Attributi

Post N° 77

Ecco, ero arrivata col buio per flagellarmi, anche se devo dire che per me e per il resto del genere umano non trovo mai parole troppo pesanti. Il problema è che fondamentalmente sono buona, e mi lascio impietosire da tutto. Anche dalle righe rosse di Almodovar. Fisso a lungo il pavimento, perchè non ho mai osato volgere troppo a lungo lo sguardo al soffitto. Ci sono notti in cui sposto il letto dalla parete perchè ho paura che il pesante quadro di Maria sofferente, che ho ottenuto sbattendo i piedi a un'asta non ricordo in quale anno, mi possa cadere rovinosamente in testa, spaccandomi il cranio, dissolvendomi il cervello, tagliandomi gli occhi. Una visione orrenda che io immagino ben sapendo che, se dovesse accadere, non avrò mai la sventura di guardarla. Perchè sarò morta. Definitivamente. - come se esistesse la possibilità di morire non definitivamente. Ma bisogna sottolinearle certe cose, bisogna porci l'accento. - Però potrebbe anche accadere quello che successe in Ghost. E allora lì sì che passerei un brutto quarto d'ora, a vomitare alla vista del mio sangue e del mio cervello tra le lenzuola. 

Sono profondamente assente questa sera. Si vede da quel che scrivo, dal cattivo gusto che tiro fuori per rabbia. Rabbia di tutto quello che non vivo per PAURA.  Di tutto quello che potrebbe essere mio, e che invece non è. Ascolto Mozart con l'insano desiderio di guardare la Corrida. Il sabato in questa meravigliosa città ormai è solo qualcosa da buttare via. E domani è domenica., e io vorrei TANTO recitare: "oggi ti vestono la seta e l'amore, oggi è Domenica, domani si muore"

Post N° 76

Nel senso che sono ancora viva.

Post N° 75

Sì.

Post N° 74

Manca qualche decina di minuti allo scontro finale.
Volevo dire qualche giorno.
E poi inorridisco al solo pensiero, ma dovrò affrettarmi a capire l'incomprensibile. Perchè sarà davvero questione di vita o di morte.

Post N° 72

Lo sai che giorno è oggi?




Un giorno come un altro. Esattamente. Nessun evento da ricordare. Ma il nostro amore non è forse qualcosa da ricordare? Un giorno come un altro e noi ci amiamo. Non basta questo a fare di oggi un giorno speciale?

Post N° 71

Me ne vado, ti lascio nella sera che, benché triste, così dolce scende per noi viventi, con la luce cerea  che al quartiere in penombra si rapprende. E lo sommuove. Lo fa più grande, vuoto intorno, e, più lontano, lo riaccende di una vita smaniosa che del roco rotolio dei tram, dei gridi umani, dialettali, fa un concerto fioco e assoluto. E senti come in quei lontani esseri che, in vita, gridano, ridono, in quei loro veicoli, in quei grami caseggiati dove si consuma l'infido ed espansivo dono dell'esistenza -quella vita non è che un brivido. Corporea, collettiva presenza; senti il mancare di ogni religione vera; non vita, ma sopravvivenza - forse più lieta della vita - come d'un popolo di animali, nel cui arcano orgasmo non ci sia altra passione che per l'operare quotidiano: umile fervore cui dà un senso di festa l'umile corruzione. Quanto più è vano - in questo vuoto della storia, in questa ronzante pausa in cui la vita tace - ogni ideale, meglio è manifesta la stupenda, adusta sensualità quasi alessandrina, che tutto minia e impuramente accende, quando qua nel mondo qualcosa crolla, e si trascina il mondo nella penombra, rientrando in vuote piazze, in scorate officine...

Post N° 66

In realtà mi faccio forza.

In realtà ho una fottutissima paura.


Sì, esatto, credevo di poter avere almeno una certezza. Che era l'amore. O il bene, se vi piace chiamarlo così, se vi sentite più a votrso agio.

Ora: i miei sentimenti io li conosco benissimo. Posso avere dei dubbi momentanei, ma l'essenza del mio cuore è quella, non cambia. E io la vedo, e la conosco.
Quando però non è dei miei sentimenti che parlo, quando non capisco se quelli degli altri sono abbastanza forti da superare la tempesta, è allora che mi sembra si impazzire.

Cerco di farmi forza.

Post N° 65

E' tutto un andare e venire di approssimazioni.



Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei...

Post N° 64

Gli uomini... gli uomini non trovano mai le parole giuste al momento giusto.
O per lo meno, tutti gli uomini che mi sono capitati non le hanno mai trovate.
Spesso ho elemosinato parole che poi sono arrivate. Certo. Certo che sono arrivate.
Ma secondo voi è la stessa cosa?
No. Non è la stessa cosa.

Per non parlare di tutte le volte che ho elemosinato parole che poi NON sono arrivate. Oppure sono arrivate quelle sbagliate.

"Caro mi ami?"
"Certo cara, il lavoro è la cosa più importante che ho"

Post N° 63

Credo che un giorno diventerò burro da spalmare su pareti che ancora non conosco.
Poi sale, sale grosso e ruvido.

No, non puoi toccare.

Post N° 62

Giro-giro-giro-intorno-intondo.


Una sirena a tutto volume nella testa-dentro-dentro.
Un terzo piano non sarà mai troppo alto. Mai cielo.

Post N° 60

Distratta. Il cielo grigio tinge l'anima di malinconia e disillusione. E io non vorrei essere qui, non vorrei essere sola, non vorrei ritrovare davanti lo specchio il mio viso sfasato tra cielo e terra. Vorrei pestare i piedi a terra, come una bambina, fare i capricci, gridare, impuntarmi e dire NO, NO e NO. Ma "no" cosa?

Post N° 58

Coincidenze.

Rimango sempre piacevolmente stupita.
Sempre.

Post N° 56

Amami... semplicemente.

Post N° 55

C'è il sole, comunque.

Comunque.

Post N° 54

Ma perchè? Perchè? Perchè???

Post N° 53

Ho bisogno di nuovi stimoli.

Post N° 52

Ho voglia di Gridare.

"E luce amore fu."

Mi sento intrappolata qui, dentro questa stanza, dentro di me. Se poi volessi uscire... no, non lo so come fare. Dicono una soluzione ci sia sempre, basta pensarci. Sono anni che ci penso, sono anni che non trovo pace. E tutto torna come è sempre stato: insipido, senza colori, nemmeno bianco, nemmeno nero, solo grigio, il peggior grigio che ci sia. "Porto con me le ferite di tutte le battaglie che ho evitato". Come si vive dignitosamente? A testa alta non ci so andare, "occhi bassi",  non sono ancora stata salvata, I O, mi guardo appesa al lampadario senza vita, rita, una candela accesa sotto una foto sbiadita. E' solo il segno che il ricordo non si spegne, che il passato esiste e schiaccia, come un sasso è il cuore degli uomini.