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Messaggi del 12/10/2015

polvere

Post n°694 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da ciemmetre

La strana sensazione di tornare in una stanza piena di polvere e di ricordi, l'ennesimo desiderio incostante di scrivere e di lasciare una traccia che faccia di questo luogo un posto dove restare in pace.

Questo è il desiderio che costantemente mi porta a combattere giornalmente con le urgenze altrui, che impongono non appartenenza o semplice alienazione. Dico "ma chi te lo fa' fare di sbatterti come un dannato, e per cosa poi? per chi? quando i risultati sono sempre relativizzati all'emergenza"

Considerazioni di carattere poco accademico sul concetto di vita e di lavoro che mi investe personalmente e che personalmente rigetto; quando s'impone la fretta dell'agire senza pensare. Sono più di trent'anni che corro sul filo delle ore e dei minuti, prima con orari impossibili, ora con una sedia comoda e una disorganizzazione biblica.

Godo nel rallentare il ritmo indiavolato, resuscito nelllo scompaginare l'organizzazione dell'ufficio, ridacchio quando scompagino contabili o archivi messi in religioso ordine. questa è la mia natura. creare caos dove non c'è e mettere ordine nel mio ego interiore. una battaglia feroce.

Rientro in questa stanza polverosa vestito da travet, l'obiettivo che mi ero prefisso e che raggiunto una volta mi ritrova con un discreto argine alle spalle. Lamentele? ci mancherebbe, dopo tutto quello che ho passato, no assolutamente. Solo una diversa cognizione delle dinamiche sociali in una città immersa nell'acqua che attende da un giorno all'altro la sua prima marea inguinale.

Questo è un sunto veloce in una stanza aperta e richiusa velocemente, quanto basta per far cambiare aria. Forse domani o fra qualche mese altre notizie, vedremo.

Tanto si sa che la vita è bella, basta avere pane e mortadella.

 
 
 
 
 
 
 

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