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Messaggi del 30/10/2015
Post n°705 pubblicato il 30 Ottobre 2015 da ciemmetre
Il venerdì si ammanta di sensuale pigrizia; è la solita storia del riposo che si insinua pur sapendo che il giorno successivo una casa non ha bisogno di stati anomici per riflettere il caos che già sonnecchia fra un tavolino ed un divano. La causa scatenante è la frase che si trastulla rimbalzando fra camera e corridoio, il non voler far un emerito "picchio" (ove picchio nasconde ben più colorite espressioni). la natura delle cose sta nello stare immobili, nel non voler tornare assolutamente al loro posto, e a Dio piacendo sarebbe l'invenzione del secolo. Invece no, stanno ferme sul tavolo, ti guardano e aspettano come se aspettassero un autobus. Aspetta allora, domani contrattualizzeremo il tuo stato, e se non mi vai a genio c'è sempre un generoso cassonetto pronto a desiderare il tuo corpo. Brutta bestia la pigrizia quando si siede sulle ginocchia, parla sempre con dei vorrei e dovrei, ma alla fine non combina mai nulla. in compenso è avvenente e deliziosa, suadente e traditrice. Congetture prima di una lettura poichè la stanchezza della settimana impone i suoi effetti, poi chiudo il computer e lo lascio sulla tavola. Anche quello è una cosa che non vuol tornare mai a posto, troppo anarchico, troppo pigro. Ahimè
Pigro Ivan Graziani
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