Siatene grati ogni volta che le troverete, ma soprattutto abbiatene cura! Non c'é neonato che, da fragile e indifeso, diventi grande, forte e sano senza essere adeguatamente accudito!
Seminate bene, che buono sarà il raccolto, ma non abbiate fretta e non aspettatevi di vedere immediatamente i frutti del vostro lavoro. Ogni cosa ha il suo tempo: siate pazienti e attendete, ma non smettete mai di dedicarvi al vostro progetto di vita con impegno e costanza. Ad esempio estirpate le erbacce dai vostri giardini (altrimenti li soffocherebbero) e non trascurate i fiori che vi spunteranno. Siate lì, sempre amorevoli e presenti, perché se foste altrove ad inseguire false illusioni, quelli nel frattempo appassirebbero, togliendo colore alla vostra vita... E tutto questo fatelo con amore, perché solo nel VERO amore c'é crescita e costruzione; altrove, solo fallimento e distruzione...
Questo é tutto ciò che di veramente importante io vi possa insegnare, nella speranza che di teoria facciate pratica...

                                                                                Con immenso amore
                                                                                   la vostra mamma

Post N° 14

Per qualche istante il Bruco ed Alice si guardarono in silenzio. Infine il Bruco si tolse di bocca la pipa e, con voce languida e assonnata, chiese: -E tu chi sei?
Questa non era certo la maniera più incoraggiante per iniziare una conversazione. Alice rispose con voce timida: "Io... io non lo so, per il momento, signore... al massimo potrei dire chi ero quando mi sono alzata stamattina, ma da allora ci sono stati parecchi cambiamenti".
-Che vuoi dire?- disse il Bruco, severo. -Spiegati!-
"Mi dispiace signore, ma non posso spiegarmi" disse Alice "perché io non sono più io; capisce?"...

                                                     LEWIS CARROLL
                                                     "Alice nel paese delle meraviglie"

Ho scelto di iniziare questo post così perché la lettura del brano ha suscitato in me delle profonde emozioni, inducendomi a fare delle riflessioni che intendo "condividere" con quanti passeranno per queste pagine...
Chi siamo?... Conosciamo davvero noi stessi o crediamo semplicemente di conoscerci?
Per quanto sembrino interrogativi adolescenziali, essi continuano ad affacciarsi frequentemente alla mia mente anche ora che adolescente non lo son più...
Credo che i percorsi biologici e fisici si differenzino molto da quelli mentali e/o psicologici... I primi sembrano essere più o meno standardizzati per tutti gli individui e meno influenzati dall'ambiente esterno, tant'é che tutte le persone che hanno la fortuna di completare naturalmente il proprio ciclo biologico (nascendo e crescendo per poi morire), passano inevitabilmente attraverso tappe (infanzia, adolescenza, età adulta e senilità) che sono le stesse per tutti. Diversamente accade, invece, per i percorsi mentali e psicologici, i quali non solo sono diversi da persona a persona, ma sono anche fortemente influenzati da fattori esterni (o meglio, dalle percezioni individuali di tali fattori), dalle esperienze personali, dalle interpretazioni soggettive di una realtà oggettiva (il mare é mare per chiunque, ma non a tutti, ad esempio, suscita la stessa identica emozione). L'estrema variabilità di tali fattori esterni e il loro diverso concatenarsi a fattori interiori (diversi anche quelli da persona a persona), variabili e non variabili (come ad esempio il carattere), determinano l'unicità e la specificità di ogni singola persona.
Che non siamo uguali a nessun altro é dunque un dato inconfutabile... Ma siamo sempre uguali a noi stessi? In ogni istante della nostra vita??
Personalmente credo di no, per tutta una serie di motivi...
Primo fra tutti é che la coerenza (intesa come fedeltà ai propri punti di vista) non fa parte della natura umana. Fortunatamente abbiamo la capacità di cambiare idea e modo di vedere le cose e guai se smettessimo di sfruttarla! Ne deriverebbe una rigidità mentale tale da impedire ogni adattamento (un giunco si flette e si piega, ma un ramo, sottoposto alla stessa sollecitazione, poiché più rigido, si spezza!)...
Secondo, perché se rispondessi di sì negherei una delle mie convinzioni più radicate, e cioé che siamo degli esseri in continua evoluzione...
Terzo, perché la nostra stessa complessità ci rende "inclassificabili"...
Difatti:
nessuno di noi é totalmente buono o totalmente cattivo (credo, a tal proposito, che "Dottor Jeckill e Mr Hyde" non sia semplicemente un'opera letteraria, quanto piuttosto una geniale intuizione dell'autore!);
ognuno di noi é contemporaneamente "Uno, nessuno e centomila" (pirandelliana testimonianza delle molteplici sfaccettature presenti in ogni singolo individuo);
tutti noi siamo allo stesso tempo Bruco e Alice di Lewis Carrol...

Io penso positivo...

Il pessimista vede il bicchiere mezzo vuoto...
L'ottimista lo vede mezzo pieno...
Al positivo non interessa se sia mezzo pieno
o mezzo vuoto; lo BEVE!

Il positivo sa che il sole c'é sempre, anche dietro le nubi... E se si mette a piovere pensa: <Guai se non accadesse!>

Mi sforzo sempre di cercare il lato positivo delle cose, anche nelle esperienze negative (in fondo insegnano anche quelle, forse più di altre!); ma se proprio non ci riesco mi dico che ciò che non uccide, fortifica... E se infine qualcosa dovesse uccidermi, penserei che tanto il Purgatorio l'ho già fatto e che il Paradiso mi spetta di diritto!